Mediobanca ha approvato le linee guida del piano 2023-2026, One Brand – One Culture. Il piano intende far leva sull’approccio responsabile della banca al business, con l’inserimento di obiettivi ESG nella remunerazione del top management e un incremento del 50% dei fondi ESG gestiti dal gruppo. Investendo in talento, innovazione e distribuzione, Mediobanca punta a 3,8 miliardi di ricavi nel triennio da giugno 2023 a giugno 2026 (+6%), a una crescita in redditività con ROTE al 15% (+3%), e a una remunerazione per gli azionisti di 3,7 miliardi in 3 anni (+70%).
L’obiettivo proritario è stabilire una posizione di leadership nel wealth management, con focus sui segmenti a basso assorbimento di capitale e sviluppo dei volumi. Il gruppo mira ad eccellere come advisor per imprese e imprenditori, partner per i propri dipendenti e clienti, e investimento per i propri azionisti.
“Con il piano One Brand – One Culture, Mediobanca intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti”, ha dichiarato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, “Questo entusiasmante percorso sarà compiuto rimanendo ancorati alla scuola di banca responsabile saldamente radicata nel DNA della banca.”
L’offerta ESG
Per quanto riguarda il wealth management, il piano di Mediobanca nei tre anni prevede oltre il 50% di prodotti ESG (fondi SFDR Articoli 8 e 9) in portafoglio ai clienti, un incremento del 50% nella produzione fondi ESG da parte delle società di gestione del risparmio del gruppo (Mediobanca Sgr, Polus Capital e RAM), e circa 20% di incidenza dei mutui green nella nuova produzione a fine piano. Nella linea consumer, One Brand-One Culture prevede un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 15% per i finanziamenti ESG, mentre per la linea consumer and investment banking, vi sarà la costituzione di un team di advisory dedicato alla transizione energetica, con 50% dei bond originati e 40% dei nuovi finanziamenti con caratteristiche ESG. Infine, il gruppo prevede l’emissione di almeno due sustainability bond.
Il piano di responsible banking
La strategia ESG di Mediobanca vuole coniugare solidità finanziaria con sostenibilità sociale e ambientale, e portare alla creazione di valore nel lungo periodo per tutti i portatori di interesse. Il gruppo ha identificato una serie di azioni trasversali per ridurre gli impatti ambientali, prestare attenzione all’inclusione e alla diversità e dare supporto alla comunità. Gli impegni sono declinati in target qualitativi e quantitativi, misurabili nel tempo e integrati nei programmi di valutazione della popolazione aziendale e del top management, secondo le tre categorie Environmental, Social e Governance.
Environmental
In ambito environmental, Mediobanca si impegna a raggiungere la neutralità dell’impronta di carbonio entro il 2050 nel quadro dell’adesione alla Net Zero Banking Alliance (NZBA). Il gruppo si pone target intermedi di riduzione dell’intensità carbonica del portafoglio finanziamenti corporate and investment banking (CIB) del -18% al 2026 e -35% al 2030, data in cui è prevista anche la totale uscita dal carbone.
Mediobanca intende proseguire nel percorso di riduzione del proprio impatto diretto, tramite l’utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili e mantenendo la neutralità carbonica sulle proprie emissioni. Inoltre, nel trienno i fattori climatici e ambientali saranno integrati ulteriormente nei processi di gestione dei rischi, dei crediti e delle politiche di investimento.
Social
Mediobanca promuove una cultura aziendale basata su diversità e inclusione (30% di donne tra i senior manager, 20% tra i dirigenti, 50% sul totale delle assunzioni e parità nel tasso di avanzamento), sostenendo con oltre 20 milioni di euro progetti ambientali e sociali e valutando con criteri ESG i fornitori che concorrono ad almeno il 70% della spesa globale.
Governance
Per allineare la remunerazione del top management alla misurazione della performance secondo il piano 2023-2026, verrà introdotto il Long Term Incentive Plan 23-26. La sua erogazione sarà interamente in equity pluriennale, con 20% degli obiettivi di natura ESG focalizzati su indicatori legati a climate change e diversity & inclusion. É previsto un peso del 50% del variabile totale (vs. precedente 20%) per l’amministratore delegato e il direttore generale, e l’allargamento di questo strumento di incentivazione anche ad altre figure strategiche del gruppo.
One Brand-One Culture sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci ad ottobre. Gli obiettivi del piano saranno perseguiti mediante prodotti e servizi di consulenza che supportino i clienti nella transizione verso un’economia sostenibile, e grazie ad attività di formazione e sensibilizzazione che sviluppino una maggiore consapevolezza sulle tematiche ESG sia all’interno che all’esterno del gruppo. Il piano infatti prevede attività di formazione ESG per tutti i dipendenti e i consulenti finanziari, certificazione EFPA per i consulenti wealth, oltre 35 milioni di brevi note informative di educazione ambientale e finanziaria inviate ai clienti compass, ed engagement dei clienti corporate con supporto nella transizione climatica.
Mediobanca ha lanciato anche il primo piano di azionariato diffuso e coinvestimento, con l’obiettivo di stimolare il senso di appartenenza e rendere il personale protagonista della creazione di valore sostenibile.