SBTi (Science-Based Targets Initiative) ha approvato gli obiettivi di riduzione dei gas serra di OVHcloud, player globale del cloud, relativi alle emissioni a breve termine (2030) per gli ambiti 1, 2 e 3, considerati in linea con le disposizioni previste dall’Accordo di Parigi, che mira a limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi.
L’obiettivo è ridurre l’impronta di carbonio di OVHcloud e sostenere gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico.
Attraverso questo approccio globale e volontario, il gruppo OVH si impegna a ridurre le emissioni complessive di gas serra di scopo 1 e 2 del 73,4% in valore assoluto entro l’anno fiscale 2030 e di ridurre le emissioni di gas serra di scopo 3 del 52% in termini di intensità economica entro lo stesso arco di tempo. Queste percentuali di riduzione sono state calcolate per l’anno di riferimento 2022. Con questa roadmap, OVHcloud è uno dei primi player globali del cloud a impegnarsi in un programma di decarbonizzazione in linea con la traiettoria di 1,5°C, si legge in una nota.
“La responsabilità ambientale è profondamente radicata nel nostro DNA e lo è stata fin dalla fondazione di OVHcloud” ha affermatp Benjamin Revcolevschi, CEO di OVHcloud. “Il riconoscimento dei nostri sforzi nel campo dello sviluppo sostenibile da parte di diverse agenzie, tra cui SBTi, rafforza il nostro impegno e la nostra volontà di raggiungere questi obiettivi ambiziosi e di coinvolgere i nostri clienti e partner in questo approccio responsabile”.
L’impegno ambientale di OVHcloud va oltre la riduzione delle emissioni: l’azienda supporta i propri clienti ad agire sul proprio impatto, grazie in particolare alla trasparenza e accuratezza del carbon calculator, già disponibile per gli ecosistemi Bare Metal e Hosted Private Cloud.