Il Network for Greening the Financial System (NGFS) ha pubblicato un framework sui rischi finanziari legati alla natura per guidare le politiche e le azioni delle banche centrali e delle autorità di vigilanza finanziaria.
Il Framework mira a creare una comprensione condivisa su base scientifica e un linguaggio comune per i rischi finanziari legati alla natura per aiutare le banche centrali e le autorità di vigilanza finanziaria ad affrontare le complessità e le sfide associate alla valutazione e alla gestione di questi rischi. L’obiettivo è fornire maggiore chiarezza riguardo alla definizione dei concetti chiave e rispetto al modo in cui questi sono correlati e definire un nuovo approccio più operativo.
L’NGFS ha reso noto il framework in occasione di un evento di lancio a Parigi che ha riunito oltre 200 rappresentanti dei membri e degli osservatori dell’NGFS, nonché delle parti interessate e dei partecipanti del settore privato. L’evento di lancio ha cercato di evidenziare il lavoro dell’NGFS su questa nuova frontiera per le banche centrali e le autorità di vigilanza finanziaria e di illustrare la rilevanza del quadro di riferimento.
Tra i relatori di alto livello intervenuti all’evento di lancio François Villeroy de Galhau, governatore della Banque de France, Klaas Knot, presidente della De Nederlandsche Bank e presidente del Financial Stability Board, Frank Elderson, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea e Johan Rockström, direttore dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico.
Poiché l’importanza della duplice crisi del degrado ambientale e del cambiamento climatico guadagna un crescente riconoscimento a livello globale, l’NGFS ha avviato un lavoro per contribuire a integrare la considerazione dei rischi legati alla natura in tutto l’NGFS e aiutare le banche centrali e le autorità di vigilanza ad affrontare le complessità di questo argomento. La pubblicazione del quadro concettuale rappresenta la pietra miliare più recente nelle attività dell’NGFS sul tema, dopo il lancio della Task Force NGFS sulla perdita di biodiversità e sui rischi legati alla natura all’inizio del 2022.
Basandosi sul lavoro precedente del gruppo di studio congiunto NGFS-INSPIRE sulla biodiversità e la stabilità finanziaria, il framework traccia un passo importante verso una valutazione integrata del clima e dei rischi legati alla natura in generale. La pubblicazione ha lo scopo innanzitutto di definire i rischi finanziari legati alla natura e i concetti correlati necessari per una comprensione di alto livello di tali rischi. In secondo luogo, il quadro intende offrire un punto di riferimento per aiutare le banche centrali e le autorità di vigilanza a identificare e valutare i rischi finanziari legati alla natura. Nel dettaglio, le istituzioni finanziarie cui è indirizzato il framework devono valutare i rischi in tre fasi: identificare le fonti dei rischi fisici e di transizione, valutare i rischi economici e valutare il rischio verso, da e all’interno del sistema finanziario. Il terzo obiettivo del lavoro dell’NGFS è quello di delineare i prossimi passi che la Task Force NGFS dovrà intraprendere, tra cui colmare le lacune nella modellizzazione e nei dati (in particolare sullo sviluppo di scenari legati alla natura) e utilizzare set di dati emergenti per supportare l’allineamento delle politiche sulla sostenibilità ambientale e informare la valutazione dei rischi finanziari legati alla natura.
“Insieme alla crisi climatica, il degrado della natura rappresenta una minaccia esistenziale per il nostro pianeta. Affrontare i rischi legati alla natura e le sue implicazioni più ampie per il settore finanziario non è più solo prudente: è un imperativo. La finanza può essere una forza potente per aiutare a piegare la curva del degrado della natura. Il Quadro concettuale pubblicato oggi dall’NGFS offre un approccio comune per le banche centrali e le autorità di vigilanza nel valutare e agire su questi rischi”, ha commentato Ravi Menon, presidente dell’NGFS e amministratore delegato dell’Autorità monetaria di Singapore.
“Non c’è dubbio che il degrado della natura sia una minaccia macroeconomica di cui le banche centrali e le autorità di vigilanza devono tenere conto nell’esercizio del loro mandato. Oggi, l’NGFS è orgoglioso di aver gettato le basi per tale approccio con il suo quadro concettuale. Siamo fiduciosi che si rivelerà un utile manuale operativo che aprirà la strada a numerose iniziative future legate alla natura”, ha aggiunto Emmanuelle Assouan, copresidente della task force NGFS sulla perdita di biodiversità e i rischi legati alla natura e direttrice per la stabilità finanziaria e le operazioni presso la Banque de France.
“Si riconosce sempre più che il clima e le dimensioni più ampie della natura sono strettamente collegati. Che le nostre ambizioni climatiche non avranno successo se non riusciamo a ripristinare anche gli ecosistemi del pianeta. Con questo quadro concettuale, ora possiamo agire in linea con questa comprensione fondamentale, tenendo progressivamente conto dei rischi finanziari legati alla natura in un modo che si basi e rafforzi gli attuali sforzi legati al clima dell’NGFS”, ha concluso Marc Reinke, copresidente della task force NGFS sulla perdita di biodiversità e i rischi legati alla natura e capo dell’ufficio per la finanza sostenibile presso la De Nederlandsche Bank.