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Moody’s: anche nel 2025 le emissioni di obbligazioni sostenibili toccheranno quota mille miliardi

Il cambio di direzione alla Casa Bianca non fermerà le emissioni di obbligazioni sostenibili che raggiungeranno anche nel 2025 circa un trilione di dollari. A prevederlo è un report di Moody’s secondo cui l’ondata anti ESG non fermerà gli investimenti in energia pulita, nelle soluzioni per l’adattamento al cambiamento climatico e in quelle legate alla natura. In particolare, stando ai dati del rapporto, Moody’s prevede 620 miliardi di euro di green bond, 150 miliardi di social bond, 175 miliardi per i sustainability bond, 20 miliardi di transition bond e 35 miliardi di sustainability-linked bond.

“Sarebbe il quinto anno consecutivo che si raggiunge un livello attorno a mille miliardi di dollari di emissioni, in linea con un mercato sempre più maturo e consolidato” si legge nel testo che rivela però anche come i volumi delle emissioni sostenibili abbiano sottoperformato rispetto alla forte crescita del mercato obbligazionario complessivo, con una quota di emissione globale scesa all’11% rispetto al 15% dell’anno precedente.

Secondo la società di rating, le obbligazioni verdi rimarranno lo strumento obbligazionario sostenibile più popolare a livello globale anche nel 2025, in linea con quanto accadunto negli anni precedenti, con emissioni che supereranno il record precedente di 617 miliardi di dollari del 2021, seppur registrando un aumento di solo il 2% rispetto al volume 2024 (609 miliardi). L’emissione di green bond sarà guidata da iniziative di mitigazione climatica, con il supporto di politiche e impegni del settore privato e il calo dei costi dell’energia pulita che sosterranno gli investimenti climatici durante l’anno. Infatti, “sebbene l’esito delle elezioni negli Stati Uniti possa avere un effetto frenante sull’azione climatica globale”, dichiara Moody’s “molti Paesi proseguiranno con gli investimenti in energia pulita per raggiungere obiettivi di decarbonizzazione, sicurezza energetica e competitività economica”.

Al contrario, le emissioni di obbligazioni sociali probabilmente scenderanno a 150 miliardi di dollari, in calo del 9% rispetto all’anno precedente. Le obbligazioni sociali sono più concentrate, con agenzie governative e istituzioni finanziarie che hanno rappresentato circa il 70% dei volumi nel 2024. La previsione presuppone una diminuzione rispetto agli ultimi cinque anni a causa del calo dei finanziamenti legati alla pandemia e alla mancanza di grandi progetti sociali. I social bond dovrebbero comunque raggiungere volumi comunque molto più elevati rispetto ai 19 miliardi di dollari emessi nel 2019 prima della pandemia.

Per quanto riguarda le obbligazioni sostenibili che combinano progetti ambientali e sociali, Moody’s prevede rimangano stabili il prossimo anno. Sebbene gli emittenti sovranazionali abbiano rappresentato il 45% dei volumi delle obbligazioni di sostenibilità nel 2024, il segmento è più diversificato dal punto di vista settoriale rispetto alle obbligazioni sociali, poiché più emittenti possono raggiungere dimensioni di riferimento combinando progetti green e social. Escludendo il picco legato alla pandemia del 2021, tali bond sono cresciuti costantemente nell’ultimo decennio e, stando alle previsioni di Moody’s, tale segmento rimarrà il secondo più grande tra le obbligazioni sostenibili nel 2025.

Rimarranno un segmento relativamente di nicchia del mercato, invece, le obbligazioni di transizione basate sull’uso dei proventi. “Prevediamo che il mercato rimanga ampiamente concentrato in Giappone, dove lo Stato ha rappresentato oltre l’85% del totale globale delle obbligazioni di transizione nel 2024” dichiara l’agenzia di rating, “Tuttavia, con un crescente focus sul finanziamento della transizione e una maggiore consapevolezza sulle obbligazioni di transizione, esiste il potenziale per una graduale diversificazione del segmento”.

Infine gli SLB, i Sustainability-Linked Bond, rimarranno sotto pressione nel 2025. Sebbene i 35 miliardi previsti rappresentino una crescita del 14% rispetto al 2024, tale categoria di bond sarebbe comunque meno della metà della media annuale di 80 miliardi di dollari raggiunta tra il 2021 e il 2023. “Ci aspettiamo che molti emittenti rimangano cauti nell’accedere al mercato delle SLB a causa della continua attenzione degli investitori sull’ambizione degli obiettivi e sulla rilevanza finanziaria” si legge nel report.

Obbligazioni sostenibili
Fonte: Moody’s

L’agenzia prevede che, nonostante le dichiarazioni di Trump e l’agenda politica annunciata, altri Paesi continueranno il percorso della transizione avviato grazie a ul supporto politico, agli impegni del settore privato e alla diminuzione dei costi delle tecnologie per l’energia pulita che guideranno la crescita degli investimenti climatici nel 2025 e sosterranno la transizione a livello globale.

