Prosegue il trend negativo della raccolta netta dell’industria del risparmio gestito, che a maggio registra deflussi netti per -5 miliardi (in peggioramento rispetto ai -3,88 miliardi di aprile e leggermente meglio rispetto ai -6,04 miliardi di marzo). Tuttavia, secondo i dati della mappa mensile di Assogestioni riferita al quinto mese del 2023, il patrimonio ha tenuto, aumentando di circa 5 milioni di euro a 2.258 miliardi di euro, sostenuto da un effetto mercato positivo pari a +0,4%, secondo le stime dell’Ufficio Studi di Assogestioni.
Come ad aprile, a influire sulla raccolta negativa sono soprattutto le gestioni di portafoglio, che hanno visto deflussi pari a -3,09 miliardi di euro. A pesare sono in particolare i mandati istituzionali, con riscatti per 3,7 miliardi di euro, mentre la categoria retail è stata positiva per 653 milioni. Nel complesso, il patrimonio delle gestioni di portafoglio ammonta a 1.066,33 miliardi di euro, il 47,2% del totale.
Negativi anche i flussi nelle gestioni collettive, pari a -1,87 miliardi di euro: proseguono il trend negativo, infatti, i fondi aperti che a marzo registrano deflussi per 2 miliardi circa. Meglio i fondi chiusi che vedono afflussi pari a 198 milioni. Il patrimonio complessivo delle gestioni collettive si attesta così a 1.103,77 miliardi di euro, equivalenti al 52,8% del totale.
Entrando nel dettaglio dello spaccato sui fondi aperti, si conferma il trend evidenziato negli ultimi mesi di una sostanziale resilienza dei prodotti azionari, in positivo per 121 miliardi di euro a maggio, a riprova di come parte degli investitori italiani continui a vedere nei cali di mercato un’opportunità per aumentare l’esposizione al comparto più rischioso. Ma a maggio hanno ricevuto più flussi gli obbligazionari con 1,6 miliardi. Deflussi, invece, nei flessibili (-2 miliardi), ma anche nei bilanciati (-1,4 miliardi).
A ricevere buona parte della raccolta del mese è il gruppo BNP Paribas (+403,3 milioni). A seguire gruppo Montepaschi con 172,4 milioni. Ingenti riscatti, invece, per Intesa Sanpaolo (-1,8 miliardi), ma anche per Generali (-1,4 miliardi).