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Raccolta netta

Assogestioni: a giugno raccolta ancora negativa (-1,2 mld), ma masse oltre i 2.000 mld

A giugno è ancora negativa la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito, ma riscatti sono di minore entità, pari a -1,18 miliardi di euro rispetto ai -4,96 miliardi di maggio. Secondo i dati della mappa mensile di Assogestioni riferita al sesto mese del 2023, il patrimonio ha tenuto, aumentando da 2.258 miliardi a 2.273 miliardi di euro, ssostenuto da un effetto performance positivo, in linea con l’andamento dei mercati finanziari, e stimato dall’Ufficio Studi di Assogestioni in +0,7%.

Al contrario di maggio e aprile, a giugno a influire sulla raccolta negativa sono soprattutto le gestioni collettive, che hanno visto deflussi pari a -2,3 miliardi di euro. A pesare sono in particolare i fondi aperti, con riscatti per -2,6 miliardi di euro, mentre la categoria dei fondi chiusi ha ricevuto 314 milioni di euro. Nel complesso, il patrimonio delle gestione collettive ammonta a 1.199,65 miliardi di euro, il 52,8% del totale.

Positivi, invece, i flussi nelle gestioni di portafoglio, pari a -1,14 miliardi di euro, soprattutto grazie ai 986 milioni raccolti dai mandati istituzionali. Anche i retail, però, hanno visto una raccolta positiva, pari a 161 milioni. Il patrimonio delle gestioni di portafoglio si attesta così a 1.073,61 miliardi di euro, equivalenti al 47,2% del totale.

Entrando nel dettaglio dello spaccato sui fondi aperti, si conferma il trend evidenziato negli ultimi mesi di una sostanziale resilienza dei prodotti azionari, in positivo per 837 miliardi di euro a giugno, a riprova di come parte degli investitori italiani continui a vedere nei cali di mercato un’opportunità per aumentare l’esposizione al comparto più rischioso. Ma a giugno, come a maggio, hanno ricevuto più flussi gli obbligazionari con 2,6 miliardiDeflussi, invece, nei flessibili (-2,1 miliardi), ma anche nei bilanciati (-1,3 miliardi). 

A ricevere buona parte della raccolta del mese è Poste Italiane (+2,4 miliardi). Ingenti riscatti, invece, perGenerali (-2,9 miliardi) e Intesa Sanpaolo (-1,3 miliardi).