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Studio Fidelity

ETF: il 37% degli investitori prevede un aumento delle allocazioni

Il mercato degli ETF in Europa è cresciuto nel 2024, superando i 2 milioni di dollari di asset in gestione. Nonostante la crescita significativa, gli ETF attivi rimangono poco rappresentati, che secondo Morningstar rappresentano l’8% dell’intero mercato degli ETF negli Stati Uniti, mentre in Europa si stabiliscono al 3%. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta da Fidelity International, dal titolo Professional Investor DNA Survey, in collaborazione con Crisil Coalition Greenwich, che ha consultato oltre 120 investitori istituzionali e intermediari in Europa e Asia.

“La previsione di crescita dell’allocazione degli ETF attivi individuata nel nostro sondaggio riflette l’evoluzione delle preferenze degli investitori” ha dichiarato Alastair Baillie Strong, Global Head of ETF di Fidelity International. “Questi ultimi sono sempre più consapevoli delle peculiarità di questi strumenti, che combinano i vantaggi dei fondi attivi tradizionali e quelli degli ETF, PWC prevede che il mercato globale degli ETF raggiungerà i 20 miliardi di dollari di asset in gestione entro il 2030, con un tasso di crescita medio composto del 17%, e prevediamo che gli ETF attivi cresceranno ancora più rapidamente, aumentando la loro quota man mano che un maggior numero di investitori ne scoprirà i vantaggi.

I risultati

Nonostante la mancata rappresentazione, rimane rilevante il cambiamento in atto significativo, con il mercato europeo degli ETF attivi in forte espansione, da 38 miliardi di dollari a 64 miliardi di dollari nell’ultimo anno, poiché un numero specifico di investitori ne ha dedotto e scoperto i vantaggi. Attraverso le dichiarazioni dello studio è arrivata infatti la conferma che il 24% degli investitori professionali utilizza già gli ETF attivi.

La previsione effettiva che emerge è che nei prossimi 18 mesi la domanda aumenterà rapidamente, con il 37% degli investitori intervistati, che diventa il 61% se si unisce la categoria degli intermediari, che prevede un aumento delle allocazioni nei propri portafogli. I principali motivi che sono stati delineati per cui si può ricorrere agli ETF attivi sono la riduzione dei costi, la generazione di alfa e l’accesso ad aree specializzate.

Gli ETF attivi sono un motore di crescita fondamentale per Fidelity: alla fine del 2024 c’è stato un consolidamento della posizione di secondo fornitore in Europa per patrimonio gestito, arrivato a 6 miliardi di dollari, e nuovi flussi netti, stabilito a 2,2 miliardi di dollari.