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Bilancio di sostenibilità

Monini: 13 mln di investimenti ESG negli ultimi tre anni

Monini, azienda olearia umbra, ha pubblicato il suo secondo bilancio di sostenibilità, curato come il precedente da The European House – Ambrosetti, che testimonia quasi 13 milioni di euro di investimenti dedicati alla sostenibilità nel corso di tre anni. Il bilancio è una scelta di trasparenza e di confronto con stakeholders e consumatori, a testimonianza della volontà del gruppo umbro di porre la sostenibilità ambientale, economica e sociale al centro delle scelte strategiche di business, dalle decisioni di investimento ai comportamenti aziendali. 

“Anche quest’anno ci siamo chiesti quale fosse per noi il giusto significato di transizione sostenibile”, hanno affermato Maria Flora e Zefferino Monini, terza generazione alla guida dell’impresa di famiglia, “Continuiamo a porci questa domanda perché non possiamo dare la risposta per scontata: si tratta di un tema multidisciplinare, complesso e soggetto all’evoluzione di fenomeni ambientali, economici e sociali di scala globale. Per questo, ogni anno torniamo a studiare per mettere sempre più a fuoco le sfide poste dallo scenario: non solo cambiamenti climatici, scarsità idrica ed eventi climatici estremi sempre più frequenti, ma anche l’evolvere delle esigenze delle persone e la necessità di trovare un nuovo equilibrio tra nutrizione e salute. Continueremo a tramandare innovando la nostra tradizione per riuscire con tutta la nostra passione a consegnare alle future generazioni un mondo più sostenibile”.

Bosco Monini e i principali progetti di sostenibilità

Tra i progetti messi in cantiere dall’azienda umbra c’è Bosco Monini, un polmone verde che sta nascendo tra Umbria e Toscana da oltre 1 milione di nuovi olivi piantati prevalentemente in aree abbandonate e che rappresenta il modello di olivicoltura moderna e sostenibile che l’impresa vuole condividere. Attualmente sono state messe a terra quasi 700.000 mila nuove piante coltivate ad agricoltura biologica, con l’obiettivo di raggiungere, se non superare, il milione di olivi entro il 2030. Il bosco permette di sequestrare fino a 50.000 tonnellate di anidride carbonica in 10 anni e si somma al progetto 100% carbon neutral che consente di compensare integralmente le emissioni prodotte nell’intero ciclo di vita dei due bestseller di casa, Monini Classico e Monini Delicato, insieme il 67% delle bottiglie prodotte in un anno. 

Il tema del Bosco si intreccia con quello della tutela delle api: dopo aver raggiunto e superato l’obiettivo di adottarne 1 milione, Monini ha scelto di sostenere la ricerca scientifica in campo, con un progetto sperimentale che la vede al fianco di LifeGate e dell’Università di Bologna per studiare la vita delle api negli oliveti biologici del Bosco in Toscana, habitat capace di garantire la tutela della biodiversità

Nei processi produttivi, l’azienda riutilizza il 100% dei sottoprodotti di lavorazione per la produzione di energia, e sceglie bottiglie in vetro composte per 2/3 da materiale riciclato. L’impresa inoltre analizza oltre 150 mila parametri di qualità ogni anno al fine di migliorare l’attenzione al consumatore, e ha creato il riconoscimento dello Zefferino d’Oro per premiare la qualità della materia prima nella filiera del settore oleario. 

Monini ha avviato una collaborazione con l’Università di Perugia per valorizzare gli scarti di lavorazione dell’olio, mentre ha rafforzato per il terzo anno consecutivo la partnership con Fondazione Umberto Veronesi per indagare, tramite il finanziamento della ricerca scientifica italiana, le proprietà dell’olio extravergine di oliva sull’invecchiamento della popolazione e sulla prevenzione di numerose malattie. Prosegue inoltre l’impegno sull’educazione alimentare, con il progetto Monini per la Scuola che ha già permesso di raggiungere 900 mila bambini e ragazzi in Italia e Polonia. Infine l’azienda, grazie alla Fondazione Monini, da anni è al fianco del Festival dei Due Mondi di Spoleto per diffondere l’arte e la ricchezza del patrimonio culturale tra le persone.