Cda futuro ESG

European Financial Services Boardroom Monitor

EY: CdA dei servizi finanziari carenti su sostenibilità e parità di genere, ma Italia prima con il 47%

Gran parte dei consigli di amministrazione delle maggiori società europee di servizi finanziari sono carenti in termini di competenze, esperienza e livello di diversità. Soprattutto rispetto alla parità di genere. L’attuale ripartizione nei consigli di amministrazione delle società europee è costituita dal 63% di uomini e dal 37% di donne, ma l’Italia costituisce un’eccezione positiva con il 47% di presenza femminile. È quanto emerge dalla prima edizione dell’EY European Financial Services Boardroom Monitor.

La ricerca rileva che i consigli di amministrazione dei servizi finanziari europei, pur disponendo di solide credenziali in ambito politico, finanziario, contabile, legale e di compliance, non hanno ancora le competenze in materia di diversità di genere, sostenibilità o tecnologia. Aspetti che stanno a cuore agli investitori  e che dicono di ricercare per decidere se una società è un investimento interessante.

Il Boardroom Monitor di Ernst & Young (EY) analizza l’esperienza, la formazione e le competenze dei consiglieri di amministrazione dell’indice MSCI European Financials e di altre grandi istituzioni nazionali. Oltre al Boardroom Monitor, i team di EY hanno raccolto le opinioni di più di 300 investitori istituzionali in società finanziarie nel Regno Unito, in Germania, in Svizzera e in Francia, e hanno tracciato una mappa delle loro aspettative sui consigli di amministrazione dei servizi finanziari rispetto allo status quo in Europa.

“Gli azionisti delle società finanziarie vogliono vedere consigli di amministrazione con amministratori la cui esperienza collettiva e le cui caratteristiche riflettono le capacità necessarie per affrontare le opportunità e le sfide del settore”, spiega Omar Ali, EMEIA Financial Services Managing Partner di EY. “I consigli di amministrazione di tutta Europa dimostrano una grande profondità di esperienza in molte delle aree tradizionali che gli investitori considerano preziose. Sebbene possano essere sottorappresentati in aree più nuove, come la sostenibilità e la tecnologia, e abbiano ancora del lavoro da fare in materia di diversità, possiamo notare che si sta agendo per risolvere questo problema”, aggiunge Ali. 

Diversità di genere e di età 

Per il 44% degli investitori intervistati la diversità di genere nei consigli di amministrazione influenza in modo significativo la loro decisione di investire in una società di servizi finanziari, rispetto a solo il 16% che afferma che non influenza affatto la loro scelta. Sebbene tutte le società di servizi finanziari europee monitorate abbiano una certa rappresentanza femminile a livello di consiglio di amministrazione, l’attuale ripartizione di genere in tutte le società è costituita dal 63% di uomini e dal 37% di donne.

A registrare i dati peggiori sono i consigli di amministrazione dei servizi finanziari tedeschi: in Germania, infatti, la ripartizione di genere è 25% donne e 75% uomini. Nel complesso, la Francia e l’Italia sono i paesi più avanzati per quanto riguarda la diversità di genere a livello di consigli di amministrazione: in Italia è 47% femminile e 53% maschile, mentre in Francia è 44% femminile e 56% maschile. Nel Regno Unito, infine, la ripartizione di genere tra i consiglieri è 39% donne, 61% uomini.

Fonte: dell’EY European Financial Services Boardroom Monitor, 2022.

La diversità di genere è massima tra i membri dei consigli di amministrazione delle società di gestione patrimoniale, dove il 41% è costituito da donne e il 59% da uomini. Nei consigli di amministrazione delle banche, la percentuale scende al 37% di donne e al 63% di uomini, mentre nelle assicurazioni è del 36% di donne e del 64% di uomini.

Fonte: dell’EY European Financial Services Boardroom Monitor, 2022.

Tuttavia, i dati dell’EY Boardroom Monitor indicano che le donne sono sempre più rappresentate a livello di consiglio di amministrazione. L’analisi mostra che il 42% dei membri femminili del consiglio di amministrazione è stato nominato negli ultimi tre anni, mentre solo il 31% dei membri maschili è stato nominato nello stesso periodo. La durata media di un consiglio di amministrazione per le donne è di 55 mesi, rispetto alla durata media di 65 mesi per gli uomini.

Per quanto riguarda la diversità d’età, secondo lo studio di EY il 45% degli azionisti ritiene che i consigli di amministrazione dei servizi finanziari debbano essere rappresentati da un’ampia fascia d’età per operare efficacemente nell’era digitale. Poco meno di un terzo (31%) degli azionisti ritiene che i consigli di amministrazione non abbiano bisogno di una rappresentanza di un’ampia fascia di età. Nonostante queste opinioni, solo l’8% delle società monitorate ha membri del consiglio di amministrazione di età inferiore ai 40 anni.

