La via dell'esychia | ESG News

Mostra fotografica

La via dell’Esychia: le vite straordinarie di chi, nella società odierna, sceglie il silenzio

Dal 26 giugno al 30 giugno aprirà al pubblico La via dell’Esychia, una raccolta di 36 scatti di Eliana Gagliardoni che raccontano la vita di chi ha scelto la solitudine e il silenzio. L’esibizione sarà inaugurata alla presenza dell’autrice, con la partecipazione di alcuni dei 12 eremiti protagonisti della mostra, e sarà visitabile presso l’atrio dell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano. 

Eliana Gagliardoni è nata a Milano nel 1964. Nel 2015 si è dedicata al suo primo progetto fotografico sul volontariato, Cuori in Volo, una mostra itinerante patrocinata dal Comune di Milano, premiata nel 2017 a Palazzo Marino dall’Associazione FIDAPA con una targa Award al merito. Nel 2019 ha lavorato al progetto Un mondo dentro, un racconto dell’insospettabile parallelismo tra clausura e carcere femminile, che ha riscosso notevole interesse da parte del pubblico.

La via dell’Esychia ha avuto il patrocinio e il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Con il Sud, Azione Cattolica di Milano. Il progetto è stato realizzato grazie alla Cooperativa IN DIALOGO – Cultura e Comunicazione, coordinatrice delle attività, che oltre alla mostra prevedono una pubblicazione e una repository sul sito internet dedicato. Alla pubblicazione ha contribuito anche Arnoldo Mosca Mondadori, scrittore e presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.

La via dell’Esychia

Il senso dell’opera di Eliana Gagliardoni è quello di far conoscere una realtà di nicchia, ma carica di messaggi per l’attualità e allo stesso tempo proporre qualche interrogativo e provocazione rispetto al ritmo della città, a partire da quella milanese e ambrosiana, che per antonomasia è realtà di vita accelerata immersa fra i rumori. L’autrice, però, vuole anche far dimenticare l’immagine stereotipata dell’eremita. Oggi, infatti, queste persone rappresentano un punto di riferimento per i tanti visitatori che li raggiungono nei loro eremi. In questi luoghi nascono relazioni e scaturiscono momenti di confronto e crescita, occasioni di dialogo e di meditazione, un tesoro per chi torna a casa dopo aver conosciuto persone che hanno scelto l’esychia – parola che in greco significa “immobilità, riposo, quiete, silenzio” ma anche “mantenere la calma”.

La mostra si propone di rispondere ad alcuni interrogativi specifici – qual è il motivo che spinge alla scelta dell’eremo? Perché persone che conducono vite ordinarie, talvolta in carriera, scelgono di guardare il mondo da una prospettiva insolita? Nella nostra società il silenzio resta un’utopia per pochi o può diventare uno spazio personale del quotidiano per molti? In un tempo di apparenze e di interferenze costanti, come riscoprire il valore di quella interiorità spesso invocata? Cosa può dire l’esperienza di eremo all’individuo ancora oggi, in un momento in cui dal web ci si sta dirigendo verso l’intelligenza artificiale?

“In una città sempre di corsa, dove la dimensione religiosa diventa minoritaria, proporre un incontro con l’eremita può sembrare una provocazione”, ha commentato Paolo Danuvola della cooperativa IN DIALOGO – Cultura e Comunicazione, “E in parte lo è, perché vorrebbe risvegliare la ricerca di spiritualità che talvolta si affaccia nel cuore e nella mente di molti e proporre una riflessione sul senso della vita. Riflessione tanto più richiesta in un cambio d’epoca, fra ambiente da tutelare e intelligenza artificiale da governare. Una provocazione dove anche il silenzio ha un suono, che ti costringe a indagare nel profondo.”

I 12 eremiti protagonisti della mostra sono Don Raffaele Busnelli Eremo della Breccia – Val Varrone – Alpe Gallino (LC), Suor Mirella Muià Eremo dell’Unità – Santa Maria in Monserrato (RC), Don Cristian Leonardelli Eremo della Valle Benedetta (LI), Don Fulvio Calloni Eremo di Capraia – Sillico di Garfagnana (LU), Viviana Maria Rispoli Eremo di Savigno (BO), Fratel Benedetto Eremo di Santa Maria ad Martires – Calomini (LU), Suor Concetta Giordano Eremo di San Martino in Vignale (LU), Suor Federica Cornacchia Eremo di Varano – Fabriano (AN), Suor Maria Laura Guariento Eremo Myriam – Niardo (BS). Frédéric Vermorel Eremo di Sant’Ilarione – Cauolonia (RC), Antonella Lumini Eremita di città (FI) e Suor Paola Biacino Eremo Pra’d Mill – Bagnolo (CN).