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Rendicontazione ESG

GRI: in arrivo nuovi standard su energia e clima

Alla vigilia del vertice sui cambiamenti climatici COP28 delle Nazioni Unite, il GRI (Global Reporting Initiative) ha pubblicato le bozze di due standard su energia e clima con l’intento di accompagnare sempre di più le organizzazioni di tutto il mondo ad assumersi una maggiore responsabilità per il proprio contributo al cambiamento climatico.

Parte ora un periodo di consultazione pubblica che durerà fino a fine settembre per raccogliere commenti pubblici e feedback a livello globale. In particolare, le due proposte riguardano un nuovo standard GRI sul cambiamento climatico e uno standard energetico GRI aggiornato. In risposta alle aspettative emergenti di disclosure sui temi ambientali legati alla crisi climatica, il GRI ha posto un’attenzione particolare sulle modalità in cui le organizzazioni possono ridurre le proprie emissioni di gas serra (GHG) e il consumo di energia.

Come confermato nel bilancio globale (il noto global stock-take effettuato in vista della COP28) dell’UNFCCC, il mondo non è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Dato che la veridicità degli obiettivi sul cambiamento climatico e degli impegni assunti dalle società è sempre più sotto controllo, le bozze del GRI chiedono alle aziende esplicitamente di spiegare come le loro azioni si collegano all’obiettivo centrale dell’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C.

“Le prove scientifiche e il consenso internazionale sono inequivocabili: il cambiamento climatico minaccia il benessere dell’umanità e la salute del pianeta. Ecco perché ci sono crescenti richieste da parte delle organizzazioni di fornire informazioni approfondite su come stanno riducendo le emissioni di gas serra, adottando misure concrete per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici, e su come le loro azioni influiscono sulle persone e sull’ambiente. La revisione da parte del GRI degli standard relativi al cambiamento climatico riflette le aspettative delle parti interessate, compresi gli investitori. Prima delle decisioni cruciali e dei nuovi impegni presi alla COP28, è significativo che queste bozze siano disponibili per la consultazione, aprendo la strada a una rendicontazione solida e comparabile a livello globale da parte delle organizzazioni sui loro cambiamenti climatici e sugli impatti legati all’energia”, ha commentato Carol Adams, presidente del Global Sustainability Standards Board (GSSB).

Lo standard sulla transizione climatica

In primo luogo, la bozza dello standard sul cambiamento climatico consentirà alle organizzazioni di rendicontare i piani e le azioni di transizione e adattamento al cambiamento climatico. Inoltre, lo standard permetterà alle società di divulgare in modo dettagliato i progressi annuali sugli obiettivi di riduzione delle emissioni. Infine, la proposta del GRI mira a dare la possibilità alle imprese di spiegare in modo chiaro e trasparente il ricorso ai crediti di carbonio e la rimozione dei gas serra.

Nell’annunciare la pubblicazione della bozza sullo standard per il cambiamento climatico, il GRI ha sottolineato che esso contiene una nuova informativa sull’aspetto sociale del cambiamento climatico, sottolineando la responsabilità degli impatti sui lavoratori, sulle comunità e sui gruppi vulnerabili. Traccia inoltre forti parallelismi tra i temi interconnessi del cambiamento climatico e della biodiversità.

Lo standard sulla transizione energetica

Il GRI ha inoltre pubblicato la bozza di uno standard energetico rivisto, che propone un aggiornamento al GRI 302: Energia 2016. Questo si concentra sui modi in cui le organizzazioni stanno riducendo il consumo di energia, quindi efficienza energetica ed energia rinnovabile, elementi essenziali per combattere il cambiamento climatico e garantire che le aziende dimostrino in modo tangibile come stanno diminuendo la loro impronta di carbonio.

Il periodo di consultazione

Il periodo per i commenti pubblici è aperto fino al 29 febbraio 2024, con la pubblicazione degli standard finali prevista entro la fine del 2024. La cooperazione e la revisione delle bozze sono state svolte (e continueranno ad esserlo) con l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), alcuni enti normatori nazionali e l’ISSB (International Sustainability Standard Board), per raggiungere l’allineamento con le rispettive informative relative al clima.