Terna ha archiviato il 2023 con ricavi pari a 3,186 miliardi di euro che registrano un aumento di 222,2 milioni di euro (+7,5%) rispetto al 2022, Ebitda pari a 2,168 miliardi di euro, in crescita di 109,4 milioni di euro rispetto al 2022 (+5,3%) e utile netto di gruppo che si attesta a 885,4 milioni di euro (+3,3%). Nel 2023 gli investimenti complessivi effettuati da Terna sono stati pari a 2,29 miliardi, in forte crescita (+30,4%) rispetto al 2022. In linea con la dividend policy, il dividendo 2023 pari a 33,96 centesimi di euro per azione, in aumento dell’8% rispetto al 2022. L’amministratrice delegata e direttrice generale di Terna, Giuseppina Di Foggia ha inoltre presentato al CdA il nuovo piano industriale 2024-2028 e quello di sostenibilità che per la prima volta sono pienamente integrati tra loro. “A guidare lo sviluppo del piano industriale è la sostenibilità degli investimenti, parte integrante del processo di creazione di valore per l’azienda e di benefici per il sistema e l’ambiente” si legge in una nota del gruppo. Gli interventi di Terna, infatti, sono considerati sostenibili al 99% secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.
“Sono orgogliosa di presentare il Piano Industriale con gli investimenti più alti mai registrati nella storia di Terna: 16,5 miliardi di euro in cinque anni, con circa l’80% delle opere già autorizzate e oltre il 70% già coperto da contratti con i fornitori” ha dichiarato Di Foggia, “Lo sviluppo della rete dovrà essere inevitabilmente accompagnato da una significativa crescita delle tecnologie digitali per sostenere e accelerare il processo di transizione energetica del Paese: una Twin Transition, energetica e digitale, garantirà una transizione più rapida, sostenibile, giusta e inclusiva per tutti i nostri stakeholder”.
L’AD ha anche evidenziato come i risultati ottenuti nel 2023 siano frutto del lavoro svolto dalle persone di Terna. “Siamo di fronte a una sfida per il futuro di tutti, che richiede a Terna una visione più ampia e l’impegno di elevare la nostra missione a nuovi livelli di eccellenza”, ha concluso Giuseppina Di Foggia.
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I risultati ESG di Terna
Per quanto riguarda le operazioni di finanziamento collegate all’attività costruttiva e realizzativa, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha messo a disposizione di Terna, con riferimento al progetto Tyrrhenian Link, 1 miliardo e 900 milioni di euro. L’ultima tranche del finanziamento, pari a 500 milioni di euro è stata sottoscritta lo scorso 7 febbraio mentre sono datate al 30 marzo la seconda e la terza tranche per complessivi 900 milioni. Tali risorse finanziarie sono destinate a supportare la costruzione e la messa in esercizio del “Ramo Est” e del “Ramo Ovest” del Tyrrhenian Link.
Per quanto concerne le operazioni realizzate sui mercati di capitali, il 17 luglio 2023, nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), è stata lanciata con successo un’emissione obbligazionaria green, single tranche, in euro, a tasso fisso e per un ammontare nominale pari a 650 milioni di euro. Il green bond prevede una durata di 10 anni, una cedola annuale pari a 3,875% per anno ed è stato emesso con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap. Come già avvenuto per le precedenti emissioni green, tale bond è stato quotato nel segmento ExtraMOT PRO, organizzato e gestito da Borsa Italiana, Gruppo Euronext.
Nel complesso, i green bond senior emessi da Terna al 31 dicembre 2023, nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes (EMTN), e non ancora scaduti, sono pari a 2,25 miliardi di euro, in aggiunta alla prima emissione ibrida green subordinata perpetua, emessa a febbraio 2022 su base standalone, per un importo di un miliardo di euro.
A fine novembre 2023, inoltre, in occasione della quarta edizione dei PCI Energy Days, v’è stata la cerimonia dedicata alla firma dell’accordo fra Terna, STEG (la società tunisina dell’elettricità e del gas) e la Commissione europea per il finanziamento di 307 milioni di euro destinato al progetto di interconnessione elettrica Elmed, il ponte energetico invisibile che collegherà l’Europa e il Nord Africa. Per l’opera è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro.
Per quanto rigurada poi il riconoscimento del proprio impegno ESG, nel 2023 Terna ha ottenuto la conferma della propria inclusione negli indici ESG Dow Jones Sustainability di S&P Global, per il quindicesimo anno consecutivo, e negli indici FTSE4Good di FTSE Russell ed Euronext Vigeo, basati sulle valutazioni di Moody’s ESG Solutions. Terna è stata anche riconosciuta fra le aziende internazionali leader nella lotta al cambiamento climatico secondo CDP (ex Carbon Disclosure Project), ottenendo la valutazione A- in miglioramento rispetto al precedente rating B.
Inoltre, l’agenzia di rating non finanziari Sustainalytics ha confermato a Terna la migliore valutazione possibile che colloca il gruppo fra le prime aziende elettriche al mondo. Il gruppo ha anche ricevuto il Best ESG Rating Award 2023, che si basa sulle analisi di Standard Ethics, agenzia specializzata nell’emissione di rating di sostenibilità per le azioni di tutela della biodiversità.
Il Piano industriale e di sostenibilità 2024-2028 di Terna
Il nuovo Piano Industriale di Terna punta a consolidare il ruolo strategico dell’azienda quale abilitatore del sistema elettrico italiano e, più in generale, a rafforzare l’impegno a servizio del Paese per la transizione energetica. Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) in tema di decarbonizzazione, che prevedono una riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, Terna ha previsto una significativa crescita degli investimenti, i più alti mai registrati nella storia del gruppo, che nell’arco di piano saranno pari complessivamente a 16,5 miliardi di euro (+65% rispetto all’ultimo piano), di cui 2,6 miliardi di euro nel 2024.
