Snam celebra l’arte e la sostenibilità con il contest Disegnando il futuro, nato per raccontare in forma artistica il ruolo dell’azienda nella transizione energetica. Lanciato lo scorso luglio, il contest ha coinvolto in poche settimane oltre 160 illustratori chiamati ad interpretare graficamente il percorso di transizione intrapreso da Snam verso un futuro sostenibile, sicuro e inclusivo. Da stili di disegno differenti, da quelli più concettuali ad illustrazioni realistiche, l’obiettivo comune è trovare nell’arte una nuova forma di comunicazione e di espressione umana, che porta ad un’unica visione come mezzo di trasmissione di racconto del mondo.
Con oltre il 50% dei partecipanti di età inferiore ai 40 anni, Disegnando il futuro è manifestazione dell’impegno di Snam nel voler coinvolgere anche le nuove generazioni, protagoniste delle sfide di domani, nel dialogo sul futuro dell’energia, che diventa così comprensibile ed accessibile in modo immediato attraverso un linguaggio universale come quello dell’illustrazione.
Una giuria di esperti qualificati, composta da Enrico Fornaroli, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Andrea Moccia, fondatore e direttore editoriale di Geopop, Patrizia Musso, docente di Storia e linguaggi della pubblicità all’Università Cattolica di Milano, ed Emiliano Ponzi, illustratore e artista visivo, Eleonora Treppiedi, graphic designer e illustratrice, ha valutato insieme a Stefano Agnoli, Executive Director Communication & Media Relations di Snam, e Teresa Girardi, Director Marketing & External Communication, le tante opere ricevute. Nel corso della cerimonia ha preso parte anche il CEO di Snam Stefano Venier, che ha contribuito nella consegna dei premi agli artisti.
I riconoscimenti che sono stati assegnati sono i seguenti:
- Per la categoria Under 30, dedicata alle nuove generazioni di artisti e illustratori, la vincitrice è Costanza Lettieri, con un’opera che raffigura l’idea di un mondo in cui l’impronta umana si fa leggera e trasparente e che invita a correggere la rotta di un rapporto uomo-natura sbilanciato e distruttivo;
- Per la categoria A mano libera, che premia la qualità del disegno senza l’utilizzo di strumentazione tecnologia e favorisce il disegno tradizionale, vince Milena D’Avino con Intrecci di generazioni, dipinta su uno specchio che riflette simbolicamente sul concetto della “matassa” per parlare del lavoro presente e delle strutture future;
- Per la categoria principale Disegnando il futuro, che valorizza la nuova immagine comunicativa di Snam e che determina la collaborazione grafica con l’azienda per un anno, vince Dario Licata con Sinfonie del futuro, che trasforma il trasporto dell’energia in una sinfonia sostenibile, connettendo tecnologia e natura.
In questa occasione è stata presentata anche una speciale pubblicazione a tiratura limitata che racconta il progetto e le sue opere, ripercorrendo anche la storia delle più belle immagini e collaborazioni artistiche che hanno rappresentato l’identità di Snam nei suoi oltre 80 anni di storia, a partire dalle opere di Jean-Michel Folon degli anni ’90.
La pubblicazione non è solo un tributo al passato, ma soprattutto una celebrazione del presente e una visione per il futuro, in cui Snam ha l’ambizione di diventare abilitatore della transizione verso un futuro a basse emissioni che, come evidenziato anche all’interno del primo Transition Plan dell’azienda, garantisca al contempo la sicurezza energetica del Paese.
“Nei suoi primi decenni di storia Snam ha garantito che l’energia arrivasse puntuale a destinazione. Oggi continua a farlo in uno scenario denso di conflitti, facendo però contemporaneamente fronte alla minaccia più insidiosa della nostra epoca, quella del cambiamento climatico che la transizione energetica verso il net zero deve sventare” ha raccontato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, all’interno della pubblicazione, curata da Nicolas Ballario, giornalista e conduttore radio e tv. “Due aziende diverse, si potrebbe dire. Certo. Ma guardando un poco più in profondità si ritroverebbe sempre la stessa identità, ovvero quel DNA che consente a un’eccellenza italiana come la Snam di essere oggi come allora all’altezza delle sfide che si trova davanti. Lo sviluppo economico e sociale. L’ambiente e i territori”.
Con il contest artistico e iniziative trasversali come il progetto decARTbonization che ha coinvolto Tvboy in un’opera di street art capace di catturare CO2, Snam prosegue dunque nell’intento di affidare alla sensibilità artistica, e al suo linguaggio immediato e senza tempo, il compito di raccontare il mondo che verrà e la sfida della transizione per creare un ponte tra generazioni e contesti diversi.
Un percorso che affonda le radici nel passato della società e che ha riallacciato i fili con l’arte già lo scorso anno con Metamorphosis, opera del fotografo Carlo Valsecchi che racconta tramite scatti fotografici la storia e l’evoluzione del rigassificatore di Panigaglia. Questo rinnovato legame con il mondo delle immagini e delle illustrazioni sottolinea la visione di Snam di un futuro sostenibile, dove la flessibilità dell’arte si intreccia a quella delle infrastrutture, entrambe capaci di evolversi e guardare al futuro con occhi sempre nuovi e curiosi.