“Sebbene il settore finanziario in Europa abbia fatto molta strada, molte istituzioni hanno ancora un percorso significativo da compiere per soddisfare le aspettative degli investitori sulla diversità dei consigli di amministrazione. La maggior parte degli azionisti ritiene che l’equilibrio di genere sia importante, eppure le donne rappresentano spesso meno del 40% dei consigli di amministrazione delle principali società di servizi finanziari europee: questa situazione deve cambiare. La maggior parte delle società vorrà essere all’avanguardia rispetto alla normativa in arrivo, che imporrà una maggiore parità di genere a partire dal 2026. Anche gli investitori sottolineano giustamente la necessità che i consigli di amministrazione abbiano un mix di età più diversificato, in modo da poter riflettere meglio le esigenze dei clienti e della società”, prosegue Omar Ali.

La diversità etnica e razziale è particolarmente assente dalla nostra ricerca: questo perché i dati non sono ancora rilevati in modo efficace in tutto il settore in Europa. Anche questo aspetto deve essere al centro dell’attenzione delle società di servizi finanziari che cercano di creare consigli di amministrazione che rappresentino le comunità che servono”, sottolinea Ali. 

Esperienza politica 

Più della metà (51%) degli investitori istituzionali afferma che l’esperienza politica all’interno del consiglio di amministrazione è “significativa” per rendere un’azienda un investimento interessante, compreso un quarto (25%) che la ritiene “altamente significativa”. Il 97% delle società di servizi finanziari monitorate ha almeno un membro del consiglio di amministrazione con esperienza di lavoro in politica o per un ente governativo di settore, e il 44% di tutte le aziende monitorate ha più di un terzo del consiglio di amministrazione composto da persone con esperienza politica.

Il mercato con la più bassa esperienza politica è l’Italia, dove solo il 20% dei consiglieri di amministrazione ha queste competenze. A livello settoriale, il 100% dei consigli di amministrazione delle società di gestione patrimoniale e assicurative ha esperienza politica, mentre nel settore bancario il 94% delle società ha esperienza politica all’interno dei propri consigli di amministrazione.  

Esperienza in contabilità e finanza

Secondo quanto emerge dallo studio, la metà (50%) degli investitori ritiene che l’esperienza in materia di contabilità all’interno del consiglio di amministrazione abbia un impatto “significativo” o “altamente significativo” nel rendere una società un investimento interessante, rispetto al solo 17% che afferma che ha un impatto “per nulla significativo”. Tutte le società finanziarie monitorate hanno dimostrato di avere almeno un membro del consiglio di amministrazione con esperienza in contabilità e finanza, e il 70% delle società ha due o più membri del consiglio di amministrazione con esperienza in contabilità.

Esperienza in ambito legale e di compliance

Inoltre, più della metà (51%) degli azionisti ritiene che sia un “problema significativo” se un’azienda ha poca o nessuna esperienza a livello di consiglio di amministrazione in materia legale e di conformità, e il 22% di questo gruppo di investitori istituzionali ritiene che sia un problema “altamente significativo”. Il 59% delle società monitorate ha un consigliere di amministrazione con una carriera nel settore legale e della compliance.

Rispetto ai gestori patrimoniali, le banche e le assicurazioni hanno un grado di esperienza in materia legale e di compliance nettamente superiore all’interno dei loro consigli di amministrazione. Il 71% degli assicuratori e il 69% delle banche hanno persone con esperienza in ambito legale e di compliance all’interno dei loro consigli di amministrazione. Solo il 28% delle società di gestione patrimoniale ha consiglieri con un’esperienza simile.

Esperienza in materia di sostenibilità e cybersecurity 

Più della metà (51%) degli investitori ritiene che l’esperienza del consiglio di amministrazione in materia di sostenibilità abbia un impatto “significativo” nel rendere un’azienda un investimento interessante, e il 22% indica che ha un impatto “altamente significativo” sul caso di investimento di un’azienda. Tuttavia, meno di un quinto (19%) delle società monitorate ha attualmente consiglieri con un’esperienza pregressa in materia di sostenibilità.

Gli assicuratori e i gestori patrimoniali sono in netto ritardo rispetto alle banche per quanto riguarda il livello di esperienza in materia di sostenibilità all’interno dei consigli di amministrazione. Mentre il 34% dei consigli di amministrazione delle banche ha persone con un background in materia di sostenibilitàsolo l’11% dei gestori patrimoniali e degli asset manager, e appena il 4% degli assicuratori, ha un’esperienza simile a livello di consiglio.

Fonte: dell’EY European Financial Services Boardroom Monitor, 2022.

