Parità di genere

BNP Paribas AM: aumentano le donne nei CdA nel mondo. Europa in testa

Il numero di donne nei consigli di amministrazione (CdA) è aumentato dell’8% dal 2021, secondo uno studio condotto da BNP Paribas Asset Management in vista della stagione delle assemblee generali del 2023 su più di 3.000 società. Inoltre, le donne occupano in media il 27% dei posti nei consigli di amministrazione delle società in cui BNP Paribas AM investe, rispetto al 25% del 2021.

Questo dato è superiore alla media del 20% di donne nei CdA delle società (17.800) presenti nel database di Institutional Shareholder Services, anch’essa in aumento rispetto al 18% del 2021, e indica una tendenza più ampia a un aumento delle donne nei consigli di amministrazione.

Il miglioramento della diversità di genere è uno dei principali obiettivi della politica di voto e di impegno di BNP Paribas AM. Infatti, quest’anno la società di gestione prevede di aumentare del 5% la soglia minima di donne nei consigli di amministrazione. Inoltre, la politica di voto del gestore di fondi si opporrà all’elezione di amministratori esclusivamente maschili nelle assemblee generali di tutti i mercati nel 2023. La società ha anche fissato una soglia del 40% di donne nei consigli di amministrazione di tutte le aziende partecipate entro il 2025.

Consigli di amministrazione con presenza femminile a livello globale

Lo studio di BNP Paribas AM rileva che, nonostante i progressi, le differenze geografiche nella rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione rimangono marcate. Europa, Sudafrica e Australia sono i paesi più avanzati in termini di parità di genere nei consigli di amministrazione, anche se tutte le regioni stanno migliorando.

Lo studio, che esamina i dati a fine dicembre 2022 riferiti alle oltre 3.000 società in cui BNPP AM investe, evidenzia che all’interno dei portafogli della società di gestione i cambiamenti più significativi si sono verificati in Asia e in America Latina, entrambe passate dal 12% al 14% di donne nei consigli di amministrazione, nonché in Nord America (dal 28% al 30%) e in Europa (dal 34% al 36%).

Fonte: BNP Paribas AM.

Tendenze simili si registrano nel più ampio universo del database di Institutional Shareholder Services, dove gli aumenti più significativi si registrano in Sudafrica (dal 28% al 32%) e in Australia e Nuova Zelanda (dal 26% al 30%).

In Asia, invece, le percentuali di donne nei consigli di amministrazione delle società partecipate sono generalmente più basse, anche se la Malesia (28%), Singapore e l’India (entrambe 19%) si confrontano positivamente con Hong Kong (16%), Giappone (13%) e Indonesia (8%).

“Gli investitori hanno un ruolo cruciale da svolgere per aumentare la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione, sia esprimendo la loro posizione attraverso il voto che intensificando il dialogo con gli emittenti”, ha dichiarato Michael Herskovich, global head of stewardship di BNP Paribas Asset Management, “Allo stesso modo, anche l’esistenza o l’assenza di quote imposte per legge, come abbiamo visto di recente in Europa, influisce sulla crescita della presenza femminile nei consigli di amministrazione”.

La normativa cui Herskovich fa riferimento è la direttiva dell’Unione Europea adottata nel novembre 2022 che impone a tutte le grandi società quotate nelle borse dell’UE di adottare misure per aumentare la presenza femminile nei ruoli di leadership e a livello di consiglio di amministrazione entro luglio 2026.

Dal 2019, BNPP AM applica criteri di voto specifici sulla diversità di genere per quanto riguarda l’elezione degli amministratori alle assemblee generali. In Europa, Nord America, Australia, Sudafrica e Nuova Zelanda, la società di gestione richiede ora un livello minimo di presenza femminile nei consigli di amministrazione del 35% (dal 30% nel 2022). Attualmente il 43% delle società partecipate soddisfa questo requisito. Invece, in America Latina, Asia, Medio Oriente e Africa (escluso il Sudafrica), BNP Paribas AM richiede ora un livello minimo del 20% (dal 15% nel 2022). In queste regioni, attualmente il 27% delle società partecipate soddisfa questo requisito.

Secondo la società di asset management, la diversità dei consigli di amministrazione è una fonte di sovraperformance finanziaria e contribuisce alla creazione di valore sostenibile. Per questo motivo, il miglioramento della diversità di genere è uno dei principali obiettivi della politica di voto e di impegno di BNP Paribas AM.