Banca Ifis archivia il 2023 con l’utile netto a 160 milioni di euro in crescita del 13,5% rispetto all’esercizio precedente. Il risultato supera le previsioni del Piano Industriale del gruppo di 137 milioni di euro. La banca ha deliberato la proposta di distribuzione di un dividendo a saldo di 47 milioni di euro (0,90 euro per azione) che verrà distribuito il 22 maggio 2024. Nel 2023 sono state realizzate oltre 30 iniziative, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, per contribuire al benessere e alla sostenibilità individuale e sociale del Paese con un investimento complessivo pari a 7 milioni di euro nel triennio 2022-2024.
“Nel 2023 Banca Ifis ha registrato nuovamente risultati positivi sotto il profilo economico-finanziario, con un aumento sensibile degli indicatori di redditività: in questi due anni di Piano Industriale, il nostro Istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni di euro. Risultati positivi sono stati raggiunti anche a livello industriale, con l’accelerazione sul fronte della digitalizzazione, e nella sostenibilità” ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, “Questi risultati ci orientano verso una double bottom line in cui la generazione di profitto si accompagna alla creazione di impatti positivi sulla società. Grazie a questo approccio, la banca assicura sostegno concreto alle piccole e medie imprese nel percorso di transizione ESG e restituisce valore alle comunità nelle quali opera”.
La banca guarda quindi avanti con fiducia e il ceo Frederik Geertman ha confermato l’obiettivo di circa 160 milioni di euro di utile per l’esercizio 2024, in assenza di shock macroeconomici, “pur in un contesto caratterizzato dal rallentamento della crescita e un costo della raccolta più elevato” sottolinea.
L’impegno e i risultati ESG di Banca Ifis
Nel 2023, in linea con gli investimenti annunciati in occasione del piano industriale, Banca Ifis ha rafforzato il suo impegno per la realizzazione dell’agenda sociale indirizzata dalla presidenza realizzando, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, oltre 30 progettualità e incrementando, con la donazione di un milione di euro in favore di Fondazione Banco Alimentare Onlus, avvenuta a dicembre 2023, il budget complessivo a essa dedicato, da 6 a 7 milioni di euro nel periodo di piano 2022-2024.
Un impegno concreto grazie al quale la banca ha ottenuto il Premio Areté per la Comunicazione Finanziaria Responsabile al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale. Tale impegno si è realizzato attraverso iniziative rivolte ai dipendenti, in particolare in progetti a favore della diversity and inclusion che hanno portato la banca a ottenere la certificazione UNI PdR 125:2022 e a pubblicare la sua prima politica sulla Diversity and Inclusion.
Il gruppo ha inoltre rafforzato il tradizionale modello di recupero etico e sostenibile della banca nel business Npl per agevolare la reinclusione finanziaria di persone e famiglie, con particolare attenzione alle categorie più fragili. In tal senso, Banca Ifis ha avviato un lavoro di benchmark a livello internazionale per identificare un sistema di strumenti, metodologie e buone pratiche per un recupero crediti sostenibile.
Infine, verso le comunità l’impegno si è diramato nei tre ambiti di Kaleidos: inclusione, cultura e territorio e benessere delle persone. Per meglio quantificare l’impatto creato dalle attività di Kaleidos, Banca Ifis ha completato lo sviluppo, in collaborazione con il Politecnico di Milano, di un modello di misurazione dell’impatto sulla comunità generato dalle attività a carattere sociale promosse o supportate dalla banca, consentendo di coglierne ancor più chiaramente gli effetti positivi che mostrano come, in media, ogni euro investito in iniziative di sostenibilità si è trasformato in 3,9 euro di valore economico per la comunità.
Per quanto riguarda l’inclusione sociale, la banca ha continuato a dare sostegno a iniziative ad alto valore aggiunto per esempio verso associazioni come CAF, che accoglie e supporta ragazzi svantaggiati, Fondazione Don Gino Rigoldi, che sostiene famiglie in difficoltà socioeconomica, e Articolo 3, che opera nel carcere di Bollate.
Nell’ambito della ricerca medico-scientifica, altro pilastro dell’agenda sociale, la banca ha supportato l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per la ricerca di terapie innovative di contrasto ai tumori maligni del sistema nervoso centrale che colpiscono bambini e giovani adulti, oltre all’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) con l’iniziativa Adotta un Ricercatore della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata Onlus.
La banca ha poi confermato l’impegno in progetti di respiro nazionale nella cultura e nello sport, anche attraverso osservatori dedicati che ne mostrano opportunità e benefici, sia economici che sociali, a favore di tutti gli stakeholder. Nella cultura, ampliando Economia della Bellezza, la piattaforma che valorizza il patrimonio del nostro Paese non solo nei settori più tradizionali come quello naturalistico-paesaggistico, ma anche imprenditoriale e del “saper fare”, attraverso l’attività delle Pmi che la banca sostiene con i propri prodotti e servizi. Nell’ambito delle celebrazioni del 40° anniversario dalla fondazione, all’interno della cinquecentesca Villa Fürstenberg a Mestre, la banca ha inaugurato il Parco Internazionale di Scultura, l’esposizione permanente di sculture monumentali che a partire dal prossimo aprile sarà aperto al pubblico. Un esempio del modo di fare banca improntato all’economia sociale.
Nello sport, il progetto Osservatorio sullo Sport System Italiano fotografa il valore di questo specifico ecosistema e il contributo allo sviluppo del Paese. In linea con la missione di Kaleidos, la banca ha sostenuto i giovani attraverso numerose iniziative quali la donazione di borse di studio agli atleti medagliati juniores del CONI.
L’impegno di Banca Ifis è proseguito anche sul fronte ambientale. Dopo aver aderito, per prima in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) – l’iniziativa delle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario azzerando le emissioni nette del portafoglio impieghi entro il 2050 – la banca ha continuato a monitorare i target di riduzione delle emissioni finanziate entro il 2030 sul portafoglio creditizio, coprendo circa l’80% delle esposizioni ed emissioni finanziate considerate dalla NZBA.
Per sostenere le Pmi nel percorso di trasformazione sostenibile, la banca ha lanciato una serie di prodotti volti ad agevolare la transizione energetica dei clienti, come il leasing per colonnine elettriche e impianti fotovoltaici rimovibili, oltre a una soluzione di noleggio di flotte e-bike. Anche alla luce delle aspettative di vigilanza di Banca d’Italia, il gruppo ha sviluppato numerose progettualità in materia ambientale, a partire dall’integrazione dei criteri ESG nei processi di credito e risk management, fino alla pubblicazione del primo report allineato alle raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD).
Infine, sul fronte governance, la banca ha confermato il rating “A” assegnato dalla società MSCI e ha avviato una serie di attività volte a rafforzare la propria presenza e posizionamento nei principali indici di sostenibilità a livello internazionale.