La Global Reporting Initiative (GRI) ha lanciato una revisione di tutti i suoi standard relativi al lavoro (GRI Labour Standards), volta a consentire alle aziende di rendicontare il proprio impatto sui lavoratori e a migliorare la trasparenza sul lavoro sul posto di lavoro e sui diritti umani.
I GRI Sustainability Reporting Standards sono un punto di riferimento globale per il reporting di sostenibilità da parte delle aziende, sviluppato per consentire una rendicontazione coerente tra aziende e settori, fornendo una comunicazione più chiara sulle questioni di sostenibilità a un’ampia gamma di stakeholder, compresi gli investitori. Gli standard del GRI sono sviluppati dal Global Sustainability Standards Board (GSSB).
La revisione del GRI prende il via con una consultazione sulle versioni riformulate di tre standard, tra cui “GRI 402: Relazioni lavoro/management”, “GRI 401: Occupazione” e “GRI 202: Presenza sul mercato”. Le informative nuove e riviste proposte riguardano fattori di “occupazione”, tra cui forme di lavoro non standard, protezione dei dati personali e privacy, parametri di assunzione e turnover. Vi sono poi questioni di “retribuzione e orario di lavoro” come politiche e stime del costo della vita, divario retributivo di genere e copertura della protezione sociale, nonché “cambiamenti significativi per i lavoratori”, che comprendono consultazioni e periodi di preavviso per i rappresentanti dei lavoratori, ridistribuzione, miglioramento delle competenze e riqualificazione e cessazione del rapporto di lavoro.
Il GRI ha affermato che il processo per sviluppare la versione riformulata degli standard è stato guidato da un gruppo di esperti che include una rappresentanza tripartita dei lavoratori (Confederazione internazionale dei sindacati, Federazioni sindacali globali), dei datori di lavoro (Organizzazione internazionale dei datori di lavoro) e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Fondamentalmente, garantirà che i GRI Labour Standards siano pienamente allineati con i principali strumenti intergovernativi per le imprese e i diritti umani, compresi quelli stabiliti dall’ILO, dalle Nazioni Unite e dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
Una volta pubblicate le proposte di revisione, il GRI ha richiesto ora, tramite un periodo di consultazione fino al 4 ottobre 2024, il feedback degli stakeholder sulle versioni riformulate dei tre standard, da rilasciare compilando il modulo online. Il periodo di commento pubblico è un’opportunità per fornire un feedback sulla chiarezza, completezza, fattibilità e pertinenza dei contenuti nelle bozze, ha spiegato l’iniziativa globale.
Il GRI ha anche aggiunto che nei prossimi 12 mesi si svolgeranno due ulteriori consultazioni per rendicontare la vita lavorativa e lo sviluppo della carriera, nonché i diritti e le tutele dei lavoratori, con aggiornamenti a 11 standard GRI nel complesso.
“La revisione dell’informativa relativa al lavoro è una priorità assoluta per il GSSB, dato il diffuso riconoscimento della necessità che le organizzazioni facciano di più per proteggere i diritti umani e del lavoro e garantire condizioni e trattamenti dignitosi ai lavoratori. Una migliore informazione e divulgazione sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e migliorare il processo decisionale. Incoraggio tutte le parti interessate a rivedere le modifiche e fornire feedback”, ha dichiarato Carol Adams, presidente del GSSB.