Italgas crescono risultati impegno decarbonizzazione | ESG News

Risultati ESG

Italgas, crescono utili e ricavi, prosegue l’impegno ESG

Italgas ha archiviato il 2023 in crescita rispetto al 2022 con ricavi totali pari a 1,77 miliardi di euro (+15,4%), Ebitda a 1,18 miliardi di euro (+9,3%) e con utile netto attribuibile al gruppo che si attesta a 439,6 milioni di euro (+11,1%). Nel 2023 sono stati realizzati 906,5 milioni di euro di investimenti, in aumento dell’11,3% rispetto al 2022, che hanno reso possibile la posa di ulteriori 965 km di condotte (di cui 724 km in esercizio). In merito è stato significativo il contributo delle attività in Grecia dove, a fronte di un investimento complessivo di circa 106,7 milioni di euro, sono stati posati anche circa 600 chilometri di condotte gas. Il CdA ha inoltre deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti, convocata per il 6 maggio 2024, la distribuzione di un dividendo di 0,352 euro per azione (+11% rispetto al 2022).

L’anno appena concluso si è caratterizzato poi per l’intensificarsi dell’attività operativa volta a raggiungere i target del Piano Strategico 2023-2029 e del Piano di Creazione di Valore Sostenibile, con particolare riferimento agli obiettivi di trasformazione digitale del network, principale abilitatore della transizione ecologica.

Proprio con riferimento agli obiettivi di sostenibilità, le iniziative di formazione, innovazione, digitalizzazione ed efficientamento energetico, messe in atto sia in ambito industriale sia civile, hanno permesso di proseguire il percorso verso la riduzione dei consumi netti di energia (-11,6%) e del rapporto tra emissioni fuggitive e km di rete ispezionata (-19,6%), anche a fronte dell’inclusione dei contributi del gruppo Enaon relativi al 2023. Nel 2023 le emissioni di CO2eq Scope 1 e 2 sono state pari a 150,3 103 tCO2 eq, un aumento dell’1,5% rispetto al 2022. Mentre hanno registrato una riduzione del 6,2% rispetto al 2022 le emissioni Scope 3 riferite alla supply chain. I dipendenti del gruppo, a fine dicembre 2023, sono pari a 4.297, in crescita di 59 unità rispetto al 31 dicembre 2022. La presenza femminile in azienda ha raggiunto il 20,3%, con le donne in posizione di responsabilità che rappresentano il 28,8% della popolazione aziendale in tale ruolo. L’investimento in formazione si è sostanziato in 173.330 ore di formazione erogate (+30,9% rispetto al 2022), equivalenti a 40 ore medie per dipendente, di cui 27.133 ore a supporto della digitalizzazione.

“28 trimestri di crescita ininterrotta sono un risultato straordinario, a maggior ragione per una società come Italgas che opera prevalentemente in un settore che negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi con un contesto internazionale particolarmente instabile” ha commentato Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, “Con oltre 900 milioni di euro di investimenti, quasi 100 milioni in più rispetto al 2022, abbiamo dato un ulteriore e forte impulso alla realizzazione dei nostri programmi di estensione, repurposing e digitalizzazione di un network già pronto ad accogliere gas rinnovabili. Un impegno che quest’anno ha coinvolto anche i territori serviti in Grecia con circa 600 km dinuove reti ‘native digitali’ in grado di accelerare la transizione verso un’economia zero carbon”.

Con la visione di futuro di Italgas, che poggia su driver quali innovazione, sostenibilità, economia circolare e formazione, il gruppo sta assumendo progressivamente la forma di una ‘network tech company’, conclude l’ad.

Risultati ESG di Italgas: l’integrazione tra Piano Strategico e Piano di Creazione di valore Sostenibile

Italgas ha scelto di integrare strategia di sviluppo industriale e strategia di sostenibilità. Con il proprio Piano di Creazione di Valore Sostenibile, basato sui tre pilastri Pianeta, Persone, Partnership (per un futuro sostenibile insieme), il gruppo Italgas si è dato precise linee d’azione con impegni chiari e target misurabili.

Tra i principali risultati conseguiti durante il 2023, oltre a quanto già evidenziato, il gruppo ha aumentato la flessibilità dell’infrastruttura per garantire le connessioni necessarie per la distribuzione di biometano e idrogeno. Nel dettaglio, il DANA (Digital Advanced Network Automation), il sistema di comando e controllo della rete gas digitalizzata, ha gestito 414 degli 803 impianti della rete del gruppo Italgas in Italia. La rete di distribuzione (impianti inclusi) ha raggiunto una compatibilità totale con un blend 2% di idrogeno in miscela H2-NG, mentre per una miscela al 10% la compatibilità dei vari tipi di impianto e di componenti della rete si attesta tra il 40% ed il 100%. Al contempo, oltre 7.000 smart meter Nimbus, progettati in ottica di Design for environment, sono stati installati ed attivati e 15.000 nuovi utenti sono stati allacciati alle estensioni delle reti di distribuzione di gas naturale del gruppo, andando a sostituire così fonti più inquinanti, permettendo il sector coupling e riducendo i costi per i cittadini. Inoltre, il 99,2% dei rifiuti annui prodotti dal gruppo ed il 97,3% di quelli prodotti dai suoi appaltatori sono stati inviati a recupero.

