Consulenza finanziaria

EFPA Italia: è tempo di competenza, digitalizzazione e comunicazione

Il valore aggiunto al professionista della consulenza finanziaria è dato dal saper esprimere nel modo corretto e chiaro le conoscenze a beneficio del cliente. L’ottima capacità comunicativa è una caratteristica fondamentale per svolgere al meglio la professione soprattutto in un periodo molto complesso come quello che stiamo vivendo. 

Nell’ambito della comunicazione, emerge anche il crescente ruolo del digitale, che affiancherà senza sostituire le capacità del professionista. “Non smetteremo di indossare il vestito digitale, ma il mestiere del consulente non può digitalizzarsi completamente. L’aspetto della fiducia tra consulente e cliente è infatti essenziale e nelle relazioni digitali perde di forza”, ha affermato Marco Deroma, Presidente di EFPA Italia.

Accanto al fattore umano, anche quello legato alla competenza è fondamentale che negli ultimi anni non può prescindere dalle tematiche della sostenibilità. Il consulente, inoltre, deve essere in grado di comunicare la propria competenza e conoscenza, soprattutto nel contesto italiano dove la maggior parte delle persone non è in possesso di una preparazione sul tema finanziario sufficiente.

“In Europa l’Italia è il Paese col più alto tasso di analfabetizzazione per l’educazione finanziaria”, ha osserveto Gianni Canova, Rettore dell’Università IULM. “Di fronte a questo dato drammatico, saper comunicare per il consulente finanziario è ancora più importante. Manca, in generale, una “ecologia della comunicazione, del linguaggio”, bisogna essere consapevoli che qualsiasi cosa si faccia è necessario anche saperla comunicare nel modo migliore possibile”. 

Tornando all’esplosione del digitale degli ultimi anni, Andrea Granelli, Fondatore di Kanso parla della tecnologia informatica come “un ecosistema che controlla il mondo e che, quindi, bisogna imparare a gestire, al fine di coglierne sfide e opportunità. Mi piace parlare per questo di “digilità”, concetto che racchiude in sé i termini digitale, abilità e agilità, proprio per sottolineare il fatto che la conoscenza degli strumenti digitali non basta, serve anche sapersi muovere abilmente e capire quando usare la tecnologia e quando no”. 

Verso il consulente del nuovo rinascimento

Le pressioni inflattive, le tensioni geopolitiche e le prospettive di recessione sono solo alcuni dei fattori che stanno rendendo il 2022 come uno dei peggiori anni nella storia per i mercati finanziari e che stanno impattando sull’industria del risparmio gestito. Tuttavia, come in ogni fase di cambiamento, risulta fondamentale comprendere come evolvere e individuare i trend che guideranno la crescita nei prossimi anni.

Come sottolinea Luca Giorgi, Head of iShares & Wealth Italia, Grecia e Malta, in questo momento di crisi, di cambiamento e di aggiornamento delle competenze del consulente, è necessario più che mai che l’advisor finanziario sia pronto ad affrontare quattro aspetti fondamentali che lo influenzano nel suo lavoro: 

  • L’andamento dei mercati;
  • Come sta il cliente;
  • La normativa, che è sempre più stringente;
  • Gli strumenti a disposizione, via via più complessi da navigare.