Risultati ESG

ERG, investimenti per 277 milioni nell’eolico e guidance 2021 rivista al rialzo

 Il Consiglio di Amministrazione di ERG ha approvato oggi la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021. Nel primo semestre dell’anno i ricavi adjusted sono stati pari a 526 milioni, in aumento di 28 milioni rispetto al primo semestre 2020 principalmente a seguito delle maggiori produzioni dell’idroelettrico, dell’incremento dei prezzi di cessione dell’energia e del valore unitario dell’incentivo in Italia. Decisamente in crescita l’utile netto salito a 100 milioni (+30% rispetto al dato del primo semestre 2020) grazie ai minori oneri finanziari e ammortamenti.

Nel primo semestre 2021 gli investimenti sono stati pari a 311 milioni di cui ben 277 nel business dell’eolico che includono principalmente l’acquisizione di parchi eolici in Francia, di un progetto per la realizzazione di un parco eolico in Svezia ed attività di sviluppo e costruzione di nuovi parchi eolici in UK, Polonia e Francia.

In ambito Social, l’assemblea degli azionisti ha pubblicato la D&I policy e nominato Mara Anna Rita Caverni, Presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, come Lead independent director.

Le prospettive per gli esercizi successivi sono state riviste al rialzo in particolare la guidance prevede investimenti nel range compreso tra 450 e 500 milioni rispetto all’indicazione precedente di 285 e 325 milioni di euro, principalmente a seguito della recente acquisizione di parchi eolici e solari già operativi in Francia per 80 MW oltreché un’accelerazione negli investimenti organici. Alla luce di ciò, anche la guidance per il debito è rivista al rialzo nel range 1550-1650 milioni (vs. un precedente intervallo di 1390-1490).

Paolo Merli, Amministratore Delegato di ERG, ha commentato: “Grande soddisfazione sia per i risultati record che per la messa a terra nel periodo di importanti investimenti di sviluppo, in coerenza ed in anticipo rispetto al Piano Industriale. Ai risultati operativi hanno contribuito in particolare l’ottima performance dell’idroelettrico e gli scenari prezzi positivi. La forte crescita dell’utile ha inoltre beneficiato dell’ulteriore riduzione del costo del debito e di minori ammortamenti per l’allungamento della vita utile degli assets, anche a seguito di programmi specifici di Life Time Extension.