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Forum per la Finanza Sostenibile

Il mercato dei social e sustainability bond raggiunge quota 1,3 trilioni di dollari

I social e i sustainability bond rappresentano un’opportunità per il rilancio dell’economia, puntando su salute e riduzione delle diseguaglianze. Questa considerazione sintetizza il nuovo webinar ‘Social e sustainability bond: prospettive di crescita’, organizzato dal Forum per la Finanza Sostenibile e AXA Investment Managers.

Durante l’incontro nel quale sono stati analizzati i fattori che hanno favorito la diffusione e l’utilizzo di queste obbligazioni, anche in relazione al mercato dei green bond, approfondendo sfide e opportunità del settore, sono intervenuti Francesco Bicciato, Segretario Generale, Forum per la Finanza Sostenibile; Alessandra Festini, Tactical Asset Allocation Manager, Cassa Forense; Sara Moratti, Senior Manager, Prometeia Advisor Sim; Johann Plé, Fixed Income Portfolio Manager, AXA Investment Managers, Lorenzo Randazzo, Institutional Sales Manager and RI Expert, AXA Investment Managers.

Il mercato delle obbligazioni a impatto è in forte crescita. Dal 2020 Stati e istituzioni finanziarie hanno fatto ampio ricorso ai social e sustainability bond per alleviare gli impatti socio-economici negativi della pandemia di COVID-19. A questo proposito Johann Plé ha riportato alcuni dati: “Il mercato delle obbligazioni social e sustainability ha raggiunto la cifra record di 1,3 trilioni di dollari. Nel mercato dei impact bond, quelli social e sustainability rappresentano il 53% del totale. In particolare, i social bond sono passati dal 5%, nel 2015, al 30%, nel 2020. Questa fase ricorda molto il trend di crescita dei green bond”.

Parlando di questo numeri, Bicciato ha ricordato: “La crescita esponenziale negli ultimi due anni di questi strumenti sta rendendo tale mercato molto effervescente. Questo momento può servire a rendere i social e sustainability bond parte integrante del processo di investimento. Un fatto che può aiutare il nostro Paese a scalare quello posizione nel ranking, dove attualmente siamo noni. Con la Francia, la Germania e l’Olanda che occupano i primi tre posti della classifica delle emissioni”.

Alessandra Festini, riportando la suo esperienza di investitore istituzionale, ha ricordato: “L’impegno fiduciario verso i nostri iscritti ci impone un rapporto paritetico tra l’output e l’outcome, quindi tra rendimento e risultati, del nostro portafoglio di investimenti. Da anni siamo attivi nel mercato dei green bond, i quali, grazie anche alla Tassonomia EU, sono standardizzati e regolamentati. Ci auspichiamo che tale di livello di regolamentazione arrivi anche per i social e i sustainability bond cosi da permetterci di svolgere un ruolo primario anche su questo mercato”.

Parlando dell’importanza della rendicontazione e della regolamentazione di questo mercato, Sara Moratti ha sottolineato: “Il mercato è in forte crescita ma rimangono delle lacune da colmare. Nel caso dei sustainability linked bond bisogna essere attenti a capire bene i target perché essendo un asset acquistabile dalla BCE esiste il rischio di greensocialwashing. Queste lacune si possono colmare tramite una rendicontazione oggettiva, dettagliata e indipendente”.

Dal canto suo, Lorenzo Randazzo ha voluto ricordare: “I social e sustainability bond sono un ottimo strumento di finanziamento di quel extra budget che serve a colmare i danni causati dalla pandemia da Covid 19. Con questi strumenti finanziari possiamo realizzare una serie di target: sanità, social housing, job preservation e la just transition”.