HSBC comitato pcc | ESG News

Polemica sul climate change

HSBC, head of responsible investing si dimette dopo polemiche su affermazioni sul clima 

“Perché gli investitori non devono preoccuparsi del cambiamento climatico”. Questo il titolo della presentazione tenuta a fine maggio da Stuart Kirk, head of responsible investing di HSBC, uno dei più grandi gruppi bancari al mondo, in occasione di una conferenza organizzata dal Financial Times, il Moral Money Summit. In questi giorni, la notizia delle sue dimissioni.

Durante il discorso tenuto al Summit Kirk aveva fatto dichiarazioni come “il cambiamento climatico non è un rischio finanziario di cui dobbiamo preoccuparci”, o ancora “c’è sempre qualche pazzo che mi parla della fine del mondo”, aggiungendo anche che doveva dedicare il suo tempo “a qualcosa che accadrà tra 20 o 30 anni”. 

Alcuni dirigenti di HSBC avevano rilasciato delle dichiarazioni in risposta alle parole di Kirk, a cominciare dall’amministratore delegato Noel Quinn, che aveva scritto sui social di non essere “per nulla d’accordo” con i commenti, aggiungendo che “sono incoerenti con la strategia di HSBC e non riflettono il punto di vista dei vertici di HSBC o di HSBC Asset Management”.

Kirk, dopo essere stato sospeso subito dopo la polemica, ha rassegnato le proprie dimissioni su LinkedIn. HSBC, dal canto suo, ha rifiutato di commentare la mossa di Kirk, sebbene da fine maggio ad oggi abbia più volte sottolineato che l’obiettivo primario della banca fosse proprio la transizione verso l’azzeramento delle emissioni: “spero che i miei colleghi, i clienti e gli altri sappiano, grazie al nostro lavoro e ai miei commenti pubblici, che HSBC è assolutamente impegnata per un futuro a zero emissioni”, scriveva Quinn su LinkedIn. Tra l’altro, secondo quanto riportato da alcune testate (come Reuters) non sarebbe chiaro se fosse stata avviata un’indagine interna prima delle dimissioni di Kirk. 

“Ironia della sorte, visto il mio incarico, ho concluso che il comportamento della banca nei miei confronti, dopo il mio intervento alla conferenza del Financial Times di maggio, ha reso la mia posizione, beh, insostenibile”, ha scritto Kirk su LiknedIn. “Investire è difficile. Anche salvare il nostro pianeta lo è. Le opinioni su entrambi differiscono. Ma la migliore possibilità di successo per l’umanità è un dibattito aperto e onesto. Se le aziende credono nella diversità e nel parlare chiaro, devono farlo. Una cultura dell’annullamento distrugge la ricchezza e il progresso”, ha aggiunto Kirk.

A conclusione del suo post, Kirk ha dichiarato che continuerà a sfidare le “sciocchezze, l’ipocrisia, la logica approssimativa e il pensiero di gruppo” che hanno “macchiato” il mondo della finanza sostenibile.