Obbligazioni sostenibili

Hong Kong punta a raccogliere 5,8 mld di dollari in green bond

Hong Kong punta a raccogliere l’equivalente di 5,8 miliardi di dollari in un’emissione di green bond denominata in tre valute differenti (dollari, euro e yuan off-shore), secondo quanto riportato da Bloomberg.

Il governo di Hong Kong, che ha incaricato sei banche di investimento internazionali per l’emissione, ha proposto che la componente in dollari – che è anche la più corposa (3 miliardi) – possa essere suddivisa in tranche con scadenza a tre, cinque e dieci anni.

Per la tranche in euro la città ha previsto a 1,25 miliardi (1,3 miliardi di dollari), con scadenza a due e sette anni. L’operazione offshore in yuan, invece, dovrebbe avere un valore di circa 10 miliardi di yuan (1,5 miliardi di dollari) e prevedere una scadenza più lunga di cinque anni.

Gli investitori hanno inviato più di 25 miliardi di dollari di offerte per le banconote in dollari, secondo quando riportato da Bloomberg, permettendo all’emittente di ridurre il prezzo dell’obbligazione. Inoltre, secondo le fonti, i rendimenti finali delle obbligazioni offshore in yuan a 2 e 5 anni sono stati fissati rispettivamente al 3% e al 3,3%. Si tratta di un valore inferiore di ben 50 punti base rispetto alle indicazioni iniziali.

Nel novembre 2021 Hong Kong ha venduto circa 3 miliardi di dollari di obbligazioni verdi denominate in dollari e in euro e pochi giorni dopo ha emesso il suo primo titolo di questo tipo in yuan. Il governo ha inoltre raccolto 20 miliardi di dollari di Hong Kong (2,56 miliardi di dollari statunitensi) nel maggio 2022 con il suo primo green bond per investitori retail, nell’ambito degli sforzi della città di affermarsi come punto di riferimento globale per la finanza sostenibile.

Nel 2022 il mercato obbligazionario globale ha visto un arresto della sua espansione a causa del forte aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, guidate dalla Federal Reserve statunitense, per contrastare l’aumento dell’inflazione. Ma il mercato si è ripreso in parte nell’ultima parte dell’anno e nella prima settimana del 2023 si è già osservato un certo fermento nel mercato delle obbligazioni sostenibili.