“Stop a nuovi impianti a carbone. No all’espansione delle attività di exploration di petrolio e gas. Adesso è il momento per un rialzo senza precedenti degli investimenti in infrastrutture rinnovabili, che devono triplicare a 5 trilioni di dollari annui entro il 2030”. Antònio Guterres, segretario generale Onu, ha espresso una posizione molto chiara di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite descrivendo le priorità per il 2022.
“Stiamo affrontando cinque allarmi di un possibile incendio globale, che impone la mobilitazione di tutti I Paesi”, ha dichiarato Guterres, elencando i cinque fattori di rischio e le relative priorità per le nazioni Onu: innanzitutto la battaglia contro il Covid-19, la necessità di procedere con le vaccinazioni e di renderle disponibili a tutti i Paesi, spingendo sul programma solidale Covax; il secondo allarme è un sistema finanziario globale “moralmente in bancarotta”, che va quindi riformato; il terzo è il cambiamento climatico, che richiede appunto un forte impegno sulla transizione e sulle rinnovabili; il quarto allarme è rappresentato dal rischio di “caos digitale” che impone la necessità garantire la legalità nel cyberspazio; il quinto riguarda le minacce alla pace e alla sicurezza.
Indice
Allarme 1: La lotta contro il Covid-19
“Le nostre azioni di devono basare sulla scienza e sul buon senso. E la scienza è chiara: i vaccini salvano vite”. Guterres ha invitato alla mobilitazione contro le ineguaglianze vaccinali, che persistono nonostante gli impegni (i Paesi più ricchi hanno tassi di vaccinazione sette volte più alti delle nazioni africane) e di dare priorità nella fornitura al programma solidale dell’Oms Covax, impegnato nella distribuzione equa e nell’ampliamento dell’accesso ai vaccini. Guterres ha inoltre sottolineato la necessità di combattere la “piaga” della disinformazione sui vaccini, e di impegnarsi per poter essere preparati nelle pandemie future, anche con il rafforzamento dell’Oms.
Allarme 2: La riforma del sistema finanziario
La pandemia ha evidenziato il fallimento del sistema finanziario globale, che “favorisce i ricchi e punisce i poveri” quando invece dovrebbe garantire stabilità supportando le economie durante gli choc economici. Invece, i Paesi poveri stanno sperimentando i più bassi tassi di crescita degli ultimi anni e a quelle di media ricchezza viene negata una sospensione dal rimborso dei debiti. Il sistema va quindi riformato, anche perché rischia di allargare le disuguaglianze già esistenti e alimentare ulteriormente le tensioni sociali.
Allarme 3: L’emergenza climatica
Secondo Guterres le nazioni non hanno altra scelta che entrare in “emergency mode” contro la crisi climatica. Il mondo è ben fuori strada rispetto al raggiungimento dell‘obiettivo di contenere il rialzo delle temperature entro 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, e le emissioni globalivanno ridotte del 45% entro la fine del decennio per raggiungere la neutralità carbonica per il 2050.
Tutti i Paesi sviluppati e i maggiori emittenti devono fare di più, e farlo più rapidamente, per sostenere la transizione energetica. Guterres ha sollecitato la creazione di coalizioni che garantiscano supporto tecnico e finanziario alle nazioni che necessitano di assistenza per passare dall’energia a carbone a quella rinnovabile. Nel frattempo, tutti i governi dovrebbero rafforzare i propri impegni fino a raggiungere collettivamente l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 45%. E i Paesi più ricchi dovrebbero mantenere la promessa di fornire 100 miliardi di dollari di finanziamenti a favore del clima diretti ai Paesi in via di sviluppo.
Allarme 4: Tecnologia e ciberspazio
Sebbene la tecnologia offra straordinarie possibilità per l’umanità, Guterres ha sottolineato che “il crescente caos digitale sta avvantaggiando le forze più distruttive e nega opportunità alla gente comune”. Quindi se da una parte è necessario espandere l’accesso a Internet ai quasi tre miliardi di persone ancora offline, per garantire condizioni eque a tutti, dall’altro è importante affrontare rischi come l’uso improprio dei dati, la disinformazione e la criminalità informatica. Guterres propone di istituire un Global Digital Compact, che riunisce i governi, il settore privato e la società civile, per concordare i principi chiave alla base della cooperazione digitale globale. Una seconda proposta è un codice di condotta globale per porre fine all’infodemia e alla guerra alla scienza, per promuovere l’integrità nell’informazione pubblica, anche online.
Allarme 5: Pace e sicurezza
Il mondo sta affrontando il maggior numero di conflitti violenti dal 1945, e la pace è assolutamente necessaria. “Per un’organizzazione costruita all’indomani della Guerra Mondiale, sulla scia di un genocidio senza precedenti, abbiamo l’obbligo di parlare e agire per spegnere l’incendio”, ha detto Guterres. Le nazioni devono agire per combattere le violazioni dei diritti umani e gli attentati allo stato di diritto, contrastare le crescenti ondate di populismo, razzismo ed estremismo e l’escalation delle crisi umanitarie alimentate dai cambiamenti climatici.