I direttori dei consigli di amministrazione di Danimarca e Paesi Bassi hanno maggiori probabilità di avere esperienza in questo settore. In tutte le società di servizi finanziari europee, solo il 2% dei membri dei consigli di amministrazione ha esperienza professionale in materia di sostenibilità. In confronto, il 5% dei membri dei consigli di amministrazione delle società finanziarie danesi ha esperienza in materia di sostenibilità e il 4% dei membri dei consigli di amministrazione delle società finanziarie olandesi ha un’esperienza simile.

Secondo i dati, i direttori dei consigli di amministrazione di Germania e Svizzera sono quelli che hanno meno esperienza in materia di sostenibilità. Solo l’1% dei membri dei consigli di amministrazione delle imprese tedesche e l’1% dei membri dei consigli di amministrazione delle imprese svizzere ha esperienza professionale in materia di sostenibilità. Sia in Francia che nel Regno Unito, il 3% dei consiglieri di amministrazione ha esperienza professionale in materia di sostenibilità.

Tuttavia, i dati dell’EY Boardroom Monitor suggeriscono che in Europa si sta accelerando la tendenza a nominare membri del consiglio di amministrazione con esperienza in materia di sostenibilità. L’analisi mostra che il 45% dei consiglieri con esperienza in materia di sostenibilità è stato nominato negli ultimi tre anni e che la permanenza media di tutti i consiglieri con esperienza in materia di sostenibilità è di 49 mesi, rispetto alla media di tutti i consiglieri di amministrazione di 59 mesi.

Più della metà (53%) degli azionisti ritiene che sia un “problema significativo” se una società ha poca o nessuna esperienza in materia di cybersecurity all’interno del proprio consiglio di amministrazione. Ma mentre il 53% delle società di servizi finanziari ha almeno un consigliere di amministrazione con unbackground nel settore tecnologiconessuna delle società europee di servizi finanziari monitorate ha membri del consiglio di amministrazione con un’esperienza di carriera nella cybersecurity.  

Le compagnie di assicurazione hanno una minore esperienza tecnologica all’interno dei loro consigli di amministrazione rispetto alle banche e ai gestori patrimoniali. Mentre il 63% delle banche e il 56% dei gestori patrimoniali hanno persone con esperienza tecnologica all’interno dei loro consigli di amministrazione, solo il 42% delle compagnie assicurative ha un’esperienza simile.

Fonte: dell’EY European Financial Services Boardroom Monitor, 2022.

I direttori dei consigli di amministrazione in Spagna e nel Regno Unito hanno attualmente la maggiore esperienza nel settore tecnologico. In tutte le società di servizi finanziari europee, il 7% dei membri dei consigli di amministrazione ha un background professionale nel settore tecnologico. In confronto, il 13% dei membri dei consigli di amministrazione delle aziende spagnole ha esperienza nel settore tecnologico e l’11% dei membri dei consigli di amministrazione delle aziende con sede nel Regno Unito ha un’esperienza simile. Le aziende olandesi sono in ritardo rispetto agli altri mercati europei, dove solo il 2% dei membri dei consigli di amministrazione ha esperienza nel settore tecnologico.

Anche in questo caso, i dati suggeriscono che i consigli di amministrazione stanno prendendo provvedimenti per colmare questo gap di competenze. L’analisi mostra che quasi la metà (46%) dei consiglieri di amministrazione con esperienza nel settore tecnologico è stata nominata negli ultimi tre anni e che la permanenza media nel consiglio di amministrazione di tutti i consiglieri con esperienza nel settore tecnologico è di 51 mesi, rispetto alla media di tutti i consiglieri di amministrazione di 59 mesi. 

Capitale umano 

L’EY Boardroom Monitor ha rilevato che il 20% dei consigli di amministrazione dei servizi finanziari europei ha attualmente almeno un membro con una carriera nelle risorse umane (HR), la metà dei quali (50%) è stata nominata nel proprio ruolo negli ultimi tre anni, il che indica una crescente attenzione per le risorse umane a livello di consiglio negli ultimi anni. La permanenza media di un consigliere con esperienza nel settore delle risorse umane è di 40,5 mesi, molto più bassa rispetto alla media di 59 mesi di tutti i consiglieri monitorati.

“Il consiglio di amministrazione più efficace nel settore dei servizi finanziari è quello che ha solide basi nelle aree di competenza tradizionali, ma è anche in grado di pensare in anticipo rispetto al mercato, anticipando i cambiamenti, influenzando la strategia e gestendo meglio i rischi. Per poterlo fare, i consigli di amministrazione devono avere una comprensione sempre maggiore della sostenibilità e della tecnologia e devono essere più diversificati. La composizione dei consigli di amministrazione è in continua evoluzione e la concorrenza per i talenti è destinata ad aumentare, in quanto le aziende di tutta Europa diversificano attivamente le competenze e il profilo dei loro consigli di amministrazione e cercano di rafforzare le aree di esperienza attualmente sottopesate”, conclude Omar Ali.