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Amministrazione USA

Trump annulla la norma di Biden che permette ai piani pensionistici di includere i fattori ESG

L’amministrazione Trump ha deciso di annullare la normativa introdotta dall’era Biden che permetteva ai piani pensionistici statunitensi di integrare i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle loro scelte di investimento. La decisione segna un netto cambiamento nella gestione degli investimenti dei fondi pensione, ponendo nuovamente l’attenzione su una valutazione centrata esclusivamente sui rendimenti finanziari.

Un recente documento presentato alla Corte d’Appello del 5° Circuito ha reso ufficiale la decisione. Contestualmente, è stato imposto al Dipartimento del Lavoro (DOL) di predisporre una nuova regolamentazione che sostituisca quella attualmente in vigore.

Durante il primo mandato di Trump l’uso dei criteri ESG era fortemente limitato ai soli “fattori finanziari”, una scelta che all’epoca fu criticata dallo stesso Dipartimento del Lavoro, in quanto considerata una restrizione eccessiva, che impediva ai fiduciari di tenere conto dei criteri ESG anche quando questi apportavano benefici economici ai partecipanti ai fondi pensione.

La norma emanata da Biden nel 2023, attualmente sotto esame, ha consentito ai fiduciari dei piani pensionistici regolati dall’ERISA una maggiore flessibilità nell’integrare criteri ESG nelle decisioni di investimento, purché questi fossero considerati rilevanti dal punto di vista finanziario. Ha inoltre permesso di tener conto delle tematiche climatiche e sociali nell’esercizio di diritti azionari, come il voto per delega, a condizione che tali considerazioni fossero fondate su un’analisi rigorosa dei rischi e dei benefici finanziari.

La legge Biden però, sin dalla sua prima proposta nel 2021, ha incontrato forti resistenze sia politiche che legali: 26 Stati guidati da governi repubblicani, incluso il Texas, hanno presentato ricorso, sostenendo che la nuova disciplina avrebbe messo a rischio i risparmi previdenziali di milioni di lavoratori. Il Senato ha votato per l’abrogazione della norma, ma il presidente Biden ha posto il veto nel 2023 per impedirne l’annullamento.

Successivamente anche il giudice distrettuale Matthew Kacsmaryk, nominato dallo stesso Trump, ha confermato la validità della norma, affermando che l’opposizione si basava su un’interpretazione “eccessivamente letterale”, che i tribunali dovrebbero evitare.

Ora non resta che attendere le prossime mosse del Dipartimento del Lavoro, per capire se il nuovo quadro normativo reintrodurrà limitazioni o se, al contrario, manterrà in qualche misura l’integrazione dei criteri ESG nei piani pensionistici.