EuroGroup Laminations | ESG News

SiGreen

EuroGroup Lamination presenta alla COP28 software per ridurre CO2 filiera auto elettrica

EuroGroup Laminations, azienda attiva nella progettazione, produzione e distribuzione di statori e rotori (i cosiddetti motor cores componenti chiave dei motori e generatori elettrici) ha presentato, nella cornice della COP28, insieme a Siemens, fornitore di servizi tecnologici, l’applicazione a un caso pilota dell’innovativo software SiGreen che permette di tracciare le emissioni di CO2 di un prodotto lungo tutta la catena di approvvigionamento e di calcolare dunque l’impronta di carbonio dello stesso.

La presentazione è avvenuta assieme ad anche TyssenKrupp, produttore di acciaio elettrico, e ZF, multinazionale tedesca che fornisce sistemi per l’industria automobilistica, con cui EuroGroup Laminations ha realizzato il progetto ed è stata mostrata la capacità di calcolo della PCF (Product Carbon Footprint) di SiGreen. Il software utilizza l’innovativo standard Catena X, primo ecosistema di dati aperti e collaborativi sviluppato per l’industria automobilistica e promosso dalle principali case produttrici. Come raccontato in un’intervista a ESGnews dall’ad di EuroGroup Lamination, Marco Stefano Arduini, SiGreen rappresenta un concreto step per l’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 legate al ciclo di vita della auto a trazione elettrica.

“La partecipazione di Eurogroup Laminations alla COP28 e l’adozione di SiGreen rappresentano un passaggio operativo per affrontare l’urgenza della decarbonizzazione e la necessaria assunzione di responsabilità da parte delle principali industrie produttive per affrontare collettivamente le sfide del cambiamento climatico” ha dichiarato Leonardo Franchini, CEO Automotive Business di EuroGroup Laminations, in occasione del panel Exploring technology’s role in industrial decarbonization: Insights from industry leaders, “La trasparenza tra le aziende della filiera della catena di approvvigionamento del motore elettrico garantisce la possibilità di avere uno scambio di dati sulla CO2 affidabile e puntuale e di misurare il successo degli sforzi di decarbonizzazione. La PCF sarà in futuro una delle voci che comporrà il Passaporto Digitale di Prodotto, oltre alle caratteristiche tecniche del prodotto stesso conterrà i dati relativi alle emissioni associate ed eventuali compensazioni di CO2 avvenute. Stiamo facendo progressi ma è solo l’inizio del percorso verso un futuro sostenibile per il pianeta.”