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Politiche di investimento ESG

Nordea AM disinveste nel colosso della chimica DuPont per gli impatti su biodiversità

Nordea AM non investirà più nel colosso della chimica DuPont perché l’attività della multinazionale americana ha impatti negativi sulla biodiversità. La decisione di escludere dall’universo investibile DuPont è arrivata dal comitato dell’AM che si occupa di investimenti responsabili, guidato da Nils Bolmstrand, e che ha rilevato punteggi degli indicatori PAIs (Principal Adverse Sustainability Impacts) non in linea con le politiche ESG di Nordea.

I PAIs sono indicatori che valutano in che misura le decisioni di investimento di una società hanno, o potrebbero avere, impatti negativi su fattori di sostenibilità. Inclusi nel SFDR europeo, il regolamento sulla rendicontazione sostenibile dei servizi finanziari, rappresentano una bussola per quanto riguarda l’informativa ESG in ambito finanziario.

Negli ultimi mesi, Nordea ha incluso nella sua blacklist anche Gazprom e BHP per le attività rispettivamente di trivellazione nell’Artico ed estrazione del carbone in cui sono coinvolte. Inoltre, sono state escluse anche sei aziende del gruppo Adani ossia Adani Enterprise, Green Energy, Power, Renewable Energy, Total Gas e Trasmission.

L’asset manager ha invece fatto entrare di nuovo nel proprio universo di investimento Ebit System, società internazionale di elettronica per la difesa con sede in Israele, in quanto secondo un’analisi dell’agenzia ISS ESG, Ebit ha interrotto la produzione di bombe a grappolo per cui era stata esclusa automaticamente da Nordea.