Icg energie rinnovabili | ESG News

Speciale Italian Sustainability Week

Falck Renewables, raddoppiare entro il 2025 le emissioni evitate in atmosfera grazie alle rinnovabili

Falck Renewables ha partecipato all’Italian Sustainability Week, organizzata da Borsa Italiana dal 28 giugno al 2 luglio, durante la quale si sono tenuti una serie di incontri one-to-one tra le società quotate e alcuni investitori istituzionali. 

ESGnews ha intervistato i protagonisti dell’evento per dare loro la possibilità di raccontare il proprio profilo ESG e delineare le specifiche caratteristiche del modello di sostenibilità.

Per Falck Renewables ha risposto Giorgio Botta, Head of Investor Relations and ESG Data Reporting.

Cosa significa sostenibilità per la vostra azienda?

La sostenibilità è un elemento strutturale della nostra strategia. Tutte le nostre scelte di business sono sviluppate all’interno di un orizzonte sostenibile: non solo produciamo energia pulita ma, al contempo, creiamo valore condiviso con i nostri stakeholder, nel rispetto dell’ambiente e del territorio.

La sostenibilità fa parte del nostro DNA: siamo un pure play nel settore delle energie rinnovabili, riconosciuto a livello internazionale anche per l’attenzione rivolta ai territori e alla creazione di opportunità economiche, sociali, culturali per le comunità locali. Siamo impegnati nella promozione della diversità di genere e dell’inclusione, come dimostra il nostro approdo nel Gender-Equality Index 2021 di Bloomberg, e nella creazione di strumenti di finanza verde. Ci impegniamo a legare la remunerazione variabile del management a target sostenibili e, con i nostri impianti rinnovabili, a ridurre le emissioni di CO₂ in atmosfera. La nostra strategia si impianta su quattro capitali, economico e produttivo, sociale e relazionale, ambientale e climatico, umano, che trasformiamo attraverso la nostra attività.

Quali sono i vostri tre principali target in ambito ESG?

Giorgio Botta, Head of Investor Relations and ESG Data Reporting di Falck Renewables

La nostra azione si basa su quattro obiettivi strategici di sostenibilità, uno per ciascuno dei quattro capitali che abbiamo individuato. Per il capitale economico e produttivo, l’obiettivo è portare la distribuzione di valore aggiunto ai nostri stakeholder dai 170 milioni di euro del 2020 ai 255 milioni di euro nel 2025.

Per il capitale sociale, incrementare il tasso di impianti con un programma significativo di community engagement dal 45% del 2020 al 55% del 2025. Per quanto riguarda il capitale ambientale, nell’ambito dello scope 4 (emissioni GHG evitate all’atmosfera con la generazione rinnovabile) l’obiettivo è passare da 0,57MTCO₂ a 1,22 MTCO₂ tra il 2020 e il 2025, anno in cui abbiamo fissato anche il target net-zero carbon footprint.

Per il capitale umano, portare le ore di formazione individuali, reskilling e upskilling, dalle 30 del 2020 alle 40 nel 2025.

Quali sono i risultati o progetti raggiunti che vi hanno reso più orgogliosi?

Uno dei risultati che ci rende più orgogliosi è sicuramente l’aver esteso il community benefit scheme – con cui devolviamo una quota dei ricavi generati dalla produzione di energia a favore di progetti di impatto locale ideati dalle comunità che ospitano i nostri impianti (oltre 170 nel solo 2020) – dal Regno Unito ad altri Paesi, quali Norvegia, Svezia e Spagna.

Altro risultato notevole è stata la creazione di 7 cooperative di finanziamento popolare nel Regno Unito, inserite dal World Economic Forum tra le migliori innovazioni nel settore energetico della decade 2010-2020. Un risultato significativo in ambito finanziario è stato raggiunto attraverso l’emissione di un Green Convertible Bond, il primo esempio di tale strumento emesso in Italia.

Quali sono le tematiche su cui si sono focalizzati gli investitori negli incontri?

Il gender pay gap, che rientra nel pool di tematiche relative alle pari opportunità, già parte integrante del nostro piano strategico. La sustainable supply chain: anche qui ci troviamo perfettamente allineati. Nell’ambito della selezione dei nostri fornitori procediamo alla somministrazione di un questionario, elaborato su parametri ESG, sulla base del quale procediamo alla scelta.

Altro punto, la tutela della biodiversità e degli ecosistemi. Da parte nostra siamo dotati di sistemi di gestione certificati, nelle fasi di costruzione monitoriamo il nostro impatto ambientale, ripristiniamo gli ambienti post-costruzione e portiamo avanti progetti di ispirazione agrivoltaica. Altro tema, la circolarità nelle attività di repowering/revamping. Per quanto riguarda, ad esempio, il revamping del nostro impianto di Spinasanta abbiamo proceduto con l’installazione di pannelli fotovoltaici facilmente smaltibili, controllando altresì lo smaltimento di quelli sostituiti.

Infine, gli obiettivi ESG nella remunerazione variabile del management. Anche qui siamo totalmente allineati: gli obiettivi ESG sono, per noi, una parte integrante della remunerazione, con una variabile tra il 10 e il 30%.