Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per dare più tempo alle aziende di alcuni settori per prepararsi agli standard settoriali europei di reporting di sostenibilità (ESRS) previsti dalla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). L’accordo prevede un ritardo anche per l’applicazione degli standard specifici per le grandi aziende extra-UE, che saranno adottati nel giugno 2026, due anni dopo rispetto alla data originariamente prevista.
“Promuovere la competitività europea è un pilastro fondamentale della presidenza belga e un modo per raggiungere questo obiettivo è ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese. L’accordo limita i requisiti di rendicontazione al minimo e dà alle aziende il tempo di implementare l’ESRS e prepararsi per gli standard settoriali europei di rendicontazione sulla sostenibilità”, ha commentato Vincent Van Peteghem, vice primo ministro belga e ministro delle finanze.
Indice
Cosa prevedeva la proposta della Commissione
Il diritto dell’UE prevede che le società quotate divulghino informazioni sui rischi e sulle opportunità derivanti da questioni sociali e ambientali per aiutare gli investitori, la società civile, i consumatori e le altre parti interessate a valutare la sostenibilità delle loro attività. Il 31 luglio 2023 la Commissione ha adottato i primi standard e norme trasversali per tutti i temi della sostenibilità per facilitare tale rendicontazione.
A questi dovevano seguire standard specifici di settore, standard per le PMI e standard per le aziende di paesi terzi con un fatturato di 150 milioni di euro nell’UE e che hanno almeno una filiale in Europa. Tutti questi nuovi standard erano previsti per il 30 giugno 2024. Ma l’accordo tra i colegislatori rinvia l’adozione delle nuove norme al 30 giugno 2026, consentendo alle aziende di concentrarsi sull’attuazione della prima serie di ESRS e più tempo per sviluppare standard di sostenibilità specifici per settore nonché standard per specifiche aziende di paesi terzi. La data di applicazione per le società di paesi terzi rimarrà l’anno finanziario 2028, come stabilito dalla CSRD.
Principali elementi dell’accordo
L’accordo provvisorio sostiene gli obiettivi della proposta della Commissione ma modifica la natura giuridica del testo (da decisione della Commissione a direttiva) per rispettare la base giuridica della proposta. Suggerisce inoltre che la Commissione pubblichi otto standard di rendicontazione settoriali non appena saranno pronti prima della nuova scadenza del 30 giugno 2026. Gli Stati membri non avranno bisogno di recepire questa direttiva, poiché le modifiche mirate riguardano il potere di adottare atti delegati concesso alla Commissione.
Prossimi passi
L’accordo provvisorio raggiunto deve ora essere approvato e adottato formalmente da entrambe le istituzioni.