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Raccolta netta

Assogestioni, ancora deflussi a febbraio (-2,4 mld), per Eurizon 3 mld di riscatti

In continuità con il mese precedente, anche a febbraio l’industria del risparmio gestito ha registrato una raccolta negativa, pari a -2,4 miliardi di euro (a gennaio era stata di -2,6 miliardi). Secondo i dati della mappa mensile di Assogestioni riferita al secondo mese del 2024, il patrimonio è sceso rispetto ai 2.341 miliardi di euro di gennaio, attestandosi a 2.310 miliardi.

Gran parte dei riscatti sono da ascrivere alla principale casa di asset management italiana, Eurizon, i cui clienti hanno ritirato oltre 3 miliardi di asset in gestione, cifra parzialmente compensata a livello di gruppo da Fideuram che ha registrato flussi netti positivi per 680 milioni, portando i riscatti netti per il gruppo Intesa Sanpaolo a 2.355,9 miliardi. Sul fronte opposto Poste (+1.635,5), Deutsche bank (+387), Schroders (+271) e Arca (+204) hanno visto prevalere i flussi di sottoscrizioni.

A pesare sulla raccolta negativa di febbraio sono soprattutto le gestioni collettive, che hanno visto deflussi pari a -2.141 miliardi, a causa dei riscatti dei fondi aperti, pari a -2.368. I fondi chiusi, invece, hanno ricevuto flussi per 227 milioni di euro. Nel complesso, il patrimonio delle gestioni collettive ammonta a a 1.222 miliardi di euro, il 52,9% del totale.

Negativa anche la raccolta delle gestioni di portafoglio, che hanno visto deflussi per -300 milioni di euro. A pesare sono in particolare i mandati istituzionali, con riscatti per -893 milioni di euro, mentre la categoria dei retail ha ricevuto 592 milioni di euro. Nel complesso, il patrimonio delle gestione di portafoglio è di 1.088 miliardi di euro, il 47,1% del totale.

Entrando nel dettaglio dello spaccato sui fondi aperti, continua la raccolta negativa dei prodotti azionari, in negativo per -1,42 miliardi di euro a febbraio. Prosegue, invece, il trend positivo degli obbligazionari, che hanno registrato una straordinaria raccolta di 6 miliardiDeflussi, invece, nei flessibili (-3,2 miliardi), ma anche nei bilanciati (-1,9 miliardi).