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Pianificazione aziendale

Conviene davvero costituire una holding? Ecco tutti i costi

Negli ultimi anni, sempre più imprenditori e gruppi aziendali stanno adottando il modello della holding per ottimizzare la gestione patrimoniale e fiscale. Questa struttura consente di centralizzare il controllo su più società, semplificando la governance e garantendo maggiore protezione del capitale. La creazione di una holding va oltre la semplice scelta strategica per ridurre l’onere fiscale: si tratta di uno strumento efficace per pianificare la successione aziendale e facilitare l’espansione del business. Per valutare se questa soluzione rappresenta un investimento vantaggioso rispetto agli obiettivi di lungo termine dell’impresa è però importante tutti i costi di costituzione e di gestione.

Cos’è una holding e perché conviene costituirla?

Le holding rappresentano una soluzione sempre più diffusa tra imprenditori e gruppi aziendali che desiderano consolidare e controllare in modo più efficace le proprie partecipazioni societarie. Questo tipo di struttura oltre a possedere, di fatto, altre imprese, offre un supporto nella gestione strategica, nell’ottimizzazione fiscale e nella protezione del patrimonio. Grazie alla sua flessibilità, una holding, come spiega bene il sito Soluzione Tasse, può essere utilizzata per diversificare gli investimenti, ridurre l’impatto delle imposte sui dividendi e facilitare il passaggio generazionale.

In un contesto economico che diventa sempre più complicato, in cui la tutela degli asset e la pianificazione fiscale assumono un ruolo centrale, molte realtà aziendali stanno scegliendo questo modello per garantire maggiore stabilità e continuità nel tempo. La possibilità di accedere a regimi fiscali agevolati e di esercitare un maggiore controllo sulle società operative rende la holding uno strumento efficace per ottimizzare risorse e strategie, adattandosi alle esigenze di crescita e sviluppo del business.

Quali fattori influenzano il costo di una holding

Determinare il costo di costituzione di una holding significa analizzare una serie di variabili che incidono sulla complessità dell’operazione. La forma giuridica scelta rappresenta uno degli elementi chiave: una società semplice ha costi contenuti, mentre una SRL o una SpA richiedono investimenti maggiori per la redazione dell’atto costitutivo e la registrazione.

Oltre alla struttura societaria, il numero di partecipazioni, la presenza di immobili e l’articolazione del gruppo aziendale possono influenzare i costi di consulenza e assistenza legale. Professionisti come notai, commercialisti e avvocati svolgono un ruolo fondamentale nel processo e il loro compenso varia in base all’esperienza e alla complessità delle operazioni richieste.

La creazione di una holding può essere però un investimento strategico: l’ottimizzazione fiscale e il miglioramento della governance aziendale permettono di ammortizzare i costi iniziali nel tempo, offrendo vantaggi competitivi e una gestione più efficiente del patrimonio aziendale e familiare.

Quanto costa aprire una holding in base alla forma giuridica

Una società semplice, indicata per la gestione del patrimonio familiare senza attività operative, prevede costi relativamente bassi, a partire da circa 700 euro. Una SRL, invece, comporta spese più elevate, comprese tra 1.500 e 2.000 euro, poiché richiede un atto costitutivo notarile e una gestione contabile più articolata.

Per una SpA, i costi salgono ulteriormente, arrivando fino a 3.000 euro o più, anche a causa della necessità di disporre di un capitale minimo di 50.000 euro. Oltre ai costi iniziali, vanno considerati gli oneri di mantenimento, che includono spese contabili e adempimenti fiscali ricorrenti.

Costi tipici da considerare nella costituzione di una holding

La costituzione di una holding comporta diversi costi, che variano in base alla complessità della struttura e alla forma giuridica scelta. Le principali spese includono oneri notarili, necessari per la stesura e registrazione dell’atto costitutivo, costi di consulenza, legati ai commercialisti e avvocati che assistono nella pianificazione fiscale e societaria, e diritti amministrativi, come l’iscrizione al Registro delle Imprese.

A questi si aggiungono eventuali imposte sulla costituzione della società e spese operative iniziali. Sebbene l’investimento possa sembrare rilevante, i vantaggi fiscali e patrimoniali che ne derivano ne giustificano l’adozione strategica nel lungo periodo.