La sostenibilità entra nella tolda di comando delle aziende. Università Bocconi e Politecnico hanno unito le forze per creare un nuovo corso di studi, il Master of Science in Transformative Sustainability, una laurea magistrale che partirà il prossimo mese di settembre e andrà a formare i nuovi manager chiamati a guidare la trasformazione sostenibile delle imprese. Un passaggio fondamentale, non solo per migliorare i risultati economici delle singole aziende nel rispetto delle nuove normative, ma anche per accrescere la competitività del sistema economico italiano. “Oggi la competitività del Paese si fonda in modo crescente sugli aspetti di sostenibilità, in un contesto” spiega Francesco Perrini, Direttore del Master in Transformative Sustainability e Presidente del Comitato di Sostenibilità della Bocconi, “nel quale l’importanza delle sfide ambientali e sociali viene costantemente sottolineata anche da iniziative internazionali, come l’Agenda 2030 che ha identificato nei Sustainable Development Goals una “call to action” universale”. Perrini ha spiegato a ESGnews quali sono le competenze e le capacità indispensabili per i nuovi leader della sostenibilità.
Un corso di studi per creare una figura professionale che non esisteva prima. Quali caratteristiche dovranno avere i nuovi manager della sostenibilità?
I nuovi manager della sostenibilità dovranno avere caratteristiche specifiche che andranno a rivoluzionare la concezione tradizionale di management aziendale, ridefinendo il paradigma di riferimento, i valori, e la cultura organizzativa. Queste caratteristiche specifiche dovranno guidare i futuri manager verso una visione strategica di lungo periodo, lontana da una prospettiva focalizzata esclusivamente alla massimizzazione del profitto. La caratteristica principale dei prossimi professionisti della sostenibilità sarà l’adozione di una visione sistemica. Dovranno abbandonare la logica tradizionale individualista e competitiva, affrontando la complessità sistemica delle sfide di sostenibilità tramite un’azione collettiva e inclusiva. Un’altra caratteristica sarà l’integrazione di diverse competenze, per questo il nostro corso di studi forma i futuri responsabili aziendali rispetto ai diversi ambiti di conoscenza. Infatti, oggi per rendere le imprese resilienti è necessario adottare un approccio complesso costituito da più ambiti (capacità di management e conoscenze tecniche). Soprattutto, i futuri manager, dovranno comprendere le molteplici interdipendenze tra le organizzazioni e i sistemi esterni sociali e ambientali.
Non sempre una sfida facile. Come distinguere le priorità?

Proprio per questa ragione, per i futuri manager della sostenibilità sarà fondamentale riuscire a gestire i trade-off tra gli interessi di diversi stakeholder e i vari ambiti. Questo richiederà particolari abilità analitiche e l’identificazione di soluzioni innovative, tecnologiche e organizzative. Un’altra competenza fondamentale dei responsabili della sostenibilità, di cui si parla frequentemente, sarà rappresentata dalla capacità di misurazione delle variabili che spaziano dagli impatti ambientali a quelli sociali di un prodotto o servizio lungo l’intero ciclo di vita. Inoltre, altre caratteristiche complementari richieste saranno relative alla capacità di comunicazione del profilo di sostenibilità della propria impresa e alla gestione di tematiche specifiche ESG come la diversity. Tutto questo dovrà inoltre essere supportato da una spiccata capacità dei manager nella gestione dell’incertezza, dimensione ormai insita nel contesto in cui viviamo. Sulla base di queste riflessioni, diventa fondamentale formare professionisti che abbiano una visione olistica del mercato in cui operano, siano alla ricerca di nuove soluzioni e innovazioni, e che riescano a preservare una visione del mondo relazionale.
La trasformazione dell’economia verso un modello di produzione sostenibile richiede una vera rivoluzione che parta dalle imprese. Quale sarà il ruolo dei nuovi manager della sostenibilità all’interno delle aziende?
I nuovi manager della sostenibilità rappresenteranno la vera forza trasformativa all’interno delle aziende, guidando la transizione dell’economia verso un modello sostenibile. Questo sarà possibile tramite la cosiddetta “leadership responsabile”. Questa tipologia di leadership guiderà l’organizzazione verso modelli sostenibili, creando valore per i vari stakeholder e considerando l’ambiente esterno in cui l’azienda opera, diversamente da come veniva fatto in passato. Per la trasformazione dell’economia è fondamentale preparare una nuova generazione di leader pronta ad affrontare le sfide poste dall’Agenda 2030.
