Secondo la Consob, non ci sono state violazioni nella condotta di Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt, soci di Generali ed ex partecipanti del patto di consultazione, sciolto la scorsa settimana, per quanto riguarda gli obblighi di comunicazione per il superamento di soglie rilevanti in azionariato.
Generali aveva detto in un comunicato di aver chiesto a Consob se la partecipazione acquisita complessivamente dal Gruppo Caltagirone, da Fondazione CRT e da Delfin (la holding di Del Vecchio) sia soggetta agli obblighi di comunicazione in relazione al superamento della percentuale del 10% del capitale sociale, e se ci siano state asimmetrie informative rilevanti per il mercato.
Al riguardo, Consob precisa in realtà di avere ricevuto non una richiesta ma una “segnalazione in merito agli acquisti concertati aventi ad oggetto azioni di Assicurazioni Generali Spa”, che di fatto riporta fatti e ricostruzioni di stampa già noti al mercato e alla stessa authority.
In ogni caso, la Commissione ha stabilito (nella Comunicazione n. 0412443/22 del 31 marzo 2022) che i fatti oggetto della segnalazione non rientrano “nell’ambito di applicazione dell’articolo 120, comma 4-bis, del d. lgs. n. 58/98, che fa esclusivo riferimento al superamento individuale delle soglie partecipative ivi previste e, pertanto, che non emergono violazioni degli obblighi di comunicazione in ordine ai programmi futuri prescritti dalla suddetta disposizione. Inoltre, alla luce delle valutazioni e delle verifiche svolte nel riferito contesto fattuale, ha chiarito che non si riscontrano le asimmetrie informative ipotizzate nella segnalazione”.