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Risultati ESG

TIM: perdite per 8,7 mld, ma rispetta e amplia target ESG

In un 2021 che ha visto la riduzione dei ricavi di circa il 2% rispetto al 2020, l’EBITDA organico in flessione a 6,2 miliardi di euro (-9,6% rispetto all’anno precedente) e una perdita per 8,7 miliardi, TIM chiude i conti rispettando tutti gli obiettivi ESG che si era prefissata e introducendone di nuovi nel Piano 2022-2024.

Per il 2021 gli obiettivi ESG si declinavano su tre fattori: la transizione ecologica, l’innovazione attraverso la sostenibilità, e la relazione con i dipendenti.

Transizione ecologica

Sotto il primo punto di vista, Tim ha raggiunto l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili al 100% per i Data Center e raggiunto l’obiettivo del 33% di fornitura energetica rinnovabile su quella totale, come previsto. Ha inoltre ridotto le emissioni indirette del 32% e sottoposto al SBTi (Science Based Targets Initiative) i propri obiettivi di emissioni Scope 1,2,3.

Nel 2021 il gruppo ha sviluppato iniziative di economia circolare su arredamento, PC e dispositivi e avviato il progetto Eco rating per misurare l’impatto ambientale degli smartphone; nel 2021 i green smartphone hanno raggiunto la quota del 2,9% e prevede di superare il 15% entro il 2024. TIM dichiara di aver integrato ulteriormente i criteri di sostenibilità negli acquisti di beni e servizi.

Innovazione attraverso la sostenibilità

Nell’anno appena concluso TIM ha registrato un incremento dell’Eco-efficienza del 90% (aveva previsto di raggiungere un aumento del 50% entro il 2025). Sempre in tema innovazione, ha lanciato ” TIM Challenge for Circular economy ” per le startup & scaleup e creato un portafoglio B2B dedicato alla sostenibilità. Nel 2021 Noovle, società controllata da TIM e leading cloud enabler italiano a supporto della trasformazione digitale delle aziende pubbliche e private, è diventata la prima società Benefit del gruppo.

Relazione con i dipendenti

Con l’obiettivo di aumentare la motivazione dei dipendenti (e quindi le performance), il gruppo ha messo in atto azioni di assistenza durante la pandemia, migliorato l’equilibrio della vita lavorativa, puntato su un’organizzazione agile e un networking aziendale efficace tramite strumenti interni di comunicazione e collaborazione. Ha poi coinvolto i dipendenti su tematiche riguardanti la sostenibilità attraverso progetti di gamification.

Fonte: Presentazione risultati TIM 2021
Piano Industriale 2022-2024

Nel piano industriale, 2022-2024, presentato assieme ai risultati del 2021, viene ulteriormente rafforzato l’impegno di TIM sulla sostenibilità. Sono stati introdotti nuovi obiettivi di gruppo su emissioni, economia circolare, crescita digitale, gender equality e governance ESG.

Nel dettaglio, l’azienda prevede di raggiungere le zero emissioni nette (sia dirette che indirette) entro il 2040 ed ha confermato il target di Carbon neutrality al 2030. Intende inoltre adattare i processi ai criteri ambientali forniti dal PNRR e garantire una supply chain sostenibile implementando i KPI ESG nel processo di approvvigionamento. Sempre in ambito ambientale, intende diffondere il modello di economia circolare, raggiungendo un incremento dell’11% del Circular Economy ratio, riducendo gli sprechi e riutilizzando materiali, come previsto dal Green Deal.

Sul fronte social, sono stati aggiunti nuovi target per quanto riguarda la crescita digitale, focalizzata sulla copertura e la disseminazione di servizi e strumenti digitali, la percentuale di dipendenti informati sulle tematiche ESG (90% entro il 2024) e quella del coinvolgimento di dipendenti giovani (più del 78% entro il 2024).

Infine, il gruppo intende rafforzare la parità di genere aumentando il numero di donne in posizione di leadership, impegnandosi a raggiungere il 29% entro il 2024.

Fonte: Presentazione Piano Industriale 2022-2024 TIM

Ieri il titolo ha ceduto il 9% in avvio a Piazza Affari, ma dopo l’ok del Cda al piano industriale l’amministratore delegato Pietro Labriola si è mostrato fiducioso per il futuro dichiarando che con il nuovo assetto il gruppo saprà cogliere le opportunità che ha davanti e rispondere in modo più puntuale agli obiettivi dell’Agenda Digitale e del PNRR.