Una storia di rigenerazione urbana, architettonica e artistica quella del Vetra Building, l’edificio nato come esattoria civica di Milano nei primi anni Sessanta, riqualificato su progetto de Il Prisma fra il 2018 e il 2021, e attualmente gestito da AXA IM Alts per conto dei propri clienti. Per raccontare la storia dell’immobile e della sua rinascita sono stati pubblicati due libri (Storia di un’architettura nel cuore di Milano e Filosofia della riqualificazione) che ripercorrono le vicende dell’edificio e descrivono la trasformazione avvenuta nell’area circostante il Parco delle Basiliche e le scelte strategiche che hanno consentito la ricucitura urbana dell’asset nel tessuto limitrofo.
“Per una società che operi nel campo del real estate, la necessità di generare profitti non può oggi che convivere con la possibilità di generare valore culturale e sociale, identità, pensiero, appartenenza. Che è poi il senso profondo del termine riqualificazione” sottolinea Francesco Rovere, Senior Development Manager di Axa Investment Manager, intervenuto durante l’evento di presentazione dei due libri, Bello è per tutti: Vetra Building fra architettura e rigenerazione.
Una riprogettazione dello spazio comune che ha portato rinnovato fermento e scambio di conoscenza e risorse, un’opera di riappropriazione di un luogo abbandonato e restituito alla cittadinanza grazie al dialogo tra istanze pubbliche e private: questo è il Vetra Building, al di là della sua forma – un complesso di oltre 27.000 mq composto oggi da spazi ad uso terziario e retail – e delle elevate performance di sostenibilità ambientale in termini di efficienza energetica e uso delle risorse idriche – il complesso è stato certificato LEED Core & Shell con un livello “Platinum”.
E nell’intento di creare valore e dinamiche virtuose, una grande alleata: l’arte. Massimiliano Tonelli, direttore di Artribune e Helga Marsala, curatrice di Artribune Produzioni, hanno ricordato il percorso compiuto assieme ad AXA IM Alts per caratterizzare l’asset attraverso l’arte pubblica, con l’opera permanente X di Patrick Tuttofuoco: un’installazione al neon che raffigura due mani che si sfiorano, tendono l’una verso l’altra, un gesto semplice e simbolico, metafora di relazioni, cura, collaborazione. E infatti, l’arte è un “forte acceleratore di processi” ricorda Andreas Kipar, co-fondatore della società internazionale di consulenza del paesaggio LAND, che si sta occupando della riqualificazione degli spazi di Via della Chiusa e delle attività di verde urbano previste nell’area.
“AXA IM Alts ha scelto l’arte come motore di ricreazione e vivacità” ha commentato Rovere, “perché ha la capacità di attrarre interesse, quindi persone e istanze cittadine, fondamentali affinché il luogo diventi spazio di relazione e socialità”.
Un disegno in continua evoluzione e che non si è esaurito con la firma di Tuttofuoco. A ottobre 2022 è stato infatti inaugurato Vetra Passage, il progetto multilivello che unisce arte pubblica, graphic design e architettura, promosso da AXA IM Alts, ideato e curato da Helga Marsala per Artribune Produzioni, in partnership con Il Prisma e, per la sua prima edizione, con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. Il progetto prevede che a cadenza annuale un importante studio di grafica – per la prima edizione il collettivo Cabaret Typographie – si confronti con un gruppo di studenti di un’Accademia di Belle Arti o una facoltà universitaria milanese per poi reinterpretare le pareti bianche della galleria pedonale che connette il Parco delle Basiliche con la retrostante Via Wittgens, trasformandole in pagine scritte, in luoghi con un’identità capaci di veicolare senso, memoria, visioni.
Gli studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA (Gabriele Carrera, Valeria Fiorello, Sofia Gasparoli, Alice Giannini, Priscilla Pinto, Mario Uliassi) hanno avuto l’opportunità di prendere parte al workshop guidato da Cabaret Typographie (con la supervisione dell’artista e docente dell’Accademia Patrick Tuttofuoco), che ha permesso loro di scoprire la storia e i significati dell’area.
Durante l’evento è stata dunque presentata anche la prima monografia in edizione limitata dedicata a Vetra Passage, edita da Artribune e impreziosita da una colorazione manuale in copertina, tramite telaio serigrafico. La monografia non avrà una diffusione commerciale e sarà consultabile presso biblioteche pubbliche e universitarie, nazionali e internazionali.
La sfida, ora, è far germogliare progettualità simili nella città meneghina che promuovano questa alleanza tra architettura ed arte, già iniziata da tempo ma che vede la sua evoluzione necessaria nel coinvolgimento attivo di chi i luoghi li abita veramente: per far rivivere luoghi e restituire loro un’identità che sarà sempre in continuo mutamento, ma che resterà solida, e permetterà a tutta la città di progredire, se si baserà sulle profonde relazioni che il coinvolgimento artistico è capace di instaurare.