L'opinione di Matt Christensen di Allianz Global Investors

COP26: è necessario bilanciare l’ottimismo con la dura realtà

Mentre ci avviciniamo alla fine della COP26, dobbiamo bilanciare l’ottimismo con la dura realtà.

Siamo entrati alla conferenza sperando di vedere l’inizio di un impegno reale per concordare l’urgenza e gli elementi chiave della transizione climatica da parte dei principali stakeholder a livello globale, e su questo punto è stato fatto qualche progresso. 

Nonostante alcune assenze di alto profilo all’inizio della conferenza, questa settimana la dichiarazione congiunta di Cina e Stati Uniti sulla collaborazione per frenare il cambiamento climatico è stato un annuncio molto necessario e incoraggiante e si è aggiunto all’ampia scala di impegni presi durante la conferenza. 

Sono stati accolti anche con favore gli elementi costitutivi di Net Zero, Just Transition e Impact Investing che entrano nell’agenda principale e che sono sotto esame, mentre Barack Obama ha alzato il tiro sui politici incoraggiando la generazione che dovrà vivere con le temperature dei futuri anni 2050-2100.

Detto questo, in generale un sano livello di cautela dovrebbe accompagnare l’ottimismo. Molti degli impegni mancano di dettagli e di elementi legalmente vincolanti, mentre molti impegni e politiche devono essere attuati in tempi molto stretti per evitare un impatto cumulativo che metta a rischio l’obiettivo di 1,5 gradi a rischio.

Nel suo discorso all’evento World Climate Summit e in risposta alle opinioni abbastanza ottimistiche di altri investitori durante la sessione di chiusura, Christensen ha chiesto che tipo di ulteriori eventi catastrofici ci sarebbero voluti per persuadere finalmente le parti interessate che abbiamo bisogno di un’azione significativa ora.

Diversi organismi differiscono su dove la traiettoria è impostata in un range di 1,8 – 2,4 gradi sulla scia della COP26, ma c’è un significativo effetto moltiplicatore di ogni elemento di azione e inazione nei prossimi anni.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto che l’obiettivo di riscaldamento globale a 1,5 gradi è su “supporto vitale”, ma è ancora vita, e tutti possono fare la loro parte nel restituirlo alla salute. L’azione oggi è necessaria e richiederà coraggio, leadership e assunzione di rischi, anche con l’innovazione intorno a nuovi modelli finanziari come quelli mostrati in queste ultime due settimane intorno alla finanza per lo sviluppo tra cui il Fondo d’azione per il clima dei mercati emergenti e il Programma di co-prestito gestito da 3 miliardi di dollari per le imprese private nelle economie in via di sviluppo.