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Climate Action

USA-Cina, partner nell’azione per il clima

Gli Stati Uniti e la Cina sosterranno un nuovo obiettivo globale su rinnovabili ed economia circolare e lavoreranno insieme sull’inquinamento da metano e plastica, hanno affermato in una dichiarazione congiunta dopo un incontro volto a trovare una posizione condivisa sul clima in vista dei colloqui della COP28 che si terrà a Dubai alla fine di questo mese.

Gli inviati per il clima John Kerry e Xie Zhenhua, si sono incontrati a Sunnylands in California dal 4 all’8 novembre, dove hanno concordato di rilanciare un gruppo di lavoro bilaterale sul clima che discuterà le aree di cooperazione, si legge nella dichiarazione congiunta, anche se permangono differenze su questioni come l’eliminazione graduale dei combustibili fossili.

Il rilancio del gruppo di lavoro segna la normalizzazione delle relazioni climatiche tra i due Paesi dopo una pausa innescata nel 2022 dalla visita dell’ex presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi a Taiwan, un’isola autonoma che la Cina rivendica come propria .

Il partenariato tra i due maggiori Paesi emettitori del mondo è visto come un elemento cruciale per garantire un accordo di consenso alla COP28.

Per la prima volta, la Cina, il più grande produttore mondiale di emissioni di gas serra, includerà gas serra diversi dal biossido di carbonio come l’ossido di azoto nel suo piano nazionale sul clima del 2035, nonché azioni specifiche per ridurre le emissioni di metano, le principali fonti di emissioni globali.

Nella dichiarazione si precisa che la partnership tra i due leader globali si concentra anche su altre aree chiave di cooperazione, tra cui l’aumento dell’efficienza e dell’economia circolare, lo scambio di informazioni su politiche e tecnologie per ridurre le emissioni, e la collaborazione per arrestare la perdita di foreste e l’inquinamento causato dalla plastica.

Gli Stati Uniti e la Cina hanno anche affermato di sostenere la dichiarazione dei leader del G20 di triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030, e hanno concordato di “accelerare la sostituzione della produzione di carbone, petrolio e gas”, che si tradurrebbe in “significative riduzioni assolute delle emissioni del settore energetico in questo decennio”.

Dichiarazioni sulla COP28

In merito alla COP28, le due parti hanno sottolineato di attendere “con ansia” il primo Global Stocktake nell’ambito dell’Accordo di Parigi, che rappresenta un’opportunità vitale per riflettere sull’ambizione, l’attuazione e la cooperazione in linea con l’aumento di temperatura media globale entro gli 1,5°C come previsto da Parigi.

Entrambi i Paesi, inoltre, hanno ribadito che si impegneranno tra loro e con le altre parti per adottare una decisione consensuale sul bilancio globale. Decisione che, secondo Stati Uniti e Cina, dovrebbe riflettere che ci sono stati sostanziali progressi positivi, anche se ancora insufficienti, verso il raggiungimento degli obiettivi di Parigi, e che dovrebbe essere equilibrata tra le aree tematiche ed essere coerente con la struttura dell’accordo di Parigi.

I due, comunque, auspicano che con la prossima COP si aumenti il livello di ambizione e di azione per raggiungere gli obiettivi climatici.