A trainare la crescita, saranno soprattutto l’Ue e la Cina, che hanno messo gli obiettivi della trasformazione energetica al centro delle proprie politiche industriali. Tanto è vero che proprio Cina e UE hanno rappresentato il 66% degli investimenti globali in energia pulita nel 2024.

obbligazioni sostenibili
Fonte: Moody’s

In generale i progetti di mitigazione climatica, tra cui energia rinnovabile, efficienza energetica, trasporti puliti, edifici verdi e altri, rappresentano il principale driver dei framework dei bond sostenibili. In un campione di oltre 200 framework e strumenti per l’uso dei proventi per i quali l’agenzia ha fornito pareri di seconda parte (SPO) negli ultimi due anni, quasi la metà (46%) delle categorie idonee era destinata a progetti di mitigazione climatica.

E se i progetti di mitigazione climatica rimaranno prioritari anche nel prossimo anno, “i fattori trainanti degli investimenti evolveranno con l’aumento della domanda di elettricità e l’attenzione alla transizione nei settori difficili da decarbonizzare“.

Per esempio, l’intelligenza artificiale, il cloud computing e i servizi di archiviazione dati intensificheranno la domanda di capacità dei data center nel 2025. Il forte aumento della domanda di elettricità contribuirà a una diversificazione delle emissioni di obbligazioni sostenibili per settore e tipo di progetto. “Prevediamo un maggiore finanziamento di data center efficienti in termini di energia e acqua attraverso il mercato delle obbligazioni sostenibili. Aziende come Digital Edge (Singapore), Equinix e Switch hanno già introdotto framework per obbligazioni incentrati sul finanziamento di data center che rispettano parametri specifici di efficienza, e altre seguiranno man mano che questo segmento cresce” dichiara l’agenzia di rating. Anche i progetti di energia nucleare rappresentano per Moody’s un altro potenziale settore di crescita, con aziende di servizi pubblici e tecnologiche che si rivolgono sempre più a questa fonte di energia a basse emissioni di carbonio per soddisfare la domanda dei data center.

Infine, nei settori difficili da decarbonizzare, dove le tecnologie a basse emissioni di carbonio non sono ancora disponibili su larga scala – come l’acciaio, il cemento, il trasporto marittimo e l’aviazione – l’introduzione di nuove tecnologie è un elemento essenziale nei percorsi di decarbonizzazione: “La crescita delle tecnologie emergenti in questi e altri settori e il maggiore utilizzo delle linee guida Green Enabling Projects Guidance dell’ICMA stimoleranno un’emissione maggiore di obbligazioni sostenibili” si legge nel testo.

Finanziamenti per adattamento e natura in crescita a fronte dei rischi emergenti

Oltre ai progetti di mitigazione climatica, anche l’adattamento e la resilienza guadagneranno importanza nell’agenda politica e degli investitori con l’aumento dei costi economici, finanziari e umani legati agli eventi climatici estremi e il progressivo allontanamento dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi. L’attenzione crescente alla conservazione degli ecosistemi e alla biodiversità, per rallentare il riscaldamento globale e limitarne l’impatto, stimolerà inoltre l’emissione di debito per soluzioni basate sulla natura.

Stando ai dati di Moody’s, nel complesso, i proventi legati all’adattamento e alla natura sono gradualmente aumentati negli ultimi anni, sia in termini assoluti che relativi. “Stimiamo che i proventi legati a questi progetti provenienti da obbligazioni verdi e di sostenibilità abbiano raggiunto livelli record nel 2024: 73 miliardi di dollari per l’adattamento e 113 miliardi di dollari per i progetti legati alla natura. Questi progetti hanno rappresentato complessivamente circa il 23% dei proventi delle obbligazioni verdi e di sostenibilità, una quota che è cresciuta ogni anno dal 2020″

Fonte: Moody’s

Stando a quanto predetto dall’agenzia di rating, un numero crescente di emittenti, in particolare sovrani e altri attori del settore pubblico, tipicamente in prima linea nella gestione del cambiamento climatico, includeranno progetti di adattamento nei loro framework di finanziamento sostenibile.

Analogamente all’adattamento, il finanziamento legato alla natura ha storicamente rappresentato una piccola quota dei proventi delle obbligazioni sostenibili destinate a progetti ambientali. Tuttavia, dopo il rilascio della guida dell’ICMA sulle obbligazioni per finanziare la Blue economy a settembre 2023, un numero crescente di emittenti ha iniziato a finanziare progetti legati all’ambiente marino e costiero utilizzando l’etichetta “blue”. Per esempio, la Central American Bank for Economic Integration ha incluso cinque categorie di progetti blu nel suo quadro per le obbligazioni sostenibili, coprendo progetti che spaziano dalla gestione sostenibile dell’acqua alle infrastrutture portuali.

“Gli emittenti del settore privato collegati all’economia marina e ai progetti idrici in generale cercheranno di sfruttare questo tipo di etichetta per evidenziare tali progetti agli investitori e ad altri stakeholder. Per esempio, il quadro per le obbligazioni blu di Kelp Blue Trading (Pty) mira a sostenere gli sforzi dell’azienda per coltivare foreste di alghe marine (kelp) al fine di supportare il sequestro del carbonio” conclude Moody’s.