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Ambiente, Nuveen Glennmont Partners accelera su ESG

Con oltre tre miliardi di investimenti in energia pulita e oltre 12 TWh di potenza green prodotta dal lancio nel 2014, Nuveen Glennmont Partners è uno dei più grandi gestori di fondi al mondo focalizzato sugli investimenti in infrastrutture per le energie rinnovabili. L’asset manager, sta accelerando sulla sostenibilità e si è focalizzato in particolare su quattro degli SDG delle Nazioni Unite: l’obiettivo 7, energia pulita e accessibile, l’obiettivo 8, lavoro dignitoso e crescita economica, l’obiettivo 12, consumo e produzione responsabili e l’obiettivo 13, azione per il clima. Nuveen Glennmont Partners ha fatto il punto sull’impegno in chiave ESG nel recente “Environmental, Social and Governance Report 2021”.

La società si trova in una posizione privilegiata data la spinta degli stati europei nell’accelerazione verso la transizione energetica, puntando innanzitutto sull’energia pulita grazie ai costi convenienti, alla facilità di una rapida implementazione e alla conseguente riduzione delle importazioni di combustibili fossili. Una tendenza che si intravvedeva già con l’attenuazione della forza della pandemia ma che è stata accentuata dalla guerra in Ucraina, che ha acceso i riflettori sull’importanza di un approvvigionamento energetico sicuro e indipendente come priorità per molti governi. 

Nel report, Nuveen Glenmont Partners sottolinea che i governi dovrebbero ora concentrarsi sull’abbreviazione e la razionalizzazione dei processi di sviluppo dei progetti, sul miglioramento della trasmissione e dell’interconnessione tra le reti nazionali e regionali, sulla definizione di un approccio europeo all’energia pulita e sul sostegno allo sviluppo dello stoccaggio.  Tendenze che alcuni governi stanno già mettendo in pratica. Gli ultimi piani del governo del Regno Unito, per esempio, prevedono di aumentare la propria flotta eolica offshore fino a 50 GW entro il 2050, compresi 5 GW di eolico offshore galleggiante e un potenziale aumento di cinque volte della capacità fotovoltaica totale entro il 2035.

Parallelamente allo sviluppo del portafoglio, Nuveen Glennmont sta continuando a lavorare per migliorare l’integrazione dei fattori ESG nelle sue pratiche, sia per innalzare i livelli di trasparenza verso gli stakeholder sia per garantire che si continui a dare l’esempio per quanto riguarda la gestione responsabile dei fondi e degli asset infrastrutturali. 

Per il 2022, la società si prefigge di agire sui seguenti punti: 

  • l’implementazione del regolamento SFDR e della tassonomia dell’UE;
  • un maggiore controllo sulle catene di fornitura;
  • l’ulteriore sviluppo di iniziative di finanziamento della comunità in cui opera 
  • indagini approfondite per ridurre la propria  impronta di carbonio, sia a livello di asset che di azienda; e
  • il perfezionamento della metodologia per la reportistica sulle principali metriche ESG e l’ampliamento della portata dei dati acquisiti.

Nuveen Glennmont Partners punta sull’energia pulita

Nuveen Glennmont ha raccolto oltre 2,5 miliardi di euro da investire nell’energia pulita e ha investito in progetti con un valore d’impresa totale di oltre 3 miliardi di euro. Ad oggi, ha investito in Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito – con una capacità installata cumulativa superiore a 1,5 GW tramite oltre 30 investimenti e 50 siti. Di questi progetti, uno è attualmente in costruzione mentre il resto è operativo e 24 sono stati dismessi con successo. In Europa meridionale, inoltre, il team di Nuveen Glennmont sta sviluppando un ulteriore 1 GW di progetti solari fotovoltaici.

Il team, con membri provenienti da tutto il mondo, lavora insieme dal 2007 e conta circa 60 persone con sede tra Europa, USA e Asia-Pacifico. Il focus del team è lo sviluppo, la costruzione e la gestione di progetti di generazione di energia pulita.

Nel corso del 2021 Nuveen Glennmont ha continuato la sua crescita costante, firmando ulteriori investimenti per il Fondo III, continuando il dispiegamento di REBS I (“Renewable Energy Backed Securities”, un fondo di debito secondario) e cedendo la maggior parte del portafoglio del Fondo II, con solo due asset bioenergetici ancora da cedere. Sibelius rimane in costruzione, come il più grande parco eolico onshore della Finlandia, con 211 MW in costruzione.

Focus su quattro Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata da tutti gli stati membri dell’ONU nel 2015, invita ad agire su 17 SDGs e i Principi dell’ONU per l’Investimento Responsabile a loro volta hanno riconosciuto che gli SDGs rappresentano il più grande quadro di sostenibilità concordato a livello globale e che i firmatari dei PRI dovrebbero allineare le loro pratiche di investimento responsabile con gli SDGs.

