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Piano strategico ESG

Sostenibilità al centro del nuovo piano strategico di Banca Generali

La sostenibilità è uno dei driver fondamentali del nuovo Piano strategico e finanziario 2022-2024 approvato dal consiglio di amministrazione di Banca Generali. Archiviato con successo il piano 2019-2021, alla fine del quale il gruppo ha raggiunto un patrimonio totale di 85,7 miliardi  di euro (+15%), con una crescente componente ESG (6,5 miliardi di masse  investite), una raccolta netta di 7,7 miliardi (+31%) e un utile netto ricorrente di 176,6 milioni (+15%), Banca Generali si pone nuovi obiettivi finanziari. Un target di raccolta netta totale tra i 18 e i 22 miliardi cumulati tra il 2022 e il 2024, una crescita dell’utile netto ricorrente pari a una variazione annua del +10-15% legata a una distribuzione dei dividendi pari a 7,5-8,5 euro per azione cumulati nel periodo dal 2022 al 2025. 

La road map per i prossimo tre anni infatti si fonda su tre pilastri, oltre alla sostenibilità verso gli stakeholder attraverso il perseguimento di nuovi target ambiziosi, la banca guidata da Gian Maria Mossa punta a un aumento del target di mercato potenziale, avvicinando nuovi segmenti di clientela al mondo della consulenza e alla propria gamma di soluzioni con offerte più personalizzate e a rafforzare la proposta di data driven bank, ovvero puntare a espandere l’ecosistema di piattaforme e strumenti digitali per creare soluzioni più adeguate ai bisogni di clienti e consulenti finanziari.

La nuova strategia consente un’evoluzione del modello di business che, partendo sempre dal ruolo centrale e prioritario del consulente finanziario, riesce ad abbinare ulteriori proposte di servizio che fanno leva sulla tecnologia e possono avvantaggiarsi di una proposizione maggiormente integrata dei principi ESG.

L’obiettivo al 2024 della banca punta a raggiungere una percentuale del 40% in prodotti ESG (fondi e wrappers) sul totale delle soluzioni gestite complessive. Per quanto riguarda i dipendenti, nello specifico, il Gruppo ha stabilito che nell’arco del piano almeno il 50% delle nuove assunzioni sia rivolto a figure al di sotto dei 35 anni e continuino ad essere implementate iniziative che assicurino un ambiente inclusivo di tutte le diversità. Il 70% del personale sarà poi coinvolto in progetti specifici su tematiche relative al digitale e alla sostenibilità, mentre il 100% del personale potrà beneficiare di un modello di lavoro “ibrido”. 

 Con il nuovo piano, il gruppo si impegna inoltre nei prossimi tre anni per arrivare a sottoscrivere gli impegni del Principle of Responsible Investment (PRI) e della Task Force on Climate related Financial Disclosures (TCFD). 

La società, infine, ha fissato alcuni obiettivi sfidanti sul clima, quali la riduzione al 2025 del 25% del carbon footprint rispetto ai livelli del 2019 in relazione ai titoli corporate nelle soluzioni gestite e il raggiungimento di zero emissioni nette per il 2040 (con un phase-out al 2030 delle società che utilizzano carbone). Si impegna inoltre a contribuire fattivamente a iniziative di impatto sociale sul territorio. 

La sostenibilità, spiegano dall’istituto, ha sempre avuto un ruolo importante nella strategia di Banca Generali, sulla scia dell’impegno del gruppo Generali in questo ambito. Il contesto degli ultimi due anni ha favorito il cambiamento di stili di vita (Pandemia, Smart Working, Diversity & Inclusion), che hanno aumentato la sensibilità alle tematiche sociali e ambientali. Si è diffuso maggiormente un approccio di investimento guidato da temi ESG, a cui si è aggiunto il contributo degli organismi internazionali in tema di normativa (SFRD, Tassonomia).

Il percorso di Banca Generali nella sostenibilità

È dal 2019, però, che la banca ha iniziato a integrare i principi della sostenibilità, ma negli ultimi 18 mesi in particolare ha compiuto uno sforzo significativo per aumentare il proprio impegno. A questo si è aggiunta una profonda revisione di tutte le corporate policy, soprattutto in tema di governance, investimenti, finanza e politiche sul credito. 

Carmelo Reale General Counsel & Head of Sustainability di Banca Generali,

Tutto questo emerge chiaramente dalle dichiarazioni rilasciate da Carmelo Reale, General Counsel & Head of Sustainability di Banca Generali a ESGnews: “La sostenibilità e i criteri ESG guidano tutta l’operatività della banca, ed è per questo difficile scegliere solo tre target principali slegandoli dalla visione più ampia. Innanzitutto c’è il target commerciale che riguarda la volontà di aumentare le masse gestite investite in soluzioni ESG.

Sostenibilità poi vuol dire anche persone, ed è per questo che un altro target fondamentale riguarda la formazione continua delle nostre risorse.

Infine, c’è un terzo aspetto che riguarda l’approccio sostenibile alla digitalizzazione. In un mondo in cui la tecnologia prende sempre più il sopravvento nella quotidianità, noi crediamo che il digitale debba essere sfruttato non per sostituire la relazione bensì per renderla più fluida e dinamica”. 

Le iniziative intraprese hanno permesso a Banca Generali di ottenere diversi prestigiosi riconoscimenti, lo scorso mese di dicembre 2021 ha l’istituto ricevuto il punteggio 9.2 (negligible risk) da Sustainalytics posizionandosi al primo posto su 449 asset manager internazionali ed entro i TOP 100 tra le oltre 15.000 aziende monitorate dalla società di rating ESG.  

Sempre a dicembre, Standard Ethics ha dato un giudizio di EE (strong) a Banca Generali migliorando l’outlook a ‘Positive’ (da ‘ Stable’). Il gruppo è inoltre entrato a far parte dell’indice FTSE MIB ESG. 

Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di banca Generali

“Ci prepariamo a una nuova fase di forte crescita per la nostra banca valorizzando i nostri punti di forza: qualità dei professionisti, cultura orientata all’innovazione e impegno nella sostenibilità”, ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale, Gian Maria Mossa,

“La strategia, che mira al raggiungimento di ambiziosi target, si fonda su tre pilastri: il primo punta ad avvicinare ulteriormente la banca ai nostri professionisti ed ai nostri clienti, grazie all’evoluzione dell’offerta e del modello di servizio e a un crescente supporto alla rete. Il secondo, si fonda sulla costruzione di una Banca data driven, digitale e aperta.

Infine, il terzo pilastro intende rafforzare il posizionamento nell’ambito della sostenibilità, diventando il punto di riferimento su tematiche ESG per tutti i nostri stakeholder”.