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Economia circolare

Commissione UE: nuove proposte per riciclo e riutilizzo rifiuti tessili

La Commissione europea ha proposto nuove norme volte a responsabilizzare i produttori per l’intero ciclo di vita dei prodotti tessili e a sostenere la gestione sostenibile dei rifiuti tessili in tutta l’UE. L’iniziativa accelererà lo sviluppo del settore della raccolta differenziata, della cernita, del riutilizzo e del riciclaggio dei tessili in Europa, in linea con la strategia dell’UE per i tessili sostenibili e circolari. L’aumento della disponibilità di prodotti tessili usati dovrebbe creare posti di lavoro locali risparmiare denaro per i consumatori europei e nel resto del mondo, attenuando nel contempo l’impatto della produzione tessile sulle risorse naturali.

L’UE genera 12.6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili all’anno e abbigliamento e calzature rappresentano da soli 5.2 milioni di tonnellate di rifiuti, pari a 12 kg di rifiuti per persona all’anno. Attualmente, inoltre, solo il 22% dei rifiuti tessili post-consumo è raccolto separatamente per essere riutilizzato o riciclato, mentre il resto è spesso incenerito o collocato in discarica.

Nell’ambito della strategia dell’UE per i tessili sostenibili e circolari, la Commissione ha ora proposto di introdurre regimi obbligatori e armonizzati di responsabilità estesa del produttore per i tessili in tutti gli Stati membri dell’UE. I regimi di responsabilità estesa del produttore sono riusciti a migliorare la gestione dei rifiuti derivanti da diversi prodotti, come gli imballaggi, le batterie e le apparecchiature elettriche ed elettroniche. I produttori copriranno i costi di gestione dei rifiuti tessili, il che fornirà loro incentivi per ridurre i rifiuti e aumentare la circolarità dei prodotti tessili, progettando prodotti migliori fin dall’inizio. Quanto i produttori pagheranno il regime di responsabilità estesa del produttore sarà adeguato in base alle prestazioni ambientali dei tessili, un principio noto come “eco-modulazione“.

Le norme comuni dell’UE in materia di responsabilità estesa del produttore renderanno inoltre più facile per gli Stati membri attuare l’obbligo di raccolta differenziata dei prodotti tessili a partire dal 2025, in linea con la legislazione vigente. I contributi dei produttori finanzieranno investimenti in capacità di raccolta differenziata, cernita, riutilizzo e riciclaggio. Le norme proposte in materia di gestione dei rifiuti mirano a garantire che i tessili usati siano selezionati per il riutilizzo e che ciò che non può essere riutilizzato sia indirizzato in via prioritaria al riciclaggio. Le imprese sociali attive nella raccolta e nel trattamento dei prodotti tessili beneficeranno di maggiori opportunità commerciali e di un mercato più ampio per i prodotti tessili di seconda mano.

La proposta della Commissione promuoverà inoltre la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative per la circolarità del settore tessile, come il riciclaggio da fibra ottica a fibra.

La proposta affronta anche la questione delle esportazioni illegali di rifiuti tessili verso paesi che non sono in grado di gestirli. La nuova legge chiarirebbe cosa si intenda per rifiuto e cosa sia considerato un prodotto tessile riutilizzabile, per porre fine alla pratica delle esportazioni di rifiuti dissimulati a fini di riutilizzo. Ciò integrerà le misure previste dalla proposta di un nuovo regolamento relativo alle spedizioni di rifiuti che garantirà che le spedizioni di rifiuti tessili avvengano solo se vi sono garanzie che i rifiuti siano gestiti in modo ecologicamente corretto.

Prossime tappe

Come da prassi, la proposta della Commissione relativa a una modifica mirata della direttiva quadro sui rifiuti sarà ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.