Piattaforma sulla finanza sostenibile

Tassonomia, per gli advisor serve “semaforo” che distingua tra attività dannose e in transizione

Gli esperti della Piattaforma sulla finanza sostenibile hanno pubblicato un nuovo report in cui raccomandano di espandere e precisare ulteriormente le categorie di impatto ambientale della Tassonomia UE. Secondo gli esperti guidati da Nathan Fabian, che svolgono il ruolo di advisor sulla finanza sostenibile, la Tassonomia dovrebbe integrare delle specifiche categorie per alcune attività economiche con impatti ambientali significativamente dannosi, accanto a quelle con performance intermedie e a quelle con basso impatto, secondo un sistema basato su tre colori: rosso per le attività dannose, ambra per quelle di transizione, verde per quelle sostenibili.

“Senza definizioni chiare e coerenti, c’è un rischio crescente di ‘transition-wash'”, ha commentato Fabian, riferendosi alla decisione di inserire gas e nucleare nell’atto delegato complementare. Gli esperti della Piattaforma spiegano che la proposta mira a incentivare I flussi finanziari verso aree che hanno urgente bisogno di migliorare la performance ambientale, o per uscire da quelle che non sono in grado di partecipare alla transizione, e di riportare un’ampia varietà di attività economiche sotto il cappello della Tassonomia.

La proposta ha raccolto opinioni variegate a Bruxelles e dintorni. Alcuni hanno criticato la proposta definendola eccessivamente ambiziosa. “Siamo andati ben oltre il punto di migliorare la trasparenza per gli investitori. La Piattaforma sembra voler imporre il proprio codice morale alla società, dividendo il mondo intero tra buoni e cattivi”, ha dichiarato Markus Ferber, europarlamentare del partito di centro destra PPE. Mentre Nancy Saich, chief climate expert della Banca europea degli investimenti (BEI), che ha contribuito alla redazione del report, ha ribattuto che il sistema dei tre colori serve effettivamente a fornire la necessaria “chiarezza agli investitori”.

“Non si tratta solo di definire le attività come “verdi o non verdi’”, ha argomentato Saich. “L’inclusione dei colori ambra e rosso serve a mostrare quanto l’economia debba ancora fare per allontanarsi da livelli di performance davvero dannosi“, ha spiegato l’esperta.

Saich ha inoltre dichiarato che il sistema di classificazione a colori dovrebbe essere esteso a tutti gli obiettivi ambientali, mentre al momento la Tassonomia prioritizza la riduzione delle emissioni.