Mobilità sostenibile

FNM e Alstom: al via il primo treno a idrogeno Italiano nella prima Hydrogen Valley del paese

FNM, principale gruppo integrato nella mobilità sostenibile in Lombardia, ha presentato, insieme all’azienda costruttrice Alstom, leader globale nella mobilità intelligente e sostenibile, il treno Coradia Stream alimentato ad idrogeno che segna l’inizio di una nuova era nel trasporto ferroviario passeggeri in Italia. Dopo una fase di testing, il treno entrerà in servizio commerciale lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo, in Valcamonica, nell’ambito del progetto H2iseO, volto ad istituire la prima Hydrogen Valley italiana.

Il nuovo treno a idrogeno, risponde all’obiettivo europeo di ridurre del 100% le emissioni di C02 entro il 2050 ed è il primo treno a zero emissioni dirette di CO2 per l’Italia dotato di celle a combustibile a idrogeno, con una capacità totale di 260 posti a sedere e un’autonomia superiore a 600 km. L’accordo firmato da FNM e Alstom nel novembre 2020 prevede la fornitura a Trenord di sei treni a celle a combustibile a idrogeno, con opzione per ulteriori otto.

L’introduzione del treno a idrogeno fa parte del progetto H2iseO Hydrogen Valley che, promosso da FNM, FERROVIENORD e Trenord, ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità avviando la conversione energetica del territorio e contribuendo alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. 

Si tratta di un progetto altamente innovativo, che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di 3 impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 (a Brescia, Iseo e Edolo), oltre che la messa in servizio di 40 autobus a idrogeno in sostituzione dell’intera flotta oggi utilizzata da FNM Autoservizi.

il varo del nuovo mezzo ha forti ripercussioni sulle “dimensioni sociale, economica, geografica, ambientale e della mobilità e ha un grande valore in termini di sostenibilità”, ha spiegato il presidente di FNM, Andrea Gibelli, specificando che “ci consente di utilizzare l’infrastruttura ferroviaria già esistente mettendo in servizio i nuovi treni a idrogeno, che sono in grado di abbattere le emissioni, di contribuire alla decarbonizzazione della mobilità nella valle e di garantire maggiore comfort ai viaggiatori. Inoltre, la creazione di un distretto economico e industriale basato sull’idrogeno, a partire dalla mobilità ferroviaria ma non solo, avrà ricadute positive sull’economia e l’occupazione del territorio”.