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Energia

Eni: oggi taglio di un terzo del gas da Gazprom. Pronti i piani di emergenza UE

Eni ha comunicato che Gazprom ha ridotto per la giornata odierna le forniture di gas di un terzo. La multinazionale russa fornirà, infatti, alla società dell’energia italiana volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni che era stata pari a circa 32 milioni di metri cubi quotidiani.

Come sottolineato dalla commissione europea, Putin continua a usare l’energia come un’arma. Assieme all’Italia, infatti, altri 11 Paesi dell’UE sono stati direttamente interessati da un’interruzione parziale o totale del gas russo.

La Commissione, che a meta maggio ha lanciato RePowerEU, il piano che ha l’obiettivo di ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde, ha ribadito anche oggi che è necessario riempire le riserve di gas prima di questo inverno per essere pronti a eventuali ulteriori interruzioni e tagli delle forniture di gas.

A tal fine, tutti i Paesi dell’UE devono riempire almeno l’80% dei loro depositi di gas prima di quest’inverno (90% è l’obiettivo poi per l’inverno successivo) e mettere in atto i propri piani di emergenza nazionali.

Il piano di emergenza italiano prevede, tra le varie iniziative, un incremento dell’ energia proveniente dalle centrali a carbone, una riduzione dell’approvvigionamento di gas alle industrie che fanno più uso di energia, ma anche una diminuzione di due gradi del livello massimo di riscaldamento concesso e lo spegnimento dei lampioni pubblici.

La Commissione ha inoltre rassicurato che sta lavorando al contempo a un approccio coordinato, un piano di emergenza europeo. In questa direzione va anche la strategia EU External Energy Strategy, già annunciata a maggio, che intende facilitare la diversificazione energetica e la creazione di partenariati a lungo termine con i fornitori consentendo acquisti di gas, GNL e idrogeno basati sulla domanda energetica comune degli Stati europei, ottimizzando l’uso delle infrastrutture e coordinando le richieste.