NZIA Forum per la transizione settore assicurativo | ESG News

Net Zero Insurance Alliance

NZIA: fine all’alleanza per la transizione nel settore assicurativo, ONU corre ai ripari con un nuovo Forum

L’ONU archivia il capitolo NZIA (Net Zero Insurance Alliance), l’alleanza fondata dalle Nazioni Unite nel 2021 per supportare le aziende del settore assicurativo a raggiungere il net zero entro il 2050. Dopo le numerose pressioni ricevute e l’esodo di massa degli ultimi mesi, il 25 aprile la NZIA ha infatti cessato ufficialmente la sua attività. Al suo posto l’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, ha dato vita al Forum per la Transizione Assicurativa verso lo Zero Netto (FIT), un nuovo dialogo strutturato che punta a fare tesoro dell’esperienza della NZIA, a riunire – di nuovo – sotto un unico cappello le società dell’industria e sostenere la necessaria accelerazione dell’azione per il clima.

Di sicuro qualcosa nella NZIA era andato storto considerato che anche le big dell’assicurazione che erano state tra le fondatrici dell’alleanza delle Nazioni Unite, tra cui Allianz, Swiss Re, Muniche Re, Hannover Re e Zurich, avevano abbandonato la barca, pur avendo annunciato pubblicamente (e confermato) l’impegno a decarbonizzare i portafogli di investimenti e raggiungere il net zero. Le motivazioni dietro alla fuga sembravano essere di natura legale, soprattutto per le statunitensi, e legate alle possibili violazioni di alcune norme antitrust visto la natura apparentemente molto prescrittiva dell’alleanza net zero, tant’è che della nuova organizzazione fa parte un folto team di legali.

Non a caso, la nuova FIT, che ad oggi conta 19 membri tra cui le italiane Intesa Sanpaolo Vita e Generali, è caratterizzata da due gruppi core di consulenza, uno accademico (il CGSRC, Consultative Group on Science, Research & Civil Society) con 11 membri e l’altro composto da 16 autorità di regolamentazione e vigilanza del settore assicurativo (il CGIRS, Consultative Group of Insurance Regulators & Supervisors), ma soprattutto, visto i precedenti, anche da ben due team legali con consulenti esperti da Bruxelles, Londra, New York e Washington DC.

La creazione del Forum rappresenta una nuova opportunità per l’UNEP che negli ultimi mesi ha incontrato numerosi stakeholder chiave per discutere come il settore dell’assicurazione possa sostenere e accelerare la transizione verso un’economia a emissioni nette zero in maniera pratica ed efficace e identificare le priorità di lavoro per il futuro.

Presieduto dalle Nazioni Unite, il FIT lavorerà dunque con gli operatori del mercato assicurativo (assicuratori, riassicuratori, broker) e si confronterà con le autorità di regolamentazione e di vigilanza dell’industria, con gli enti e le iniziative che definiscono standard per la riduzione delle emissioni, con la comunità scientifica e con la società civile. Le priorità iniziali del Forum identificate riguardano lo sviluppo di un quadro di riferimento sulle metriche e gli obiettivi per le assicurazioni che si impegnano a raggiungere il net zero, la definizione di un piano di transizione net zero per i partecipanti al mercato assicurativo, il coinvolgimento degli attori di diversi settori dell’economia reale nello sviluppo di piani di transizione net zero, l’impegno a trovare soluzioni assicurative e tassonomie che supportino la transizione, affrontando sfide e opportunità.

Il Forum per la Transizione Assicurativa verso lo Zero Netto sta dunque avviando il suo lavoro con un gruppo eterogeneo di 46 organizzazioni di tutto il mondo e diventerà pienamente operativo nei prossimi mesi.

I partecipanti fondatori del Forum per la Transizione Assicurativa verso lo Zero Netto

I partecipanti fondatori della FIT sono 19 assicuratori e riassicuratori provenienti da Africa, Asia, Europa, America Latina e Caraibi, Nord America e Oceania. Questi sono: le olandesi Achmea, NN Group e a.s.r., la sudafricana African Risk Capacity, le inglesi Aviva, Beazley e The Fidelis Partnership, le francesi CNP Assurances e Credit Agricole Assurances, la canadese Co-operators, FATUM del Suriname, la portoghese Fidelidade, le italiane Generali e Intesa Sanpaolo Vita, l’australiana Insurance Australia Group (IAG), la svizzera Sonepar International Re, NamibRe della Namibia e infine Odeon Insurance Re e Singapore Life di Singapore.

I gruppi consultivi del FIT

Per le sue attività, il Forum per la Transizione Assicurativa verso lo Zero Netto si avvarrà di due gruppi consultivi distinti e indipendenti l’uno dall’altro, uno composto da autorità di regolamentazione e vigilanza del settore assicurativo e l’altro da organizzazioni accademiche, di ricerca e della società civile.

In particolare i membri fondatori del Consultative Group of Insurance Regulators & Supervisors (CGIRS) del FIT comprendono 16 autorità di regolamentazione e vigilanza del settore assicurativo tra cui la Bank of England’s Prudential Regulation Authority, la European Insurance & Occupational Pensions Authority, la Monetary Authority of Singapore, la Australian Prudential Regulation Authority, la National Insurance Commission of Ghana, il California Department of Insurance, la Brazilian Superintendence of Private Insurance e IVASS.

I membri fondatori del Consultative Group on Science, Research & Civil Society (CGSRC) del FIT comprendono 11 membri provenienti di istituzioni accademiche e organizzazioni della società civile, tra cui Ceres, l’Environmental Defense Fund, l’Harvard University, l’University of California (UC) Berkeley School of Law, l’University of Technology Sydney e il WWF (Svizzera).

Il team legale del FIT

Infine, il team legale della FIT comprende esperti di leggi antitrust e sulla concorrenza, sostenibilità, assicurazioni e finanza, tra le altre aree principali di competenza, provenienti da tre studi legali ossia Freshfields Bruckhaus Deringer LLB, Cleary Gottlieb, Steen & Hamilton LLP e Norton Rose Fulbright LLP.