I ministri di Francia, Germania e Italia hanno annunciato in una dichiarazione congiunta che i loro Paesi rafforzeranno la cooperazione per garantire l’accesso alle materie prime critiche.
La dichiarazione ha fatto seguito a un incontro tra il ministro tedesco dell’Economia e della Protezione del clima Robert Habeck, il ministro francese dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale Bruno Le Maire e il ministro italiano dell’Impresa e del Made in Italy Adolfo Urso, tenutosi a Berlino il 26 giugno. Secondo la dichiarazione, i tre ministri hanno concordato di coordinare le loro proposte nel settore delle materie prime critiche e di stabilire posizioni comuni riguardo agli emendamenti alla proposta di legge sulle materie prime critiche dell’UE.
Per quanto riguarda i negoziati sull’European Critical Raw Materials Act, i tre Paesi hanno chiesto una rapida conclusione delle discussioni sugli emendamenti alla bozza, ribadendo il loro sostegno a un “testo ambizioso” che includa incentivi per promuovere il riutilizzo e il riciclaggio di materie prime strategiche e critiche e criteri ambientali, sociali e di governance ambiziosi.
I tre Paesi hanno anche chiesto di ampliare l’elenco delle materie prime considerate “strategiche” e “critiche” della normativa europea, includendovi l’alluminio.
Inoltre, per garantire l’intera catena di approvvigionamento, dall’estrazione alla lavorazione e al riciclaggio, i tre ministri hanno concordato di intensificare la cooperazione a livello di progetto, scambiando dati e condividendo criteri di supporto. Secondo l’accordo, sarà anche istituito un gruppo di lavoro di esperti delle rispettive amministrazioni per dare seguito a queste iniziative e garantirne la corretta attuazione.
I tre leader hanno annunciato che terranno riunioni di follow-up a Roma in ottobre e successivamente a Parigi, per continuare le discussioni.
Nel marzo 2023 la Commissione UE ha pubblicato le tanto attese proposte per il suo European Critical Raw Materials Act, progettato per garantire l’accesso dell’UE “a un approvvigionamento sicuro, diversificato, abbordabile e sostenibile di materie prime” per la transizione energetica in settori quali l’industria net-zero e digitale, l’aerospaziale e la difesa.
Le proposte della normativa europea includono un regolamento che stabilisce che entro il 2030 le capacità nazionali dell’UE lungo la catena di approvvigionamento delle materie prime strategiche devono fornire almeno il 10% del consumo annuale dell’UE di materiale strategico estratto o minerario, almeno il 40% del consumo annuale dell’UE di materiali strategici lavorati e almeno il 15% del consumo di materiali strategici riciclati. La legislazione finale dovrebbe essere pubblicata a luglio.