A guidare lo sviluppo del piano Industriale è la sostenibilità degli investimenti, parte integrante del processo di creazione di valore per l’azienda e di benefici per il sistema e l’ambiente. Gli interventi di Terna, infatti, sono considerati sostenibili al 99% secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.
Per adempiere al suo ruolo di Transmission System Operator e abilitatore della transizione, Terna ha individuato una serie di obiettivi chiave. Innanzitutto, con gli investimenti previsti dal piano, il gruppo continuerà a garantire il servizio di trasmissione dell’energia al Paese, passando da un sistema tradizionale con impianti di generazione centralizzati a un sistema complesso e decentralizzato, caratterizzato dalla crescente integrazione delle fonti rinnovabili che, per la loro natura non programmabile e intermittente, richiederanno un cambio di paradigma per la loro gestione.
Non può però esserci una transizione energetica senza una contestuale transizione digitale che la accompagni e la sostenga. Per questo motivo il concetto di Twin Transition è il fondamento del nuovo piano Industriale di Terna, che ha stanziato circa 2 miliardi di euro in digitalizzazione e innovazione, valore in crescita (+60%) rispetto al precedente piano. Questi investimenti in tecnologie e strumenti digitali, quali ad esempio l’Intelligenza Artificiale e la robotica, permetteranno alla rete di essere sempre più connessa, smart e sicura. La trasformazione digitale coinvolgerà anche i sistemi di gestione della rete, nonché il controllo della catena di approvvigionamento e l’efficienza delle persone del gruppo.
Infatti, la Twin Transition non può realizzarsi senza una solida e adeguata organizzazione del lavoro, basata anche su nuove competenze e capacità che saranno formate e valorizzate internamente, o ricercate all’esterno, con l’obiettivo di poter contare su figure professionali più adatte a gestire l’evoluzione del sistema elettrico. Si legge in una nota del gruppo.
Gli investimenti serviranno anche ad accrescere la resilienza della rete di fronte all’intensificarsi di eventi meteorologici estremi, introducendo nuove soluzioni digitali e tecnologiche per gestire con efficienza e rapidità il sistema, garantendo qualità e continuità dell’approvvigionamento elettrico al minor costo possibile per il consumatore finale.
Compito chiave di Terna sarà anche quello di continuare a garantire un elevato livello di sicurezza della rete elettrica, per far fronte alle nuove sfide che un sistema sempre più decentralizzato e complesso pone a livello di sicurezza degli asset fisici e di cybersecurity.
Il successo del processo di decarbonizzazione italiano dipenderà dallo sviluppo di alcune aree di intervento, ossia la crescita della capacità di generazione rinnovabile, lo sviluppo della capacità di trasmissione della rete elettrica e dei meccanismi di accumulo e, in ultimo, l’incremento dell’adeguatezza del sistema elettrico.
Il Piano di sostenibilità di Terna per la prima volta è parte integrante del piano industriale
La sostenibilità avrà un ruolo sempre più centrale nelle strategie di Terna. A conferma di ciò, per la prima volta nella storia del gruppo, il piano di sostenibilità diventa parte integrante del piano industriale.
In linea con il suo ruolo di abilitatore della transizione, Terna ha adottato uno Science Based Target con cui la società si è impegnata a ridurre del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2019. Inoltre, con l’obiettivo di posizionarsi tra le aziende più impegnate a livello globale nella tutela degli ecosistemi e della biodiversità, Terna ha avviato le attività preliminari per l’adozione di un nuovo Science Based Target for Nature.
Essendo il ruolo di Terna cruciale per la realizzazione della transizione energetica, la sostenibilità è insita nella natura stessa del gruppo (“Green By Nature”) che si caratterizza come sostenibile, anche e soprattutto, per il modo in cui sceglie di svolgere le proprie attività (“Social by Purpose”). Infatti, il business di Terna è focalizzato sulla soddisfazione delle esigenze dei propri stakeholder, sulla massima sicurezza delle proprie persone durante le attività lavorative e sulla promozione di programmi di assunzione che garantiscano l’inclusione e il rispetto della diversità.
Per perseguire una transizione inclusiva, tra le principali novità del piano di sostenibilità del gruppo c’è l’istituzione della Fondazione Terna, la cui attività si concentrerà su tre aree di intervento. Queste sono la diffusione di una cultura energetica, anche attraverso iniziative educative di coinvolgimento delle giovani generazioni, la lotta alla povertà energetica, l’adozione di programmi che favoriscano l’accesso al mercato del lavoro e le opportunità professionali nel settore dell’energia.
Più competenze per la Twin Transition
Il piano prevede un importante incremento degli organici, a supporto dello sviluppo delle attività del gruppo e della crescente necessità di nuove competenze per gestire la transizione energetica e digitale negli anni a venire. Nell’arco di piano è previsto che il numero dei dipendenti aumenterà oltre le 7.000 unità al 2028. L’obiettivo è di porre la persona al centro promuovendo il suo sviluppo e benessere attraverso la responsabilizzazione e un patto di coinvolgimento reciproco per la crescita collettiva. “L’esperienza lavorativa sarà migliorata anticipando i cambiamenti, investendo in competenze emergenti e facilitando modalità di lavoro più efficaci, anche grazie al supporto della tecnologia. Infine, sarà valorizzato il merito, per accelerare la crescita organizzativa e raggiungere l’eccellenza nei risultati” dichiara la società.