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Vigilanza ESG

L’ESMA chiarifica quali informazioni ESG inserire nei prospetti

Prospetti azionari e sostenibilità. Cosa inserire e in che modo per essere credibili e permettere agli investitori – “responsabili e non ” – scelte informate? Arriva una chiarificazione dall’ESMA (European Securities and Markets Authority), l’autorità di regolamentazione e vigilanza dei mercati finanziari dell’UE, che ha pubblicato una guida in cui definisce quali informazioni relative alla sostenibilità devono essere incluse nei prospetti azionari e non.

Il documento fornisce agli emittenti una comprensione dei dati e degli elementi che le autorità di regolamentazione si aspetteranno da loro e ha l’obiettivo di determinare e garantire un approccio coordinato del controllo delle informazioni ESG da parte delle autorità nazionali competenti (ANC), che in Italia è la Consob.

Il prospetto è infatti uno strumento fondamentale per gli investitori perché contiene informazioni riguardanti le caratteristiche del gestore e del fondo, nonché le relative rischiosità. Inoltre, oltre a quelle sui titoli, il prospetto contiene in genere informazioni dettagliate circa l’attività, la situazione finanziaria e l’assetto azionario della società. Secondo l’ESMA la guida dovrebbe aiutare gli investitori ad avere più elementi informativi anche per quanto riguarda gli aspetti di sostenibilità.

In particolare, l’ESMA si attende che gli emittenti forniscano le fonti e tutti gli elementi alla base di qualsiasi dichiarazione riguardante il loro profilo di sostenibilità. Devono quindi per esempio fare riferimento a dati o ipotesi sottostanti, a ricerche o analisi di terze parti e indicare le caratteristiche degli standard o delle etichette di mercato.

Per i prospetti azionari, la guida prevede l’inclusione della rendicontazione in conformità con la regolamentazione europea, quindi la Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (NFRD), l’attuale quadro di rendicontazione della sostenibilità dell’UE (o il suo prossimo aggiornamento) e la Direttiva sulla rendicontazione aziendale sostenibile (CSRD), quando le informative sono materiali.

Il documento dell’ESMA include anche una guida per i prospetti per le obbligazioni “uso dei proventi” (use of proceeds bonds) e le obbligazioni “legate alla sostenibilità” (sustainability-linked bonds). Per quanto riguarda le obbligazioni verdi, sociali e di sostenibilità (green, social, sustainability bonds), l’ESMA ha sottolineato che i prospetti dovrebbero includere informazioni sull’uso dei proventi, quindi in che modo saranno usate le risorse finanziarie, insieme a informazioni che consentano agli investitori di valutare l’ambizione dei progetti e il criterio con cui sono stati scelti. In merito in particolare ai sustainability-linked bonds, le informazioni da fornire nei prospetti includono dettagli sugli indicatori chiave di prestazione (KPI) e sugli obiettivi di performance di sostenibilità (SPT) selezionati, nonché elementi che consentano di valutare la coerenza di KPI e SPT con i pertinenti obiettivi su base scientifica e la strategia di sostenibilità dell’emittente.

L’ESMA ha anche osservato di aver notato “che alcuni emittenti includono informazioni relative alla sostenibilità nei loro annunci che non sono indicate nel loro prospetto” e che queste informazioni dovrebbero essere incluse nei prospetti se rilevanti ai sensi del Regolamento Prospetto (RP), aggiungendo che “l’importanza della divulgazione di informazioni relative alla sostenibilità nella pubblicità per gli investitori è un indicatore della sua materialità“.

Prossimi passi

L’ESMA e le ANC continueranno a monitorare il mercato per determinare se questi orientamenti debbano essere modificati, per esempio, nei casi in cui nuovi prodotti vengano introdotti sul mercato o vi siano cambiamenti nella legislazione.