Fondi ESG

Sagitta Sgr, il fondo Obton Italy classificato art. 8 SFDR

Sagitta Sgr, asset manager italiano con oltre 2,1 miliardi di asset in gestione, ha annunciato che Obton Italy, tra i più attivi fondi nel settore delle energie rinnovabili e che investe in impianti fotovoltaici, è stato riclassificato da articolo 6 SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) ad articolo 8. Si tratta del primo fondo ESG compliant di Sagitta, a dimostrazione del crescente impegno della società di gestione italiana verso le tematiche ESG.

Obton Italy è un fondo immobiliare multi-comparto chiuso riservato ad investitori professionali che comprende due comparti per un totale di 94 impianti fotovoltaici e 80 MW di capacità. I sottoscrittori del fondo sono società di diritto danese, appartenenti al gruppo dell’investitore Obton, player europeo tra i più attivi nel settore delle energie rinnovabili e in particolare negli investimenti in impianti fotovoltaici. L’iniziativa rappresenta un eccellente traguardo rispetto agli obiettivi di sostenibilità di Sagitta Sgr, che va ad aggiungersi agli ottimi risultati di business ottenuti nei primi nove mesi del 2023, in cui la società ha segnato un aumento degli asset in gestione di oltre il 50% rispetto alla fine del 2022.

Inoltre, Sagitta ha voluto rimarcare il suo impegno in termini di sostenibilità, in qualità di firmatario del UN-supported PRI (Principles for Responsible Investment), un network internazionale di investitori supportato dalle Nazioni Unite, nato per comprendere gli effetti delle tematiche ESG sugli investimenti e per supportarli nell’integrare tali aspetti nelle decisioni di investimento.

Claudio Nardone, Ceo di Sagitta Sgr

“Grazie al primo fondo ESG compliant e con l’adesione al UN-supported PRI, il percorso di Sagitta in ambito ESG ha aggiunto due tasselli fondamentali. Tutto questo dimostra il nostro impegno in tema di sostenibilità, ma conferma anche che il rispetto dei principi ESG è parte integrante del nostro business. In questi termini, stiamo lavorando a un ulteriore traguardo importante: definire i KPI di sostenibilità per i fondi che investono in crediti UTP e NPL e dei fondi di lending che investono nelle special situations, ambiti che, a differenza dei fondi immobiliari e infrastrutturali, non hanno ancora dei criteri formalmente riconosciuti per essere definiti ESG compliant”, ha commentato Claudio Nardone, Ceo di Sagitta Sgr.