Nuveen Glennmont ha selezionato i quattro obiettivi che sono più rilevanti per la sua attività: l’obiettivo 7,energia pulita e accessibile; l’obiettivo 8, lavoro dignitoso e crescita economica; l’obiettivo 12, consumo e produzione responsabili; e l’obiettivo 13, azione per il clima.

Fonte: Environmental, Social and Governance Report 2021”, Nuveen.

I punti salienti degli SDG delle Nazioni Unite di Glennmont

Nuveen Glennmont ha contribuito agli SDGs dell’ONU in vari modi nel corso del 2021. Il gestore, infatti, è riuscito a misurare alcuni dei principali risultati raggiunti. Il suo contributo chiave è la produzione di energia pulita, come evidenziato di seguito.

Fonte: Environmental, Social and Governance Report 2021”, Nuveen.

Ambiente: l’impegno sulla produzione di energia pulita

Dal suo lancio, l’asset manager ha prodotto circa 12 TWh di energia pulita dai suoi asset solari fotovoltaici, eolici onshore, eolici offshore e bioenergetici, escludendo qualsiasi adeguamento per la quota di Nuveen Glennmont nel progetto.

Fonte: Environmental, Social and Governance Report 2021”, Nuveen.

Compensazioni di CO2 lorde

Nuveen Glennmont, tramite i propri investimenti, contribuisce all’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius stabilito dalla conferenza sul clima di Parigi aumentando la quota di generazione di energia pulita rispetto alla produzione globale di energia e, di conseguenza, compensando le emissioni di CO2 che potrebbero altrimenti essere state emesse attraverso una fonte meno ecologica, come il carbone o il gas naturale. Le metriche sottostanti indicano la compensazione lorda di CO2 per fondo e, all’interno del fondo, per paese e anno.

Fonte: Environmental, Social and Governance Report 2021”, Nuveen.

Per stimare le sue compensazioni di CO2 lorde, Nuveen Glennmont combina i dati delle sue attività con quelli del rapporto annuale Emissions Factors dell’International Energy Agency (IEA). 

La compensazione di CO2 per il portafoglio è calcolata moltiplicando i kWh effettivi generati dalle attività per un corrispondente fattore CO2/kWh dell’IEA per il relativo Paese e anno. Dellacompensazione del Fondo II ha beneficiato in particolare l’Italia.

Rispetto al passato, le compensazioni, calcolate utilizzando l’ultimo rapporto disponibile Emissions Factors e non certificate, risultano inferiori in quanto l’intensità di carbonio della produzione di energia in Europa è diminuita.

Fonte: Environmental, Social and Governance Report 2021”, Nuveen.

Consumo d’acqua

Il consumo d’acqua delle attività di Nuveen Glennmont varia sostanzialmente a seconda della tecnologiautilizzata per produrre l’energia verde. Il consumo d’acqua dei progetti eolici onshore è minimo rispetto al consumo d’acqua degli investimenti nel solare fotovoltaico, che a sua volta è minore rispetto al consumo d’acqua della biomassa.

L’uso dell’acqua è fondamentale per la generazione di energia negli impianti a biomassa. L’acqua viene prima riscaldata nella caldaia per produrre vapore ad alta pressione (alimentato dalla combustione della materia prima) e il vapore prodotto alimenta una turbina che genera elettricità attraverso un generatore elettrico. Successivamente, il vapore viene condensato e reimmesso nella caldaia per chiudere il ciclo. L’elettricità viene poi esportata alla rete nazionale, mentre parte del calore prodotto può essere esportato a una rete locale di teleriscaldamento o a un utente industriale. L’acqua di processo scaricata dall’impianto passa attraverso un bacino di sedimentazione/neutralizzazione dove viene trattata prima di essere scaricata nella rete idrica locale. Inoltre, l’acqua viene frequentemente campionata per garantire che sia conforme al permesso o all’autorizzazione degli effluenti commerciali del sito.

Il consumo di acqua del Fondo II per il 2021 è stato superiore alla media dei tre anni precedenti a causa della riduzione dei tempi di inattività nel corso dell’anno.

Fonte: Environmental, Social and Governance Report 2021”, Nuveen.

Per gli impianti solari fotovoltaici, il consumo di acqua è importante anche per la manutenzione ordinaria. E’ utilizzata per pulire i moduli solari fotovoltaici, almeno una volta all’anno, il che aiuta a mantenere il rendimento dell’impianto. L’acqua, inoltre, viene spruzzata ad alta pressione, il che comporta un consumo per MW di circa 6 metri cubi all’anno. Per ridurre il consumo vengono sempre più utilizzati moduli solari fotovoltaici con rivestimenti antisporco.

Note:

I Fondi I, II, III e REBS non sono più in raccolta