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Raccolta netta

Assogestioni: cala ancora la raccolta a marzo (-6,04 mld), ma masse oltre i 2.000 mld

Ancora negativa la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito, che a marzo registra deflussi netti per -6,04 miliardi (in peggioramento rispetto ai -1,94 miliardi di febbraio), come conseguenza dei deflussi registrati nei mandati istituzionali. A rivelarlo sono i dati della mappa mensile di Assogestioni riferita al terzo mese del 2023, che mostrano che a fine mese il patrimonio gestito ammontava a 2.255 miliardi di euro, in crescita di oltre 12 mld di euro rispetto a febbraio. A influire sul dato, un effetto mercato che l’Ufficio Studi di Assogestioni stima positivo dello 0,8%.

Come a febbraio, a influire sulla raccolta negativa sono soprattutto le gestioni di portafoglio, che hanno visto deflussi pari a -5,52 miliardi di euro. A pesare sono in particolare i mandati istituzionali, con riscatti per 6,4 miliardi di euro, mentre la categoria retail è stata positiva per 920 milioni. Nel complesso, il patrimonio delle gestioni di portafoglio ammonta a 1.072,43 miliardi di euro, il 47,6% del totale.

Negativi anche i flussi nelle gestioni collettive, pari a -515 milioni di euro: proseguono il trend negativo, infatti, i fondi aperti che a marzo registrano deflussi per 642 milioni. Meglio i fondi chiusi che vedono afflussi pari a 127 milioni. Il patrimonio complessivo delle gestioni collettive si attesta così a 1.182,41 miliardi di euro, equivalenti al 52,4% del totale.

Entrando nel dettaglio dello spaccato sui fondi aperti, si conferma il trend evidenziato negli ultimi mesi di una sostanziale resilienza dei prodotti azionari, in positivo per 588 miliardi di euro a marzo, a riprova di come parte degli investitori italiani continui a vedere nei cali di mercato un’opportunità per aumentare l’esposizione al comparto più rischioso. Ma a marzo hanno ricevuto più flussi gli obbligazionari con oltre 2 miliardiDeflussi, invece, nei flessibili (-1,7 miliardi), ma anche nei bilanciati (-1,1 miliardi). 

A ricevere buona parte della raccolta del mese è il gruppo Allianz (+415,4 milioni). A seguire il gruppo Mediolanum con 246,8 milioni. Ingenti riscatti, invece, per Generali (-2,8 miliardi), ma anche per Intesa Sanpaolo (-865,4 milioni).