Al via una consultazione pubblica su come migliorare il Set 1 degli ESRS, ossia la parte dei “requisiti generali”. Questa sezione degli ESRS descrive l’architettura degli standard di rendicontazione delle variabili di sostenibilità e spiega i concetti fondamentali. La raccolta dei commenti si concluderà il 6 maggio.
Dopo la pubblicazione delle proposte del pacchetto Omnibus il 26 febbraio 2025, l’EFRAG ha infatti ricevuto, lo scorso 27 marzo, un mandato specifico dalla Commissione Europea (CE) per fornire un parere tecnico finalizzato all’adozione di un atto delegato che riveda e semplifichi gli attuali European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Il parere tecnico dovrà essere consegnato alla CE entro il 31 ottobre 2025.
“In questo contesto, EFRAG intende raccogliere contributi pubblici da tutti gli stakeholder rilevanti sulle possibili revisioni, nonché feedback da parte dei primi utilizzatori che hanno applicato gli standard nei loro bilanci di sostenibilità del 2024. I contributi sono attesi tramite un questionario online” spiega in una nota l’organismo tecnico.
Questa consultazione pubblica si affianca a una serie di interviste e workshop che EFRAG sta organizzando con preparatori, revisori e utilizzatori.
L’obiettivo della consultazione è raccogliere input sulle principali aree di semplificazione identificate nella Relazione Illustrativa della proposta Omnibus, tra cui:
- gli indicatori obbligatori degli ESRS considerati meno rilevanti o problematici per la rendicontazione di sostenibilità a carattere generale, suddivisi per ogni requisito informativo (con attenzione separata agli aspetti trasversali, ambientali, sociali e di governance);
- suggerimenti su come modificare le disposizioni degli ESRS considerate poco chiare;
- suggerimenti per migliorare la coerenza con le altre normative dell’UE;
- suggerimenti per migliorare le disposizioni sulla materialità, affinché le imprese riportino solo informazioni rilevanti, evitando dati superflui e un uso eccessivo di risorse per la valutazione della materialità;
- suggerimenti per semplificare la struttura e la presentazione degli standard;
- suggerimenti per potenziare ulteriormente l’interoperabilità con gli standard globali di rendicontazione di sostenibilità;
- qualsiasi altra modifica utile a semplificare gli ESRS senza comprometterne il ruolo nel supportare il Green Deal.
I risultati della consultazione saranno resi anonimi e utilizzati esclusivamente in forma aggregata. Il questionario è diviso in diverse sezioni.
Indice
Come migliorare la valutazione di materialità
Il processo di valutazione di materialità è fondamentale per definire il perimetro della dichiarazione di sostenibilità ed è cruciale per garantire che le imprese riportino solo informazioni materiali, evitando di comunicare dati non necessari o di dedicare risorse eccessive alla valutazione stessa.
I primi riscontri sembrano suggerire che le informazioni richieste sul processo siano troppo dettagliate e che i risultati della valutazione possano portare alla divulgazione di un numero eccessivo di impatti, rischi e opportunità (IROs) troppo specifici. Le proposte contenute nell’Omnibus hanno individuato questo ambito come bisognoso di chiarimenti.
Agli stakeholder si chiede quindi di fornire suggerimenti per migliorare le disposizioni sulla materialità.
Come rendere più snella l’informazione narrativa
Le informazioni narrative rappresentano una parte essenziale del reporting di sostenibilità, in particolare per quanto riguarda la governance, la strategia, il modello di business, così come politiche, azioni e obiettivi (PATs). Sono un fattore chiave per soddisfare le caratteristiche di qualità delle informazioni come la rilevanza e una rappresentazione fedele della situazione dell’impresa rispetto alle tematiche di sostenibilità.
Tuttavia, le informazioni narrative sono difficili da confrontare. Nel definire il contenuto delle informazioni da riportare, gli ESRS combinano un obiettivo di rendicontazione basato su principi con un elenco di dati da comunicare obbligatoriamente (“shall” datapoints).
I primi feedback suggeriscono che i datapoint obbligatori presenti nel Set 1 degli ESRS possano essere troppo dettagliati e prescrittivi, rendendo difficile trovare un equilibrio tra rilevanza/rappresentazione fedele, comparabilità e impegno richiesto per la preparazione. Le proposte Omnibus consigliano di valutare attentamente questo aspetto per ridurre gli oneri.
Agli stakeholder si chiede come migliorare questa parte suggerendo quali informazioni debbano essere eliminare e quali rese non obbligatorie.
Come migliorare le informazioni quantitative e quelle legate alla normativa UE
Le informazioni quantitative (metriche) sono, in linea di principio, comparabili nel tempo e tra imprese. Tuttavia, i primi riscontri indicano che alcune metriche richieste potrebbero essere troppo granulari e/o di utilità decisionale limitata oppure difficili da preparare (a causa della difficoltà nella raccolta dei dati di base o della scarsa maturità del tema).
Inoltre, per facilitare i flussi informativi tra i diversi attori e garantire coerenza negli ESRS Set 1 sono state incluse alcune informazioni relative alla normativa UE (come SFDR, Legge sul Clima, Pilastro 3, Benchmark). Tuttavia, la loro rilevanza per la rendicontazione di sostenibilità a scopo generale non è stata valutata da EFRAG. I primi riscontri suggeriscono che alcuni datapoint non soddisfano i criteri per essere inclusi nel reporting di sostenibilità generale.
In aggiunta, in relazione all’Articolo 8 del Regolamento Tassonomia Ambientale 2020/852, è stato deciso di offrire un’apposita sezione nella dichiarazione di sostenibilità per le informazioni richieste. Anche in questo caso, la loro rilevanza per la rendicontazione di sostenibilità generale non è stata valutata. I primi feedback indicano che queste informazioni hanno aumentato in modo significativo il volume dei dati riportati.
Agli stakeholder viene quindi chiesto di verificare i requisiti di informazione quantitativa (DRs/DPs) più problematici e di offrire suggerimenti su come affrontare le complicazioni, in termini di:
- Rilevanza (poco importante, critica)
- Difficoltà nella preparazione
- Necessità di chiarimenti
Come semplificare gli standard e migliorare l’iteroperabilità
I primi feedback indicano che l’attuale struttura e presentazione dei requisiti di rendicontazione negli standard possono risultare difficili da comprendere e utilizzare e potrebbero aver contribuito all’inclusione di contenuti ripetitivi e duplicati nella dichiarazione di sostenibilità.
Inoltre, per evitare una frammentazione normativa non necessaria, che potrebbe avere effetti negativi sulle imprese che operano a livello globale, il Set 1 degli ESRS è stato redatto con l’obiettivo di favorire la convergenza tra gli standard di rendicontazione di sostenibilità a livello globale. Le proposte Omnibus suggeriscono di rafforzare ulteriormente l’alto livello di interoperabilità già raggiunto.