EF Solare Italia, ha presentato, in occasione del convegno Transition2Green: il contributo dell’agro-fotovoltaico, un nuovo modello di agro-fotovoltaico a consumo di terreno nullo che si prospetta essere una possibile soluzione integrata per la realizzazione degli obiettivi di transizione energetica e per promuovere la valorizzazione dei territori in cui si colloca.
EF solare Italia è il primo operatore di fotovoltaico in Italia, e tra i principali in Europa; il gruppo, controllato al 70% da F2i – Fondi Italiani per le Infrastrutture e partecipato al 30% da Crédit Agricole Assurances, possiede impianti in Sardegna, Umbria e in particolare in Calabria, dove ha sette serre fotovoltaiche che producono circa 25 milioni di kilowattora all’anno, capaci di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di oltre 9 mila famiglie, con una riduzione di oltre 11 mila tonnellate di emissioni di CO2.
A Scalea, tra l’altro sede del convegno, l’azienda ha realizzato, insieme a Le Greenhouse (partner agricolo) ed a Convert Italia (società leader nella fornitura di sistemi ad inseguimento solari), un prototipo dimostrativo di strutture ad inseguimento solare che sono infisse al suolo senza l’utilizzo di fondazioni in cemento, aspetto che garantisce la completa reversibilità dell’installazione. L’impianto, idoneo per tutte le tipologie di pannelli solari, è elevato da terra a circa 3 metri di altezza e ha file adeguatamente distanziate per consentire l’attività agricola e fotovoltaica, garantendo il giusto apporto di luce diretta e luce diffusa.
Le strutture sono integrate con gli impianti di nebulizzazione e fertirrigazione programmabili e gestibili da remoto in base alle informazioni sui parametri agronomici e sull’attività fenologica delle colture, fornite dai sistemi di monitoraggio presenti in campo. Questa nuova configurazione sviluppata da EF Solare consente, dunque, una coltivazione pressoché totale delle aree coinvolte garantendo la presenza simultanea e continuativa di attività agricole e di gestione dell’impianto fotovoltaico.
Partendo dallo studio delle peculiarità del territorio e dalla definizione di un piano di miglioramento fondiario, tali sistemi offrono opportunità d’investimento e benefici non solo per il settore energetico, ma anche per l’agricoltura e le comunità locali. Grazie agli impianti agro-fotovoltaici è infatti possibile contrastare l’abbandono dei terreni stimolando investimenti a vantaggio della competitività dell’azienda agricola, contribuire ad un importante risparmio idrico rispetto alle coltivazioni a pieno campo (condotte in maniera tradizionale), e proteggere le coltivazioni da eventi atmosferici estremi dovuti al cambiamento climatico, garantendo una resa dei raccolti di alta qualità.
Al contempo, tale tecnologia contribuisce ad aumentare l’efficienza dei moduli, grazie al microclima più fresco che si genera al di sotto dei pannelli, e a creare nuove opportunità di lavoro nelle comunità e nei territori nei quali si inserisce, assicurando una continuità lavorativa maggiore rispetto al pieno campo.
“Il nostro obiettivo è produrre energia pulita valorizzando il suolo agricolo, per farlo è fondamentale creare un dialogo costruttivo con le comunità locali e le istituzioni lavorando insieme nel rispetto del territorio per poter salvaguardare l’ambiente e la biodiversità. In Calabria, grazie a questa sinergia, abbiamo creato nuovi posti di lavoro, produciamo energia pulita e contribuiamo al mantenimento di una tradizione millenaria legata alla coltivazione del cedro, innovandola e rendendola sostenibile.”, ha dichiarato Andrea Ghiselli, CEO di EF Solare, che ha poi concluso: “Abbiamo dunque la possibilità di costruire già oggi un presente più sostenibile utilizzando l’innovazione tecnologica al servizio della transizione energetica.”