Per quanto riguarda l’impegno di Italgas per il futuro delle persone, il gruppo ha ispezionato il 120% delle reti, per la ricerca programmata delle dispersioni di gas e garantito il 99% di interventi con arrivo sul luogo per pronto intervento entro 60 minuti. Mentre per valorizzare la diversità, sostenere le pari opportunità e l’inclusione e per promuovere la sicurezza dipendenti e collaboratori, il gruppo ha lavorato sulle competenze digitali ed il riposizionamento delle competenze delle proprie persone su attività a più alto valore aggiunto, erogando 40 ore di formazione annue per dipendente. Il gruppo ha poi rafforzato il percorso di promozione della managerialità al femminile e di sostegno alle pari opportunità, anche a livello salariale e in particolare Italgas ha ottenuto la certificazione UNI/PdR125:2022.

Numerose sono state le iniziative organizzate per garantire la sicurezza tanto che l’indice frequenza degli infortuni è sceso a 1,22, rispetto a 2,02 nel 2022. Nell’ottica invece di promuovere la cultura dell’innovazione, il gruppo ha valutato per collaborazioni 1.118 PMI e start-up innovative per anche tramite scouting di advisor, incubatori e atenei in Europa, USA e Asia. Nel diffondere la cultura della sostenibilità lungo la catena di fornitura, il gruppo ha coinvolto e formato sui temi ESG il 90% di fornitori strategici per la sostenibilità ed effettuato 24 audit specifici su temi ESG sui fornitori strategici per la sostenibilità.

Infine, il gruppo ha proseguito nel percorso di supporto all’occupazione e all’economia dei Comuni in cui opera, selezionando fra le PMI il doppio dei fornitori sul territorio rispetto al 2022.

Il percorso verso la decarbonizzazione

La fonte energetica maggiormente utilizzata nelle attività del gruppo è il gas naturale, sia negli usi civili e industriali, sia per l’autotrazione. Nel 2023 il consumo di energia è stato pari a 425,0 TJ, in miglioramento rispetto al 2022 (-55,7 TJ, corrispondenti a -11,6%). Alla riduzione sul perimento italiano (-70,7 TJ pari al -15,0%) si somma il contributo sul perimetro greco (23,7 TJ) per l’intero 2023. Tale risultato è stato raggiunto grazie alla prosecuzione degli interventi sia di efficientamento degli impianti a servizio degli asset industriali e civili del gruppo, sia di digitalizzazione del monitoraggio e della regolazione dei processi e, infine, all’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta nei city gate dotati di turboespansori e cogenerazione.

Per quanto riguarda le emissioni di gas ad effetto serra del gruppo, i principali apporti derivano dalle emissioni fuggitive di gas naturale dalle reti di distribuzione, dai processi per il preriscaldo del gas immesso negli impianti di decompressione e dall’utilizzo delle auto della flotta aziendale.

Nel 2023 le emissioni totali, comprese quindi quelle di Enaon, sono state pari a 150,3 103 tCO2eq. Il dato mostra un lieve aumento rispetto al 2022, ovvero +2,2 103 tCO2eq, corrispondenti a un incremento dell’1,5%. Questo dato dipende dalla riduzione in Italia del contributo delle emissioni fuggitive (-14,0 103 tCO2eq) e dalla diminuzione legata alla riduzione dei consumi (-2,4 103 tCO2eq), ma al contempo anche dall’aumento delle emissioni globali in Grecia per il differente periodo di consolidamento (+10,6 103 tCO2eq) e dall’incremento del contributo delle emissioni fuggitive sull’intero perimetro, per l’aumento del GWP considerato per il metano (+8,0 103 tCO2eq).

Il risultato in termini di risparmio delle emissioni fuggitive in atmosfera è stato raggiunto grazie principalmente a due fattori, ossia l’azione di monitoraggio, che ha condotto all’ispezione del 120% delle reti del gruppo per la ricerca programmata delle dispersioni di gas (attività che ha permesso anche di agire con tempestività nell’indagine, nella localizzazione e nella riparazione delle dispersioni) e l’adozione di un modello di manutenzione predittiva delle reti che, combinando le caratteristiche fisiche delle stesse (per esempio età, materiale e pressione) e il prodotto dell’elaborazione dei dati ottenuti sul campo dal programma intensivo di ricerca dispersioni, identifica le aree con alta opportunità di sostituzione in un’ottica di gestione e intervento predittivi.