Il ruolo di guida dei futuri responsabili della sostenibilità consisterà nell’integrare, all’interno dell’impresa e nelle valutazioni strategiche, anche discipline originariamente lontane dal management: dall’ecologia alla sociologia. Infatti, le nuove figure manageriali dovranno guidare l’impresa verso una visione olistica per comprendere sistemi complessi interni ed esterni all’impresa. Questo supporterà le imprese nell’adottare un approccio interdipendente, adattabile e resiliente dove azienda opera come sistema aperto e relazionale. Premessa necessaria sarà stabilire un linguaggio comune per la collaborazione con i vari stakeholder ponendo attenzione ai temi che siano di impatto, collaborando e dialogando. A livello di organizzazione interna diventerà fondamentale diffondere tra le persone abilità di “pensiero laterale” e creative. Il ruolo dei futuri manager della sostenibilità sarà infatti anche quello di innovare e proporre nuovi business model che abbiano un impatto positivo.
Quanto è importante la presenza di nuove figure in grado di incidere sulla sostenibilità del modello economico per rilanciare la competitività del Paese?
È ormai alta la consapevolezza di come, per rilanciare la competitività del Paese, sia necessario agire il prima possibile tramite una profonda trasformazione sostenibile delle imprese del territorio. Oggi le sfide della sostenibilità rappresentano in modo crescente aspetti centrali nelle valutazioni di ogni tipologia di business e stakeholder del mercato, richiedendo alle imprese di avere competenze interne specifiche e leader altamente specializzati. Le imprese, per crescere e rimanere sul mercato, devono rispettare diversi requisiti ESG, questo è richiesto da tutti gli stakeholder, dagli investitori finanziari ai consumatori. Infatti, il Master in Transformative Sustainability è nato proprio dalla consapevolezza di queste necessità.
Che tipo di competenze acquisiscono gli allievi del Master? Può fare esempi di corsi che seguiranno?
Il Master of Science in Transformative Sustainability fornisce le conoscenze e gli strumenti necessari per accompagnare le imprese nel processo di transizione verso modelli di business sostenibili. Questo è possibile grazie ad un approccio integrato all’innovazione strategica e organizzativa, di processo e di prodotto, e sostenuto dalle potenzialità delle nuove tecnologie. Inoltre, gli studenti del Master saranno in grado di valutare l’impatto della trasformazione tramite indicatori chiave ambientali, sociali e di governance (ESG). Il corso, che sarà in inglese, prevede corsi focalizzati sul management (per esempio Corporate Sustainability and Governance, Sustainable Finance, ESG investing) e altri dedicati ad ambiti tecnico-scientifici (Technologies and Systems for Sustainable Mobility, Environmental Economics and Climate Change, Designing Sustainable Cities).
Quali figure professionali forma il Master? A che tipo di ruoli possono ambire gli studenti una volta terminato il percorso?
Gli esperti della sostenibilità con una preparazione interdisciplinare sono sempre più richiesti per guidare la trasformazione delle organizzazioni. Sulla base del programma offerto dal Master of Science in Transformative Sustainabilty è possibile identificare principalmente tre potenziali percorsi di carriera per i nostri studenti. Il primo possibile percorso è rappresentato dagli studenti che diventeranno Sustainabilty Manager Specialists, guidando la trasformazione all’interno delle imprese, la crescita sostenibile, e i processo di trasformazione tramite l’integrazione della sostenibilità nelle catene del valore. Queste figure dovranno aiutare a definire o migliorare i processi organizzativi o le pratiche verso la sostenibilità, sviluppando piani di investimenti responsabili e supportando i progetti di ESG rating. Un secondo percorso di carriera potenziale per gli studenti è quello di diventare Sustainability Analysts per le società di consulenza e le istituzioni finanziarie. In questo caso, gli studenti svilupperanno progetti che aiuteranno i propri clienti nel migliorare i propri processi o pratiche di sostenibilità, condividendo le best practice di mercato e disegnando piani d’azione adattati alla realtà del cliente. Infine, un altro possibile percorso di carriera è rappresentato dagli Sustainability Entrapreneurs, questi saranno in grado di innovare il mercato tramite nuovi business model e aziende che siano realmente “disruptive” nel mercato.