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Shell manterrà la produzione di petrolio costante fino al 2030

Shell, major petrolifera britannica, ha annunciato un piano per aumentare i rendimenti agli azionisti e mantenere costante la produzione di petrolio, nell’ambito della sua strategia di semplificazione del business del gruppo e di miglioramento della fiducia degli investitori.

Secondo quanto riportato da Reuters, Shell ha dichiarato che aumenterà le distribuzioni agli azionisti al 30%-40% del flusso di cassa derivante dalle operazioni, rispetto al 20%-30% precedente. Ciò include l’aumento del dividendo per azione del 15% previsto a partire dal secondo trimestre e l’esecuzione di almeno 5 miliardi di dollari di riacquisti di azioni nella seconda metà dell’anno.

Il mantenimento della produzione di petrolio ai livelli attuali fino alla fine del decennio è una scelta legata alla volontà di Shell di generare maggiore liquidità dalla sua divisione petrolifera. Allo stesso tempo, però, la big oil ha ribadito il suo impegno nei confronti degli obiettivi climatici, sostenendo di aver fatto buoni progressi per diventare un’azienda a zero emissioni entro il 2050. Shell ha inoltre fatto sapere che investirà per far crescere la sua attività nel settore del gas, mantenendo la leadership nel mercato globale del gas naturale liquefatto.

Naturalmente, la decisione di Shell di astenersi dal limitare la produzione di petrolio, che insieme a gas e carbone è il principale responsabile dell’emergenza climatica, ha suscitato le critiche del gruppo di azionisti attivisti Follow This. La stretta degli investitori su Shell si era già manifestata a inizio anno con l’accusa dell’ONG Global Witness in merito a presunte dichiarazioni fuorvianti sulle spese di Shell per le rinnovabili e l’azione legale dell’organizzazione ambientalista ClientEarth dello scorso febbraio. A maggio, poi, il colosso petrolifero aveva attirato l’attenzione degli investitori membri di CA100+.

Secondo Reuters, Mark van Baal, fondatore di Follow This, avrebbe dichiarato che la crescita di Shell nel settore dei combustibili fossili mette in collisione la società con l’Accordo di Parigi, che prevede il dimezzamento delle emissioni di carbonio entro il 2030.

Era stata proprio Follow This a presentare all’assemblea degli azionisti di Shell a maggio a risoluzione sul clima, che chiedeva una riduzione delle emissioni entro la fine del decennio pari al 20%. La risoluzione ha scosso gli animi di tanti azionisti di Shell, eppure secondo il fondatore di Follow This, per avere un impatto reale sulle decisioni aziendali, più investitori avrebbero dovuto mostrare maggior sostegno alla risoluzione.